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27. 06. 2024 01:13

Trasporto di superficie a Milano, quante criticità: tagli, deviazioni e orari che non aiutano

Mentre si sta per completare la M4 fino al capolinea di San Cristoforo, permangono numerose criticità sulle linee di tram, bus e filobus. E i nuovi orari estivi non aiutano: il punto

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Il trasporto di superficie a Milano è un tema delicato, lo dicono i numeri. Lo scorso anno su autobus, tram e filobus sono saliti oltre 364 milioni di passeggeri, significa un milione di passeggeri al giorno (molti di più in inverno e autunno, di meno in estate).

Erano 313 milioni nel 2022 e l’anno precedente 228 milioni: dalla pandemia in poi c’è una crescita che, con ogni probabilità, porterà nel 2024 a superare la media del milione al giorno. In tutto sono 130 le linee che garantiscono il trasporto in tutti gli angoli della città in quanto la rete della metropolitana, che a fine settembre sarà operativa anche nel secondo tratto della M4, non arriva dappertutto.

Trasporto di superficie a Milano, rimodulazione in atto

Un servizio importante, insomma, che conosce un momento di difficoltà che ha spinto l’ATM, l’azienda controllata del Comune che gestisce il trasporto pubblico, a “rimodulare” le frequenze (ne sono interessate il 60-70%). Cosa significa? Il numero di corse si riduce e così diminuisce la frequenza. Tutto questo per carenza di personale, come ha spiegato Atm, che non consente di coprire tutti i turni oppure per cause stagionali come le influenze che costringono a letto i conducenti.

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Trasporto di superficie a Milano, l’influenza della M4

C’è poi un’altra causa che ha portato alla rimodulazione. L’avvio della M4 ha portato alla cancellazione o limitazione di alcune corse di superficie ritenute superflue. Una situazione che ha suscitato la protesta di tanti cittadini e di comitati che da mesi sono mobilitati per chiedere il ripristino dei servizi originari. Una battaglia con poche possibilità di successo.

La linea M4 a Milano
La linea M4 a Milano

Trasporto di superficie a Milano, da Palazzo Marino: «Non toccate le corse»

Carlo Monguzzi dei Verdi e Alessandro De Chirico di Forza Italia sui tagli ai mezzi di superficie si trovano dalla stessa parte: «Non lasciamo a piedi i più deboli»

«Quando avevo 9 anni rientravo a casa con il tram 24 e attraversando viale Corsica manifestavo a mio padre, che faceva il tranviere, la mia insofferenza per la corsa che si allungava a causa delle tante fermate. Lui mi disse che sbagliavo perché il tram è al servizio dei cittadini e deve accompagnarli a casa».

Maggioranza. Basterebbe questo aneddoto di Carlo Monguzzi per illustrare le sue posizioni sulle politiche dell’amministrazione comunale sul trasporto pubblico. Per il presidente della commissione Mobilità è sbagliato ridimensionarlo perché si rischia di danneggiare le categorie più deboli come i giovani e più anziani.

Neppure tiene il discorso che la cancellazione delle corse di superficie eliminerebbe emissioni, un tema molto caro per un ambientalista storico come lui: «Avverrebbe il contrario perché quando non c’è la possibilità di prendere un mezzo sotto casa o nella vicinanze si fa ricorso all’auto privata incentivando così lo smog».

Carlo Monguzzi
Carlo Monguzzi

Il piano di Palazzo Marino non sembra andare nella direzione voluta dall’esponente dei Verdi. Già a fine settembre, con l’apertura della seconda parte della M4, potrebbe essere rivista la circolazione pubblica di superficie: «Oggi le fermate della prima parte sono collocate a 900 metri di distanza, non è possibile pretendere che si facciano centinaia di metri a piedi per raggiungere e poi riprendere la fermata. È bene che le linee restino operative, a cominciare dalla 73 su cui l’assessore Censi ha assicurato il suo impegno».

Opposizione. All’opposizione i toni non sono molto diversi. La difesa delle linee di superficie è per Alessandro De Chirico, consigliere comunale di Forza Italia, una posizione logica: «C’è già stato l’aumento delle tariffe, in più si riduce il servizio: non vedo come sia possibile lasciare l’auto per il bus, come pretende questa amministrazione, semmai con queste misure si ottiene proprio l’effetto contrario».

Alessandro De Chirico
Alessandro De Chirico

L’esponente azzurro, fatta questa premessa, non è a priori ostile ad una riorganizzazione del trasporto di superficie: «L’importante è assicurare la mobilità di quartiere, certo bisogna stare attenti a fare tagli laddove c’è la metro, come il corso XXII marzo, ma le distanze tra una fermata e l’altra sono lunghe».

Per settembre si annuncia un momento caldo a Palazzo Marino. Dalle informazioni ricavate dai funzionari che si stanno occupando della viabilità è pressoché certo che ci saranno tagli, o comunque nuove rimodulazioni del trasporto pubblico, in particolare nella tratta ovest della M4 che sarà attiva, ovvero da San Babila a Lorenteggio.

«Ho chiesto che si convochi una commissione per discuterne – dice De Chirico – non è possibile lasciare sguarnite zone come il Giambellino dove arriverà la metropolitana blu».

Trasporto di superficie a Milano, il Comitato viale Corsica: «Vogliamo il ripristino completo della 73»

Dopo le proteste la linea che va da Linate a San Babila è stata reintrodotta, ma non del tutto. Lorena Zingarelli di Noi Comitato viale Corsica: «Chiediamo che torni il capolinea in piazza Diaz»

Tiziana Cairati

I cittadini che usavano la 73 e 73/ sono rimasti a piedi. Non è una boutade, è, infatti, quello che è accaduto dopo l’apertura della nuova linea della metropolitana M4 nella tratta Linate-San Babila. Ma il problema è che «la M4 fa tutt’altro percorso rispetto alla 73», racconta Lorena Zingarelli, vicepresidente del Comitato viale Corsica, che si occupa da vicino dell’annoso tema.

Lorena Zingarelli
Lorena Zingarelli

La linea 73 e 73/ è stata davvero ripristinata?
«Ci è stata tolta il 5 luglio 2023 ed è stata ripristinata parzialmente chiamandola 973 da S. Felicino (Peschiera Borromeo) a piazza Ovidio. Noi Comitato viale Corsica con la collaborazione del Comitato Lambrate-Rubattino Riparte ci siamo attivati con una raccolta firme in protesta. Ne abbiamo raccolte 3.192 e depositate in Prefettura/Comune e Regione. Nel settembre 2023, dopo forti pressioni e proteste anche da parte del colonnello della Caserma dell’Aeronautica di viale Forlanini, l’Amministrazione Comunale ha fatto un passo indietro ripristinando altre 5 fermate sull’asse Linate/viale Forlanini con capolinea in piazza Ovidio».

Ora quindi cosa chiedete?
«Noi del Comitato viale Corsica non ci accontentiamo delle promesse fatte circa il ripristino il prossimo mese fino a piazza V Giornate. Pretendiamo che la 73 e 73/ ritornino al capolinea in piazza Diaz. L’avvento della nuova linea metropolitana M4 ha stravolto tutto. Il collegamento in superficie servito dalla 73 è stato soppresso, ma la M4 fa tutt’altro percorso rispetto alla 73».

Come ritiene la situazione dei mezzi di superficie in generale?
«É andata via via peggiorando, sempre più con soppressioni di fermate e rimodulazioni di orari di moltissime linee. Il Comitato Basmetto con quale collaboriamo attivamente, ha lanciato a febbraio di quest’anno una petizione on line sul portale del Comune di Milano dove richiede il ripristino del servizio pubblico di ben 31 linee colpite da rimodulazioni d’orario e soppressioni di fermate. Un altro comitato con il quale collaboriamo, Comitato Milano Rubattino Riparte a lanciato la campagna “aspettaMI”, dove si raccogliamo le lamentele delle lunghe ed estenuanti attesa dei mezzi».

Come noto, l’ATM ha carenza di personale, secondo i comitati come ha influito sulle linee dei mezzi pubblici?
«La rimodulazioni d’orario e le soppressioni di fermate portano spesso ad attese anche di 30 minuti. Se il personale di ATM è stato sottoposto a turni straordinari va a discapito loro e degli utenti in termini di sicurezza. Un autista stanco e stressato può diventare un pericolo».

Voi sostenete che l’aumento delle stazioni della metropolitana porta alla diminuzione dei servizi di superficie.
«La 73 è un esempio».

Trasporto di superficie a Milano, 5 zone per 5 comitati

1 Il comitato “La 73 non si tocca” che riunisce comitati del Municipio 4 (viale Corsica, corso XX Marzo) ed altri (Novegro, Peschiera Borromeo, San Bovio) chiede il ripristino della linea 73 da San Babila a Forlanini.

Il bus 73 a Milano
Il bus 73 a Milano

2 Il Comitato Basmetto di Gratosoglio si batte per cancellare la riduzione delle corse di ben 31 linee di superficie che interessano il quartiere Basmetto (79, 3, 15) e altri quartieri della città (41, 42, 51, 52, 60, 81, 82, 1, 10, 14, 47, 50, 58, 74, 78, 85, 325, 34, 45, 54, 62, 65, 66, 84, 90/91 2, 19, 24).

3 Il comitato Lambrate-Rubattino Riparte e altri comitati e gruppi Facebook del Municipio 3, protestano per il taglio delle linee 54 e 75, la prima accorciata da piazza Duomo a piazzale Dateo, la seconda soppressa e sostituita dalla 54 barrata nella tratta da Lambrate FS fino a Cascina Gobba.

4 A Crescenzago, oltre 600 residenti hanno sottoscritto una petizione per chiedere conto dei ritardi della 54 barrata, che arrivano anche a 30 minuti.

5 Alcuni comitati del Municipio 2 hanno sottoscritto una petizione intitolata “Greco-Gioia-Cagliero, quartieri senza autobus. Rivediamo le linee 42-43-81-87!”.

Trasporto di superficie a Milano, cantieri M4: tre linee cambiano servizio

Novità questa estate per le linee 50, 64 e 68 che cambiano servizio per permettere alcuni cantieri stradali in via Lorenteggio, via California e via Foppa dove passerà la M4. Il bus 50 salterà alcune fermate: via dei Giacinti/via dei Gigli, piazza Frattini e piazza Vesuvio.

Attesa alla fermata del tram
Attesa alla fermata del tram

Il bus 64, in entrambe le direzioni, devia e salta le fermate in via dei Giacinti. Il bus 68, solo in direzione via Bergognone, devia e salta le fermate piazzale Aquileia, piazza Vesuvio, via Foppa/via California e piazza del Rosario (in via California).

Trasporto di superficie a Milano, orari estivi: da luglio corse diradate

Come per ogni estate sono previste riduzioni del servizio a luglio e agosto. Lo sfoltimento avviene in particolare negli orari scolastici di punta e saranno sospese fino a settembre le frequenze invernali aggiuntive delle linee suburbane che arrivano presso istituti e scuole. Novità anche per le linee del metrò, i tempi di attesa saranno più dilatati di due o tre minuti. La M2, che alle 8.00 del mattino con l’orario invernale passa circa ogni tre minuti, ha una frequenza di 5 o 6 minuti.

E così anche per altre fasce orarie. Con la fine dell’anno scolastico, sarà avviato anche il cantiere per conto del Comune per realizzare le barriere antirumore nei quartieri di Cimiano e Crescenzago, a tutela dei residenti che vivono nelle vicinanze della linea M2: i treni dovranno viaggiare a velocità limitata tra Cimiano e Crescenzago.

Per quanto riguarda il servizio di Bikemi, non finisce più a mezzanotte ma sarà operativo due ore in più. Le biciclette saranno utilizzabili dalle 6 del mattino alle due di notte. La mappa completa dei servizi estivi sarà comunicata dal Comune a fine mese.

Orari estivi dei mezzi pubblici a Milano
Orari estivi dei mezzi pubblici a Milano

Trasporto di superficie a Milano, i numeri

364 milioni

I passeggeri sui mezzi di superficie nel 2023

141

Le linee di superficie che servono Milano

1 milione

I passeggeri al giorno previsti per il 2024

Fonte: ATM

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