La festa è cominciata da tempo, ma prima c’è un’ultima partita. Loro, però, sanno di aver scritto la storia: Milano avrà tre squadre tra i professionisti e il merito è dell’Alcione, vincitore del girone A della Serie D. «E non abbiamo ancora finito di festeggiare», ammette Francesco Manuzzi, professione bomber. Che domenica guiderà l’Alcione nell’ultimo impegno stagionale, all’Arena Civica di viale Byron contro il Vado (inizio alle 15.00, biglietti su milanorange1952.com/ticketonline).
Miracolo Alcione, promosso in C. Parla il bomber Francesco Manuzzi
Manuzzi, cosa avete “combinato”?
«Abbiamo scritto la storia. È arrivata una vittoria in campionato che aspettavamo da tanto, sin dalle prime giornate. Siamo partiti convinti di potercela fare, era il nostro obiettivo, non ci siamo mai nascosti».
In testa sin dalla quinta giornata…
«Tutte le stagioni hanno momenti difficili, ma siamo stati bravi a confermarci costantemente al vertice. Certo qualche sconfitta ancora brucia, ma abbiamo sempre continuato sul nostro percorso».
Chi vi ha messo maggiormente in difficoltà?
«Sicuramente il Chisola ci ha dato filo da torcere. Ma anche il Ticino e il Varese si sono dimostrate formazioni di spessore. Siamo stati bravi a vincere gli scontri diretti».
Cosa significa giocare a Milano, ma non far parte di Inter o Milan?
«Impossibile rispondere, sono due mondi completamente diversi. E il bello è che siamo anche vicini logisticamente».
Ora tutta l’attenzione è sull’Alcione, però.
«Sarà un palcoscenico per la città, non ne esiste un’altra con tre squadre nei professionisti. Ma sarà difficile, soprattutto per chi non ha mai fatto parte dei Pro».
Cosa accadrà l’anno prossimo all’Alcione?
«Cercheremo di adattarci al campionato e proveremo a dare fastidio: tanti di noi hanno già giocato a questo livello, per altri è un sogno che si realizza».
Intanto domenica si fa ancora festa…
«Sarà bellissimo, con le premiazioni in campo».
All’Arena anche in Lega Pro?
«Sarebbe bello, vedremo».
