Sui cortei per la Palestina in programma per il 7 ottobre anche a Milano, il Ministero dell’Interno ha fatto cadere un divieto a manifestare.
7 ottobre, le parole del Ministro Piantedosi
«Noi non vietiamo quasi mai le manifestazioni, difendiamo il diritto costituzionale di manifestazione del pensiero, e anche per una tendenza a voler gestire il dissenso problematico e critico. Però, con preavvisi che in maniera più o meno allusiva tendevano a celebrare la data del 7 ottobre come l’esaltazione di un eccidio, francamente non era possibile lasciar fare – ha spiegato il Ministro, Matteo Piantedosi -. Ho letto che qualcuno in barba al divieto pensa di manifestare, vedremo. Ma esiste una posizione di principio e una operativa».
E ancora: «Siamo preoccupati nel senso che tutto ciò che è impegnativo ci preoccupa. Anche le notizie che arrivano da quel fronte, anche libanese, non sono rassicuranti, con tutti i riflessi che possono avere nell’acuire le contrapposizioni in termini di ordine pubblico. Ma noi siamo consapevoli di fare tutto quello che è necessario fare».
7 ottobre, la risposta dei promotori
«Nel nostro Paese non possono essere le varie organizzazioni delle comunità ebraiche o i giornali della destra a decidere chi può o non può manifestare o che cosa può dire o non dire in una manifestazione – spiegano i promotori -. Il divieto non può essere accettato e quindi sabato 5 ottobre saremo nelle piazze che a Roma e in altre città si opporranno al divieto di manifestare contro il genocidio del popolo palestinese ed ora anche contro l’invasione e i bombardamenti sul Libano».
A Milano i movimenti pro-Palestina si mobilitano ogni sabato pomeriggio intorno alle 15.30 da piazzale Loreto: lì sarà concentrata in particolar modo l’attenzione della Questura.