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05. 08. 2024 18:36

Giorgio Armani è sempre il Re: le tappe più importanti di un’icona novantenne

Novant’anni di età - giusto giovedì - e quasi mezzo secolo di carriera per lo stilista e imprenditore che ha fatto grande l’Italia e Milano

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«A 90 anni ho fatto la collezione più bella», ha detto Giorgio Armani al termine della sfilata d’alta moda che si è tenuta a Parigi a fine giugno. 90, solo un numero per Re Giorgio, che scatterà l’11 luglio (nato a Piacenza nel 1934) e che, si dice, vorrà festeggiare solo con pochissimi amici. 90 e non sentirli, tanti i progetti incalzanti che lo vedranno protagonista nei prossimi mesi come l’inaugurazione, a ottobre prossimo, del residence luxury Armani a New York.

La “sua” città. Uomo internazionale che non ha mai dimenticato Milano da dove è partito. E qui c’è il cuore. «Milano è la città in cui ho scelto, da anni, di vivere e lavorare e che mi ha dato molto – ha detto il grande stilista a Mi-Tomorrow – Mi ha accolto, capito e mi ha sempre ispirato. È una città concreta, dinamica e in continuo cambiamento, aspetti che hanno profondamente influito sul mio lavoro».

E continua: «Amo profondamente Milano, la sua cultura e la sua storia. Per questo motivo mi sono sempre sentito in dovere di dare in cambio qualcosa e personalmente devo dire di aver sempre fatto del mio meglio con un impegno personale costante e di essere soddisfatto di quanto sono riuscito a fare». La città lo ha adottato: il liceo al Leonardo Da Vinci prima, gli studi in medicina alla Statale durati solo tre anni, poi la leva militare, infine il primo impiego presso La Rinascente come vetrinista.

«Milano è la città dell’evoluzione e del cambiamento, con una radice di rispetto della tradizione profondamente italiana. È l’unica città in Italia in cui si respira davvero l’Europa. È considerata, nel mondo, l’emblema di un Paese serio, attivo e produttivo, che offre molte possibilità». Nel settembre 2018 all’hangar dell’aeroporto di Linate Giorgio Armani presenta la scenografica collezione Emporio Armani Boarding. 2300 invitati assistono alla sfilata uomo e donna primavera/estate 2019. Appena finita la passerella, la performance live a sorpresa della popstar Robbie Williams.

Lo sport. L’amore di Giorgio Armani per lo sport è sempre stato intenso. Nel 2008 il Gruppo Armani acquisisce la squadra Olimpia Milano di pallacanestro. Sigla un accordo con il CONI per diventare Official Outfitter alle Olimpiadi di Londra, di Rio de Janeiro, di Tokyo così come i team olimpici e paralimpici alle imminenti Olimpiadi di Parigi. Con EA7 Emporio Armani firma anche le divise per le Olimpiadi invernali di Sochi e Pyeongchang e le prossime Olimpiadi di Milano Cortina 2026.

Nel 2016 lo stilista viene insignito del Collare d’oro al merito sportivo come personalità che si è contraddistinta per il suo contributo al mondo dello sport. Presso Armani/Silos, inaugura Emotions of the Athletic Body, mostra fotografica dedicata alla celebrazione dello sport e degli atleti. Nel 2016 nasce La Fondazione Giorgio Armani con il compito di salvaguardare e tramandare i valori e i principi del Gruppo Armani, con progetti di utilità pubblica e sociale, con particolare attenzione alla cultura e al supporto delle giovani generazioni.

Giorgio Armani e la sua collezione
Giorgio Armani e la sua collezione

Cultura e impegno sociale. Tra le altre iniziative, sostiene il Museo Bagatti Valsecchi e diventa Fondatore Sostenitore del Teatro della Scala. Tante le iniziative concrete che dimostrano la grande sensibilità sociale dello stilista. Durante la Milano Fashion Week di febbraio 2022, decide di mostrare le sue collezioni Giorgio Armani donna e uomo senza musica in segno di rispetto verso le persone coinvolte nel conflitto ucraino.

Viene fatta una donazione per l’iniziativa di raccolta fondi lanciata dall’UNHCR, per assistere e proteggere le persone costrette alla fuga. Viene inoltre fatta una donazione di indumenti essenziali per i rifugiati da distribuire attraverso la Comunità di Sant’Egidio. Nel 2023, in occasione della Giornata dell’Ambiente, il Gruppo annuncia un nuovo progetto in collaborazione con la SMI Fashion Task Force, di Sua Maestà Re Carlo III, per lo sviluppo di cotone in coltura agroforestale in Puglia. Lo stesso anno la Zecca dello Stato celebra Giorgio Armani come eccellenza e icona dello stile italiano nel mondo dedicandogli quattro monete in edizione limitata. Un riconoscimento degno di un re, il re della moda.

Giorgio Armani in 8 quotes

«Il blu è una valida alternativa al nero, che indurisce i lineamenti. Volendo si può accostare a qualche tocco dark, il massimo dello chic»

«Lo stile è eleganza e non stravaganza. L’importante è non farsi notare, ma ricordare»

«Io ho dato alla donna la giacca, i pantaloni, la camicia usando in modo femminile argomenti maschili. E la donna aveva, allora, la voglia di ricomporsi. Le ho dato l’occasione per rimettersi in riga»

«I miei eroi e le mie eroine sono le persone che sono riuscite e essere se stesse»

«Crescere non può vuol dire altro che adattare il mondo perfetto delle idee a quello imperfetto della realtà. Ci vuole una vita per farlo, ma alla fine ci si riesce».

«Ho avuto in sorte il privilegio di fare un lavoro che mi appassiona e che mi ha regalato una fama planetaria»

«Gli aggettivi in cui mi identifico, come persona e stilista, sono preciso, pignolo, rigoroso, intransigente, leale, costante, determinato, appassionato».

«Io ci sono per Milano, con i milanesi, con sentimento»

La cronistoria di Giorgio Armani in dieci tappe

1957

Giorgio Armani entra alla Rinascente dove rimane fino al 1963

1964

Viene chiamato dallo stilista-industriale Nino Cerruti alla Hitman per disegnare la linea maschile.

1975

Il 24 luglio nasce a Milano la Giorgio Armani Spa in corso Venezia 37, capitale sociale 10 milioni di lire. Il manager è Sergio Galeotti e il creativo Giorgio Armani.

1979

Armani riceve a New York il Neiman Marcus Award quale miglior talento creativo dell’anno.

1980

Esce sugli schermi American Gigolo e il protagonista, Richard Gere, indossa solo abiti Armani.

1982

ll Time dedica la copertina al “Giorgio’s Gorgeous Style”, lo strepitoso stile di Giorgio. Il Comune di Milano gli conferisce il premio Ambrogino d’oro.

Giorgio Armani su Time
Giorgio Armani su Time

2000

Il Guggenheim Museum di New York gli dedica la più grande retrospettiva mai vista.

2005

Il debutto a Parigi con la sua haute couture chiamata Privé 2011. Viene inaugurato il secondo Armani Hotel (il primo a Dubai nel 2010) a Milano.

2020

Giorgio Armani sfila a porte chiuse la domenica 23 febbraio (verrà filmata a teatro vuoto e trasmessa in streaming) per gli sviluppi della situazione legata al Coronavirus in Lombardia. E ben presto scende in campo mettendo a disposizione stabilimenti e forza lavoro per la produzione di camici monouso per il personale sanitario.

2023

A dicembre, insieme alla sorella Rosanna e al suo braccio destro Leo Dell’Orco, lo stilista cura la mostra temporanea presso Armani/Silos Aldo Fallai per Giorgio Armani, 1977-2021 un omaggio a quasi trent’anni di ininterrotto dialogo artistico tra il fotografo e lo stilista.

L’unicità di Giorgio Armani: che cos’è lo stile Armani

Giorgio Armani ha rivoluzionato il nostro modo di vestire e di pensare la moda. «Vestiti in modo che, quando vedi una tua foto, non sia in grado di attribuirle una data». E’ uno degli ambasciatori dello stile italiano nel mondo. «La mia è una figura certamente atipica di stilista e imprenditore – ha detto Armani – L’alchimia funziona bene, ma è un’equazione totalmente interna al mio mondo e al mio prodotto».

Lo Stile Armani
Lo Stile Armani

La sua bravura è stata anche il saper imporre il suo stile proponendolo ogni volta in modo coerente ma anche innovativo. Il suo istinto in questo è stato geniale, perché capiva cosa non gli piaceva e faceva in modo che tutte le sue creazioni fossero invece di una bellezza indiscutibile. E che la sua persona lo fosse altrettanto, a capo di un colosso, adesso nella sua massima espansione, capace di rappresentare il Made in Italy nel mondo. Anche se il consiglio che dispensa, soprattutto ai giovani, è quello di non essere frettolosi nel raggiungere il successo, perché è giusto dare anche spazio a sé.

Sergio Galeotti: molto più che un socio per Giorgio Armani

Sergio: il socio, l’amico. Giorgio Armani ha spesso parlato di Sergio Galeotti. Paola Pollo del Corriere della Sera, nel suo libro dedicato ad Armani I cretini non sono mai eleganti, Giorgio Armani in parole sue, ha raccolto dichiarazioni di Giorgio su Sergio, rilasciate a diverse testate. Una ferita rimasta aperta, dopo tanti anni dalla prematura morte di Sergio, persona speciale e socio in affari.

Degli inizi racconta: «Fu nel 1973. Un amico, Sergio Galeotti, allora disegnatore in uno studio di architetti, mi convinse ad aprire un mio marchio… Ricordo Galeotti nell’ufficio di rappresentanza a trattare le vendite, io con l’orecchio incollato alla porta per cercare di capire come andava. Quando si fatturava 30 milioni era una festa».

E poi: «Lo dico pubblicamente: senza Galeotti, Giorgio Armani non sarebbe esistito. Per lo meno l’Armani di oggi”. E ancora: «Il segreto è stato di esserci ripartiti perfettamente le parti. Sergio ha fatto l’imprenditore e io ho messo l’estro creativo, la volontà artistica di capire i vestiti e il mondo. Esiste tra noi una delimitazione ferrea». Dopo la scomparsa di Galeotti nel 1985: «Ho cercato di riempire il grande vuoto lasciato da Sergio con l’irruenza tipica di un naif”. Sergio era un uomo ineguagliabile. Il suo rapporto con me era di totale fiducia e complicità».

Giorgio Armani, la nostra copertina del 2021

Quella scritta è rimasta nel cuore di tutti: «Io ci sono per Milano, con i milanesi, con sentimento». Una scritta che comparve a partire dal primo dicembre 2020 sullo storico spazio pubblicitario in via Broletto e su 300 pensiline sparse per Milano per dimostrare la vicinanza di Giorgio Armani a tutta la città che stava soffrendo in quei lunghi mesi di pandemia. Il 30 aprile 2021 Mi-Tomorrow dedicò ad Armani una copertina per ricordare il suo impegno sociale e culturale per Milano, nel momento in cui fu annunciata la sua entrata come socio fondatore Sostenitore della Fondazione Teatro alla Scala con un impegno finanziario di 600mila euro in 5 anni.

 

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Giorgio Armani e le celebrities

1980 Giorgio Armani con l’attrice Lauren Hutton (Courtesy of Giorgio Armani)
1980 Giorgio Armani con l’attrice Lauren Hutton (Courtesy of Giorgio Armani)
Eric Clapton con Giorgio Armani
1996 Giorgio Armani con Eric Clapton (Courtesy of Giorgio Armani)

 

 

 

 

 

 

 

Silvana Armani, Giorgio Armani, Roberta Armani
2000 Silvana Armani, Giorgio Armani, Roberta Armani al Guggenheim (Courtesy of Giorgio Armani)

 

2008 GA con George Clooney e Julia Roberts al Met Gala a New York (credits Stefano Guindani/SGP)
2008 Giorgio Armani con George Clooney e Julia Roberts al Met Gala a New York (credits Stefano Guindani/SGP)

 

5) 2009 GA con Leonardo Di Caprio all’Armani 5th Avenue (Courtesy of Giorgio Armani)
2009 Giorgio Armani con Leonardo Di Caprio all’Armani 5th Avenue (Courtesy of Giorgio Armani)

 

2010 GA con Naomi Watts al Festival di Cannes (credits Stefano Guindani /SGP)
2010 Giorgio Armani con Naomi Watts al Festival di Cannes (credits Stefano Guindani /SGP)

 

2013 GA con Cate Blanchett (credits Stefano Guindani/SGP)
2013 Giorgio Armani con Cate Blanchett (credits Stefano Guindani/SGP)
2017 GA con Nicole Kidman alla presentazione della collezione haute Couture Privé (credits Stefano Guindani/SGP)
2017 Giorgio Armani con Nicole Kidman alla presentazione della collezione haute Couture Privé (credits Stefano Guindani/SGP)

 

2019 GA con Julia Roberts, Tom Cruise, Roberta Armani al British Fashion Awards (credits Stefano Guindani/SGP)
2019 Giorgio Armani con Julia Roberts, Tom Cruise, Roberta Armani al British Fashion Awards (credits Stefano Guindani/SGP)

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