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04. 07. 2024 20:34

Musica e cibo, la coppia perfetta. La nuova formula di Alegre Milano, lo chef Gritti: «Il nostro fun dining, anche per Taylor Swift»

Dal karaoke al tango fino al jazz, i locali dove mangiare cantando e battendo il ritmo

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Musica e cibo il binomio che non stanca. Note musicali e spettacolo ai quali unire esperienze enogastronomiche che vanno oltre il tagliere di formaggi e salumi, il piattino freddo o le classiche frites. Anche in questo caso Milano fa da apripista a un nuovo modo di fare serata scelto da giovani e meno giovani che possono così condensare cena e divertimento in un unico locale andando oltre alla classica cena con musica dal vivo, eredità di un passato in cui i cantanti e musicisti emergenti non avendo le piattaforme social per farsi conoscere affollavano pub e affini.

Il karaoke sembrava passato di moda, a riportarlo in auge è stato House of Ronin che, in via Alfieri nella Chinatown milanese, combina i sapori del Giappone unendo più ristoranti dove si può scegliere dall’omakase al fine dining, alla musica live e a un premiato cocktail bar con karaoke. Meno internazionale, ma gettonata dagli appassionati di musica italiana dai Sessanta ai Novanta, la trattoria cantata Il Milleluci con il suo menù in linea con gli anni “cantati”. Gli spettacoli di tango sono il cuore dell’intrattenimento di El Porteño Prohibido da accompagnare con un menù perfetto per gli amanti delle empanadas e della parrilla (la griglia argentina) che apre anche ai vegetariani. Si balla alla Balera dell’Ortica che combina liscio, salsa e boogie woogie con piatti regionali emiliani, abruzzesi e lombardi. Allo Spirit de Milan, in via Bovisasca, il menù è rigorosamente lombardo con pochissimi sconfinamenti, si cena su lunghe tavolate e si balla con serate a tema.

Cambia pelle e si inserisce nel mood il ristorante Gesto che diventa contenitore di gastronomia, musica ed entertainment. Dopo una stagione invernale a ritmo di jazz, bossanova, folk e blues, l’estate sarà votata al karaoke. Si rinfresca, anche di fatto, la carta con piatti come Ceviche di pescato del giorno con gazpacho verde e anacardi, e Milano – Valencia, una paella dallo stile meneghino con crostacei e molluschi cotti e crudi, nero di seppia e limone. Nella drink list firmata da Alessia Bellafante spunta il Cono gelato che ricorda il classico gelato da bambini con tequila, bitter, fragola e fior di latte.

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Musica e cibo, Gritti: «Il cliente milanese è molto diverso dagli altri: si siede a tavola con l’idea di essere un rivoluzionario, poi però quando ordina torna alla classicità»

 

Matteo Gritti è l’anima gastronomica di Alegre Milano, il ristorante dell’hub musicale Moysa, ora aperto a tutti: «Proponiamo una cucina salutare, come quella che cercano gli artisti»

Musica e cibo
 

Classe 1993, nato a Milano ma cittadino del mondo, Matteo Gritti è l’anima gastronomica di Alegre Milano, ristorante del Moysa, centro musicale di Fabrizio Ferraguzzo e Shablo. A un anno dall’apertura riservata ai soli ospiti dell’hub, Alegre Milano apre al pubblico con una formula all day. Dalla colazione con i prodotti firmati Davide Longoni, fino alla cena Alegre è stato definito un “fun dining”. «Il copyright è di Francisco Olivera, socio della parte ristorativa che mi ha voluto in questa avventura. L’idea è quella di una cucina divertente in un luogo dalle molteplici anime. Inoltre ci occupiamo del catering di molti eventi musicali, lo faremo anche per il concerto di Taylor Swift», dice Gritti, chef autodidatta dalle idee chiare che, dopo aver fondato quasi per gioco lo speakeasy Casa Kora a Buenos Aires, è passato dalle cucine del Viva di Viviana Varese e da quelle del Wayku di Miami.

Cosa ti ha portato a tornare a Milano e metterci radici?
«Non credo che metterò mai radici da qualche parte, sono inquieto e internazionale come la mia cucina che costruisco attraverso le esperienze. In questo momento il progetto Alegre, per il quale all’inizio avrei dovuto essere un consulente, mi sta prendendo molto anche se continuo a fare consulenze in giro per il mondo e a fare il deejay e il producer musicale».

Come hai costruito la carta di Alegre Milano?
«Pensando a miei clienti abituali che sono gli artisti che frequentano l’hub e vogliono una cucina salutare, in tanti mangiano riso e pollo. Non è un caso che uno dei piatti più amati è il Pollo al tamarindo con alioli di barbabietola, burro al tamarindo e amaranto soffiato. La mia sfida è stata quella di dare un twist diverso anche alle proposte in apparenza semplici con ingredienti che non sono propri della cucina italiana. Inoltre nei miei piatti non c’è glutine (mia moglie è celiaca e mi piaceva che lei potesse mangiare tutto) e molti sono privi di lattosio».

Quali sono gli altri tuoi signature?
«Le crocchette di parmigiano al nero di carbone, gli gnocchi di patata viola con fonduta di gorgonzola e pata negra e la panna cotta con infuso all’hibiscus, nocciole, menta e vaniglia».

Da frequentatore del mondo quali credi siano i limiti dell’alta ristorazione milanese?
«Il cliente milanese che è molto diverso dagli altri: si siede a tavola con l’idea di essere un rivoluzionario, poi però quando ordina torna alla classicità. Cerca piatti creativi… ma non troppo, belli e non troppo cari. Tutti elementi di cui ho tenuto conto».

Alegre Milano è anche entertainment, in che modo?
«Alla sera la sala si trasforma con luci e musica a tema, dopo cena si può continuare la serata al Moysa Club, dove si può trascorrere ancora del tempo in sale e giardini riservati con i cocktail del bartender Alberto Giacomelli e la musica protagonista».

Alegre MIlano
Da lunedì al giovedì dalle 9.00 alle 0.00
venerdì fino all’1.00, domenica fino alle 18.00,
sabato dalle 16.00 all’1.00
Via Giacomo Watt, 32
02.48.63.43.61
alegremilano.com
@alegre.milano

 

 

GLI OSPITI DI ALEGRE

Tra gli ospiti di Alegre Milano non ci sono soltanto artisti come i Måneskin e Sfera Ebbasta, ma personaggi del mondo dello sport, tra cui Paolo Maldini e Adriano Galliani, e dell’imprenditoria come John Elkann.

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