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20. 09. 2024 00:46

Atm, i temi vengono in superficie

Stipendi non all’altezza, assenza di case a basso prezzo, il costo della vita spingono i lavoratori altrove

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Ad Atm mancano circa 350 autisti. È stato un tema al centro dell’incontro tra dirigenti e sindacati, forse il tema più importante. Un’insufficienza di forza lavoro che ha spinto l’azienda a mettere in atto una campagna di reclutamento straordinaria, anche alla luce del fatto che la penuria di addetti ha ricadute pesanti sul servizio.

Al tempo stesso, emerge come in altri casi un dato strutturale con cui Milano dovrà sempre più fare i conti: stipendi non all’altezza, assenza di case a basso prezzo, il costo della vita sono fattori che spingono tante persone a non accettare un posto fisso in città preferendo soluzioni magari meno sicure ma più sostenibili economicamente altrove.

Atm, quante questioni sul tavolo

Chi guida un autobus o un tram ha delle responsabilità e in più c’è una questione sicurezza che va gestita, con episodi di microcriminalità, minacce e aggressioni che rendono pericoloso a volte il mestiere, soprattutto nelle ore serali e notturne. La presa di coscienza da parte di Atm è un fattore positivo, con l’azienda che sta cercando anche soluzioni abitative da offrire ai dipendenti, tornando a ricalcare quelle esperienze del passato che molto hanno inciso su uno sviluppo urbano più solidale.

Il ruolo delle grandi aziende, infatti, non può che tornare anche “sociale”, se vogliamo che la città mantenga quel livello di servizi che l’hanno resa coesa per tanti decenni. Casa e salari sono i due temi più importanti per il futuro di Milano. Il pubblico e l’amministrazione da soli non bastano, serve riprendere un essenziale e imprescindibile lavoro di concertazione tra tutti gli attori in campo.

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