Uno degli ultimi provvedimenti anti-movida del tipo “daspo Willy”, così denominati dopo il tragico pestaggio di Willy Monteiro Duarte nel 2020 a Colleferro (Roma), è stato firmato dal questore Bruno Megale pochi giorni prima di Ferragosto. Nella notte di domenica 11 agosto, in piazza Ventiquattro Maggio, vicino alla Darsena, un 18enne di origine egiziana, accompagnato da un complice, ha aggredito due uomini di 33 e 32 anni per derubarli della collanina e del Rolex che indossavano, usando cocci di bottiglia e spray al peperoncino.
Movida, i numeri
Dal 1° giugno fino a Ferragosto, il questore ha emesso 50 “daspo Willy”, vietando a queste persone di avvicinarsi a esercizi pubblici o locali per un periodo massimo di 3 anni. Tuttavia, il numero totale delle misure di prevenzione contro reati predatori o violenti nello stesso periodo ha superato i 400, includendo 159 avvisi orali per soggetti considerati “socialmente pericolosi”, 32 fogli di via obbligatori e 52 “daspo fuori contesto”, che hanno gli stessi effetti dei daspo tradizionali ma al di fuori dell’ambito sportivo.
Movida, provvedimenti
Questi provvedimenti, discussi durante il comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica in Prefettura, sono stati attuati in seguito ai controlli delle volanti e delle forze dell’ordine. Ad esempio, il caso del 18enne arrestato l’11 agosto è uno dei tanti episodi di scippi, rapine e furti che influiscono sulla percezione di sicurezza dei cittadini.
Movida, non solo “daspo Willy”
Tra i provvedimenti estivi firmati dal questore, ci sono anche 44 “daspo urbani” per chi ha disturbato il decoro e la tranquillità pubblica, come nel caso di ubriachezza o richieste moleste di denaro. Questi divieti, validi fino a 2 anni, hanno interessato principalmente le zone centrali di Milano, come il Duomo, la stazione Centrale, Lambrate, Rogoredo, Cadorna e le stazioni della metropolitana.
