A Milano il caro affitti sta spingendo commercianti e imprenditori a esplorare nuove soluzioni creative, come la condivisione degli spazi commerciali. Questa tendenza emergente permette la coesistenza di attività diverse come bar, librerie, parrucchieri e ristoranti sotto lo stesso tetto, offrendo una varietà di servizi che in passato erano relegati a spazi separati. Questa tendenza alla condivisione degli spazi riflette una risposta innovativa e collaborativa al problema degli affitti proibitivi, dimostrando come la creatività possa aiutare a superare le sfide economiche e a mantenere viva la vitalità dei quartieri milanesi.
Caro affitti, a “Lo Stuzzichino” pranzo all’italiana e cena indiana
In particolare, nel quartiere Isola, un vivace esempio di questa sinergia si trova in via Porro Lambertenghi 13, dove, durante l’orario pranzo, i piatti del menù di “Lo Stuzzichino” con cucina araba, italiana ed europea prendono vita, mentre a cena e nei weekend, il locale ospita i sapori indiani dello storico “Taj Mahal“. Qasim Shahazad, fondatore del “Taj Mahal”, ha rivelato che la decisione di condividere lo spazio è stata una risposta diretta all’impossibilità di trovare un nuovo locale a prezzi accessibili, permettendo così al ristorante di mantenere la sua clientela storica.
Paolo Bules, gestore de “Lo Stuzzichino”, considera questa soluzione una sorta di esperimento che potrebbe diventare una soluzione permanente. Entrambi i locali, radicati da tempo nella zona, hanno trovato in questa collaborazione un modo per sostenersi a vicenda durante un periodo economicamente difficile.
Caro affitti, libreria e caffè-bistrot
Altrove, la gentrificazione del quartiere Isola il caro affitti ha spinto Elena Fasoli a trasferire la sua libreria a Dergano, dove ha inaugurato “Scamamù” in collaborazione con altre imprenditrici. Questo spazio non solo funge da libreria ma ospita anche un caffè-bistrot e diventa un luogo di incontro per la comunità locale con un fitto calendario di eventi.
Caro affitti, “Dada” e “Juno” tra cocktail bar e spazi espositivi
Nel quartiere Baggio, Cristiano Gippesi ha aperto “Dada” e “Juno”, che oltre a essere cocktail bar, funzionano come spazi espositivi per giovani artisti. Tornato nella zona dopo un decennio a Londra, Gippesi ha voluto creare un luogo che servisse da punto di riferimento comunitario. Simone Rubertelli, proprietario di un salone di parrucchiere, ha adottato un approccio simile, trasformando il suo locale in uno spazio dove arte e bellezza coesistono, organizzando eventi culturali e spettacoli dal vivo.
