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27. 06. 2024 07:35

Murgia sì e Berlusconi no: quando la legge (a Milano) non vale per tutti

Intitolazioni a Milano a persone defunte: nessuna deroga per Silvio Berlusconi, sì a Michela Murgia

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A Milano è appena stato intitolato un centro civico del Municipio 8 alla scrittrice Michela Murgia scomparsa ad agosto del 2023. Una scelta legittima per una persona speciale. Eppure qualcosa non torna.

Murgia e Berlusconi: due pesi e due misure

Non torna perché c’è una legge che questa Amministrazione milanese ha più volte ribadito. Ovvero: devono essere passati almeno 10 anni per poter intitolare luoghi pubblici a persone che non ci sono più. Lo ha ripetuto lo stesso Sala una settimana fa. La domanda riguardava Silvio Berlusconi a un anno dalla sua scomparsa. Niente deroghe. Eppure è appena stata fatta per Murgia. Perché?

Berlusconi, la replica di Forza Italia

«Neanche la decenza di aspettare qualche giorno dopo la polemica in merito alla mozione in cui chiedevo d’intitolare un luogo alla memoria di Silvio Berlusconi – ha commentato il consigliere di Forza Italia in Comune Alessandro De Chirico -. Oggi [ieri, ndr] pomeriggio, con grande sfacciataggine, il Comune di Milano ha intitolato il centro civico del Municipio 8 a Michela Murgia scomparsa il 10 agosto 2023. Se la matematica non è un’opinione, sono passati poco più di 10 mesi. Non serviva l’ennesima eccezione per dimostrare che le deroghe si possono fare, se c’è la volontà politica di farlo», ha voluto sottolineare.

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Il murale dedicato a Michela Murgia a Milano in via Quarenghi [berlusconi]
Il murale dedicato a Michela Murgia a Milano in via Quarenghi [berlusconi]
«Si sa: Michela Murgia era una scrittrice di sinistra, anche se non ha mai risparmiato stoccate alla dirigenza del Pd, e quindi per lei la regola dei 10 anni non vale – ha aggiunto De Chirico -. Per colui che ha creato migliaia di posti lavoro assolutamente sì. Intitolare un luogo della città a Berlusconi è severamente vietato dalla legge. Quanta ipocrisia».

Silvio Berlusconi e Milano: l’ipotesi di Linate

Una richiesta sacrosanta che, fatta l’eccezione, merita adesso un chiarimento. Perché la politica è democrazia e rispetto delle regole. «Spero che il ministro Salvini porti avanti la proposta dell’ex sindaco Albertini di dedicare l’aeroporto di Linate a un grandissimo milanese conosciuto e amato in tutto il mondo. Tranne che dal Pd», la stoccata finale.

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