29.7 C
Milano
08. 07. 2024 18:50

Cpr di via Corelli, 6 mesi dopo il commissariamento regnano degrado e sporcizia. VIDEO

La struttura è stata commissariata nel dicembre 2023, sono arrivate solo due offerte per la gestione: il punto della situazione

Più letti

Il cpr di via Corelli, a Milano, è stato chiuso ormai sei mesi fa. Il commissariamento, avvenuto nel dicembre 2023 a causa delle disumane condizioni in cui vivevano i migranti (vedi articolo a fondo pagina), aveva portato alla costituzione di una commissione d’inchiesta e alla ricerca di un nuovo immobile dismesso. Cosa resta in via Corelli a distanza di sei mesi?

Cpr di via Corelli, 6 mesi dopo: solo due offerte

A fornire un aggiornamento sulla situazione è la pagina Mai più lager – NO ai CPR (@noaicpr su Instagram) che ha pubblicato anche un video: «Mentre il procedimento contro il gestore precedente Martinina S.r.l. e i suoi responsabili che hanno amministrato per oltre due anni il CPR di via Corelli si avvia verso il rinvio a giudizio, il 30 giugno è scaduto il termine del semestre di commissariamento disposto dalla Procura di Milano. Ad oggi, nessuna notizia, neppure dell’esito del bando per la nuova gestione, fermo al 3 giugno quanto ad aggiornamenti sul sito della Prefettura, che dovrebbe essere strumento di trasparenza delle operazioni», si legge sui social.

Le tre parole di oggi? Scoprile in newsletter!

«Le ultime notizie sono ferme a quella che solo in due avrebbero partecipato al bando candidandosi come nuovi carcerieri del lager di Milano. Solitamente la lista dei candidati ammessi in precedenza veniva pubblicata. Questa volta, tutto tace. Ebbene, dopo un semestre di commissariamento sotto l’egida della Procura della Repubblica, e sotto la direzione di una persona con posizione di autorevolezza nel terzo settore milanese, quale è l’attuale situazione del CPR di Corelli a Milano?».

Cpr di via Corelli, la situazione all’interno della struttura

«Quella di sempre. Sporcizia, avanzi di rifiuti che fermentano, cibo più maleodorante di sempre per il caldo, materassi gettati nel cortile per l’eccessivo caldo che rende insopportabile la convivenza in 4 nelle celle (si tratta di una struttura di un piano che diventa incandescente) con sbarre e grate lì dove le finestre dovrebbero consentire una presa d’aria e di luce. E ancora: servizi intasati, autolesionismo, almeno un tentativo di suicidio al giorno, episodi di violenza varia, macchie sulla pelle di quasi i tutti i trattenuti (caldo, sporcizia, o cibo avariato?), disturbi medici non presi in carico. Persone con dolori lancinanti che non ricevono cure se non dopo ora di lamenti e implorazioni di essere soccorsi».

«Solite richieste inevase (così – NON – funziona il CPR: si lascia correre…): sia richieste di venire visitati in infermeria o portati all’ospedale per le più svariate problematiche anche croniche, sia di poter accedere allo sportello immigrazione per conoscere quale è la propria situazione giuridica. E intanto le situazioni mediche si aggravano, mentre nell’attesa di parlare con gli avvocati, ad appuntamento già fissato, si rimpatria senza preavviso…
Violazioni delle norme base di igiene, del diritto di difesa, del diritto alla salute, del diritto di asilo, della dignità umana, nella città di Milano. E in una fase (quella della direzione d’eccellenza sotto la guida della Procura) che ha confermato che neppure il miglior gestore può rendere umano o anche solo migliore un lager. Ora tutto e tutti sono ancora più nel limbo di sempre: chi sarà il prossimo carnefice? Sarà prorogato il commissariamento? Quando? Può essere una situazione più allo sbando di così?», conclude la pagina Instagram.

______________________________________________

Cpr di via Corelli, dove eravamo rimasti (21/12/2023)

Circa dieci giorni fa, è stata fatta una sconvolgente ma non del tutto inaspettata scoperta per quanto riguarda il CPR di via Corelli: i migranti ospitati presso il Centro permanenza rimpatri a Milano vivevano in condizioni disumane. Dopo il sequestro del centro, è stato deciso il commissariamento. L’amministratore giudiziario incaricato di gestire il centro sarà il commerciante Giovanni Falconieri.

CPR di via Corelli, il commissariamento

Tale decisione è stata presa dal gip di Milano Livio Cristofano, che ha accolto la richiesta dei procuratori Paolo Storari e Giovanna Cavalleri e ha convalidato il sequestro preventivo d’urgenza del 13 dicembre nei confronti della Martinina srl, una società con sede a Salerno che gestiva il centro. Nel corso dell’inchiesta per frode e turbativa, sono emerse le critiche condizioni in cui gli stranieri ospiti vivevano.

CPR di Via Corelli a Milano
CPR di Via Corelli a Milano

CPR di via Corelli, la situazione

Il giudice ha emesso un provvedimento su richiesta dei pm e ha vietato alla srl di stipulare contratti con la pubblica amministrazione per un anno. Gli inquirenti, durante un’ispezione nel Cpr lo scorso dicembre, hanno scoperto che la Prefettura di Milano aveva rinnovato il contratto con la stessa azienda, che aveva vinto un appalto di circa 4,4 milioni di euro nel 2022, per la gestione del Centro per un altro anno, fino al 31 dicembre 2024.

CPR di via Corelli, i migranti

La Procura ha deciso di bloccare la situazione di illegalità in atto, poiché ha pesanti conseguenze sui migranti. La convalida del gip oggi ha portato di fatto al commissariamento del Cpr. Il giudice ha evidenziato come dall’inchiesta emerga che la società non avrebbe utilizzato la “diaria” prevista per le esigenze di ogni singolo migrante, di fatto privandoli dei servizi indicati nel contratto con la Prefettura.

In breve

FantaMunicipio #37: andremo a “zona 30 all’ora” per trovar la città mia

A brevissimo avremo altre sette vie come zona 30: Mezzofanti, Corridoni, Oglio, Lopez, Graf, degli Imbriani e Fara. La...