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Milano
08. 07. 2024 19:54

Via Melzo: fra vecchia Milano e movida ricercata

Palazzi Liberty e locali alla moda, quante sorprese riserva il quartiere dell’“altra Porta Venezia”

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La zona di via Melzo non è solo ristoranti e cocktail bar, percorrendola si possono incrociare alcuni palazzi di rara bellezza. Partendo da corso Buenos Aires e proseguendo verso via Nino Bixio, incrociamo Via Malpighi dove è impossibile non rimanere sorpresi dalla visione di Casa Guazzoni, al civico 12, con i suoi balconi in ferro battuto e le decorazioni che creano un effetto di chiaro-scuro. Progettata da Giovanni Battista Bossi, famoso architetto dell’epoca, su commissione del Cavaliere Giacomo Guazzoni, sorge dove prima si trovava la rimessa della Società Anonima Omnibus e Tramways (SAOM). La SAOM, che si estendeva da via Melzo a piazza Oberdan fino a quasi via Nino Bixio, era la società che fino ai primi anni del 900 ha gestito il trasporto pubblico (quando i tram erano trainati dai cavalli). Al civico 3 della stessa via, si trova Casa Galimberti, dalle eleganti decorazioni esterne realizzate in ceramica a fuoco. Costruita tra via Malpighi e via Sirtori, sempre su progetto dell’architetto Bossi ma questa volta su commissione dei fratelli Galimberti, era un palazzo avveniristico per i tempi, uno dei primi a Milano ad essere dotato di riscaldamento centralizzato e ascensore.

Sotto l’angolo tra le due vie passa la Roggia Gerenzana, che porta l’acqua dal Naviglio della Martesana a Rogoredo e un tratto della quale è visibile nel cortile dell’edificio di via Spallanzani 10 (dove oggi c’è un supermercato). Inaugurata il 7 marzo del 2001, la Biblioteca di Porta Venezia ha sede nella Palazzina Liberty nel tratto di Via Melzo che fa angolo con via Frisi. In quello che una volta era l’atrio dell’ex Cinema Dumont, il primo cinematografo di Milano. L’edificio fu costruito tra il 1908 e il 1910 dagli architetti Ferdinando Tettamanzi e Giovanni Mainetti su idea dei fratelli Giuseppe e Alfredo Galli. Il nome dava al cinematografo un tono internazionale e ricercato ma a frequentarlo erano persone che vi bivaccano ed erano solite lanciare semi di carrube contro il pianista. Il cinema venne chiuso nel 1932, due anni dopo la morte di Giuseppe Galli. La biblioteca rimane comunque uno splendido esempio di stile liberty e un luogo affascinante per studiare e lavorare, protagonista di questo quartiere che con le sue vie che si snodano in modo irregolare in uno dei quartieri più interessanti di Milano.

 

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SHOPPING

L’artigianato che resiste alle mode

Sartoria maschile, gioielli fatti a mano e oggetti originali

Via Melzo riserva piacevoli sorprese per gli amanti dello shopping di qualità, con alcune proposte che sanno coniugare classicità e modernità. Se siete amanti dell’abbigliamento classico, Nervesa fa al caso vostro. Nata nel 1961 in provincia di Treviso, a Nervesa della Battaglia (da qui il nome dell’atelier) come produzione per l’estero, quindici anni fa apre una sede a Milano in via Sirtori 5 (nello stesso spazio dove a fine Ottocento aveva sede una scuderia della SAOM) per concentrarsi esclusivamente su una produzione dedicata al mercato italiano, con annessa produzione sartoriale.

«Siamo concentrati sull’abbigliamento per l’uomo – spiega il titolare di Nervesa, Stefano Franchi – Puntiamo maggiormente sui capi di moda, senza abbandonare il classico per il quale siamo conosciuti. Con la ristrutturazione in corso (ma il punto rimane aperto al pubblico) vogliamo portare una ventata di freschezza, per essere meno emporio e più showroom». Se siete invece alla ricerca di un oggetto elegante e ricercato per arredare la vostra casa o di un vestito per il vostro bambino, 71 Rue du Bac è l’indirizzo giusto per voi. In Via Lambro 11, è un negozietto di poco più di venti metri quadrati dove ogni centimetro riserva una sorpresa. «Siamo conosciuti per l’abbigliamento destinato ai bambini – racconta la titolare Daniela Petrillo – ma abbiamo tanti giocattoli e copertine, animali di peluche, set pappa, carrellini per la spesa, set da stiro in legno, porta bambole». In un angolo, i libri della serie Martine praticamente sconosciuti in Italia.

«Sono libri da collezione, in Francia sono molto diffusi». Tutto parla di artigianalità, a cominciare dai cesti in vimini che la stessa Daniela intreccia e fodera a mano. Ma tra candele con essenze naturali, tazze per la pausa del the, lampade, cuscini in lino cuciti a mano (e tanto altro) c’è da perdersi. «71 Rue du Bac è un mondo da scoprire – conclude la titolare – Ma va capito» In via Melzo 12 si trova invece Tità Bijoux, meta ideale per coloro che sono alla ricerca di gioielli fatti a mano. Un tempo laboratorio di decorazione della mamma della attuale titolare, oggi è un negozio vero e proprio. Nel retro del negozio, sopravvive comunque un piccolo spazio dove le ragazze lavorano a mano le collezioni. Gli orecchini sono il loro core business, ma non è improbabile trovare prodotti adatti anche a un pubblico maschile.

«Gli orecchini in pizzo per i quali siamo conosciuti – spiega la titolare Celine Ammerich – sono particolarmente richiesti, soprattutto in estate perché leggeri e molto colorati»”. In negozio si trovano anche collane, bracciali, anelli, cavigliere, spille. Tutto realizzato con prodotti esclusivamente italiani, se possibile vicino a Milano. «Qualche mese fa ci hanno premiato come migliore negozio di quartiere di Milano, ci hanno riconosciuto di essere rimasti fedeli a noi stessi nonostante la presenza sui social e lo shop on line».

 

via Melzo
 

SOLO QUI

British Box, la “scatola” senza tempo

Un riferimento per chi vuole sentirsi a Londra anche a Milano

British Box è un piccolo angolo del Regno Unito, un concentrato di gusti e sapori e profumi inglesi. Vi si trovano le marche più prestigiose della storica profumeria inglese, una accurata selezione di oggettistica, cravatte e bretelle, porcellane e ceramiche di finissima fattura e tanto altro. «Cerchiamo e proponiamo articoli – sottolinea il titolare Giovanni Marchelle – che non sono legati a mode e tendenze ma che nella loro classicità sanno rinnovarsi”». British Box è sinonimo di qualità, da quasi 35 anni propone articoli selezionati a una clientela esigente ma non elitaria. «Il lusso non è quanto spendi ma come impieghi il tuo tempo, vogliamo dare alle persone la possibilità di avvicinarsi a cose piacevoli». Se in una vetrinetta si possono ammirare le borsette prodotte dalla ditta che ha servito la Regina Elisabetta, prima, e Lady Diana, poi, in un’altra troviamo gli accessori da barba. Negli scaffali, prodotti di uso quotidiano. Dai biscotti alle marmellate fino a una particolare selezione di thè biologici lavorati in giardini diversi sparsi tra India, Giappone, Sudafrica e Sri Lanka. «Sono prodotti che si trovano solo da noi, spesso a costi molto accessibili». Una particolarità, non esiste una mailing list dei clienti. «Ci piace avere un rapporto diretto con i clienti. Ho visto crescere ragazzi – conclude Giovanni Marchelle – che un tempo venivano con i nonni per fare il regalo ai genitori. Oggi, ormai adulti, continuano a frequentare il nostro negozio»

British Box
Via Melzo, 34
Aperto da lunedì a sabato dalle 10.00 alle 14:00
e dalle 15.30 alle 19.30
02.29.51.75.75 britishbox.it

 

 

 DOVE MANGIARE

via Melzo
 

Osteria alla Concorrenza

Vineria di una volta

L’atmosfera di una volta in un locale che ricorda la vecchia Milano, a cominciare dall’insegna che ripropone il nome di una altrettanto vecchia ferramenta. L’arredo è in stile arte povera, a dominare la sala sono il bancone e l’enorme lavagna a destra dell’ingresso. «Volevamo fare una vineria – racconta Enricomaria Porta, uno dei soci – con un servizio di cucina veloce». La proposta food è quella della tavola fredda, a base di focacce e taglieri. Ma non mancano le alternative. «Sopra i crostoni mettiamo guarnizioni che possono spaziare dalla tartare di cavallo condita con aringa affumicata e spalla cotta fino al pesto di pomodori, stracciatella e fette di limone. A seconda delle stagioni, possiamo avere lumache, trippe e stracotti». A fare la differenza, ovviamente i vini. «Abbiamo circa 1500 etichette, qui – specifica Enricomaria Porta – si può trovare un vino mai assaggiato e scoprire qualcosa che non si conosce”».

Via Melzo, 12
Aperto da lunedì a venerdì dalle 18.00 alle 00.00
e sabato dalle 12.00 alle 00.00.
02.91.67.20.12
osteriaallaconcorrenza.superbexperience.com

via Melzo
 

Pasta Fresca Brambilla

Dove il tris di ravioli è un must

Da più di mezzo secolo produce pasta fresca fatta a mano, da quattordici anni è anche somministrazione. «Con il nuovo negozio che aveva sostituito il laboratorio di mia mamma – spiega Stefania Matera, titolare di Pasta Fresca Brambilla – c’era la possibilità di mettere qualche tavolo. Abbiamo così cominciato a cucinare la pasta che noi stessi producevamo al mattino». Il piatto forte è da sempre il tris di ravioli, che cambia a seconda delle stagioni. «D’inverno è possibile trovare i ravioli di brasato cotto nel vino rosso, da settembre a marzo abbiamo il raviolo con la zucca mantovana, amaretto e mostarda». Nella stagione più calda, si spazia dal raviolo di pesce spada in padella con finocchietto, timo e aneto con condimento di olio, scorza di limone e aglio a quello con asparago verde al vapore, ricotta e parmigiano oppure con burrata e pomodoro fresco. “Comunque lo si proponga – conclude Stefania Matera – il raviolo piace sempre».

Via Melzo, 2
Aperto da martedì a sabato dalle 12.30 alle 17.30
02.29.52.13.59
@pastafrescabrambilla

 

via Melzo
 

Polpo – semplicemente pesce

Il bar trattoria vivace di Viviana Varese

Dove prima c’era il ristorante asiatico Spica oggi c’è Polpo – semplicemente pesce, bar trattoria vivace by Spica . «L’idea – dichiara la titolare, la chef Viviana Varese – era aprire una osteria di mare, un posto tranquillo per mangiare pesce a prezzi più abbordabili di uno stellato». La proposta gastronomica attinge dalla tradizione campana e dai piatti legati all’infanzia della chef. Come la Pasta e patate che la segue sempre in ogni suo ristorante, seppure con differenti declinazioni. Il polpo la fa comunque da padrone, tra polpo alla gallega con paprika dolce, purè e vinaigrette e il polpo al barbecue, tra i piatti più richiesti. Ma non mancano piatti come la tartare di tonno con la panzanella, gli scampi con burro, jus e nocciola e la cheviche di ricciola con guacamola e cipolla rossa. Alla domenica, richiestissimo, spopola il fritto misto.

Via Melzo, 9
Aperto da martedì a venerdì dalle 18.00 alle 00.00,
sabato e domenica dalle 12.00 alle 15.00 e dalle 19.00 alle 00.00
342.39.26.392
polpopesce.it

 

via Melzo
 

Rost

Vino e cucina di condivisione

Una cucina semplice, un viaggio alla riscoperta di piatti poco di moda e spesso dimenticati. Una sorta di “cave a manger” parigina, ricavata in uno spazio appartenuto per anni a un negozio di ricambi d’auto. «Vogliamo essere molto osteria e poco bistrot – dichiara Hippolyte Vautrin, uno dei soci – Al bicchiere di vino accompagniamo qualcosa da mangiare, con un minimo di preparazione”». La carta vini conta circa 400 etichette, tutte scelte e selezionate dall’altro socio Enrico Murru. «Tutti i vini – precisa Enrico Murru – provengono da produzioni biologiche e biodinamiche». In tavola le pietanze sono proposte in piccoli piatti da condividere, per favorire l’assaggio e la convivialità. Tra le proposte, mondeghili, polletto con limone, peperoncino e cipollotto, baccalà con finocchietto, uovo di selva con coppa di testa e patata, cardoncello con aglio orsino, uova di trota e latte.

Via Melzo, 3
Aperto da martedì a giovedì dalle 19.00 alle 23.00, venerdì dalle 12.30 alle 14.30 e dalle 19.00 alle 23.00,
sabato e domenica dalle 12.30 alle 15.00 e dalle 19.00 alle 23.00
344.053.80.44
rostmilano.com

 

via Melzo
 

Tosca&Nino

Sapori toscani con un tocco milanese

«Quando abbiamo comprato dieci anni fa in via Melzo non c’era quasi niente – dichiara Melania Sala, l’anima “milanese” del locale – Ma siamo rimasti affascinati da questo palazzo dove un tempo c’era una galleria d’arte che ben si prestava al progetto che avevamo in mente». Oggi Tosca&Nino (Il nome prende spunto da due pizzicagnoli toscani) è un punto di riferimento per coloro che amano la cucina toscana, e non solo. «Abbiamo anche un angolo dedicato all’oggettistica e ai prodotti di artigianato per la tavola». Si parte con l’aperitivo a base di taglieri con prosciutto di cinta senese, finocchiona, pecorini, bruschette. Accompagnati dal pane Sbirulino, lavorato con l’olio e servito caldo. Ai quali seguono, nel corso della cena, ribollite, tortelli mugellani con ragù di cinta senese, pici con ragù di cinghiale, gnudi e il loro piatto forte, la fiorentina di scottona. «La proponiamo alla milanese, con la panatura croccante».

Via Melzo, angolo Via Lambro
Aperto da lunedì agr sabato dalle 18.00 alle 00.00
02.74.28.13.54
toscanino.com

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