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18. 10. 2024 06:10

Le aziende tornano a Milano: lo faranno anche i cittadini?

L'ultima, in ordine, è stata Coca-Cola, che ha presentato la sua nuova sede. Ma i lavoratori si spostano fuori città...

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Le aziende tornano a Milano. Il tessuto urbano della città sta assistendo a un fenomeno inverso rispetto alle tendenze abitative dei suoi cittadini: mentre molti milanesi si spostano verso la periferia e l’hinterland, attratti da costi più accessibili e una qualità della vita migliore, le grandi multinazionali stanno facendo il percorso opposto, riconcentrando le loro sedi nel cuore della metropoli.

Le aziende tornano a Milano, l’attrazione del centro milanese

Le aziende multinazionali, da Microsoft a Coca Cola, hanno scelto di lasciare l’hinterland per insediarsi nei rinomati quartieri di Milano, come Porta Volta e Porta Nuova. Questi spostamenti non sono isolati ma fanno parte di una tendenza più ampia che vede le grandi corporazioni preferire località urbane centrali, ben collegate e ricche di servizi.

Analisi dei movimenti aziendali

Nel 2017, Microsoft Italia è stata una delle prime a fare il grande salto, traslocando da Segrate a Porta Volta, nel famoso edificio delle piramidi progettate dallo studio svizzero Herzog & De Meuron. Seguendo l’esempio, Novartis nel 2022 ha trasferito il suo quartier generale da Origgio a Porta Nuova. Coca Cola ha recentemente completato il suo trasloco da Sesto San Giovanni a via Monte Rosa, nel complesso riqualificato che ospitava la storica sede de Il Sole24ore.

Il caso campari: un ritorno alle origini

Un caso emblematico è quello di Campari, che ha annunciato il ritorno nel cuore di Milano, dalla periferia di Sesto San Giovanni a un palazzo in Corso Europa. Questo movimento non è solo un trasferimento logistico ma simboleggia un ritorno alle radici per l’azienda, che aveva iniziato la sua storia nel 1867 nella Galleria Emanuele II.

Le motivazioni dietro la rilocazione

Questi trasferimenti sono motivati dalla necessità di essere più vicini ai centri decisionali, alle infrastrutture di trasporto, e agli ecosistemi innovativi che solo un centro urbano come Milano può offrire. Inoltre, essere nel cuore della città facilita l’interazione con clienti, partner e talenti, elementi chiave per la crescita e l’innovazione aziendale.

Il dibattito sull’espansione urbana

Nonostante la rinascita del centro città, progetti come MIND e MilanoSesto suggeriscono che l’espansione di Milano continuerà anche nelle aree periferiche. Questi sviluppi sono cruciali per accogliere la popolazione in crescita e per distribuire equamente le opportunità economiche. Tuttavia, il ritorno delle multinazionali al centro solleva questioni su quale modello di città Milano aspira a diventare.

Le prospettive future

Mentre le multinazionali riscoprono i vantaggi di un indirizzo nel cuore di Milano, resta da vedere come questa tendenza influenzerà l’evoluzione della città e se porterà a un’inversione di rotta anche per i residenti che attualmente prediligono la periferia. Il futuro di Milano si prospetta come un interessante equilibrio tra crescita centrale e sviluppo periferico, con implicazioni significative per la pianificazione urbana e la mobilità.

In conclusione, il fenomeno della rilocazione delle multinazionali in centro a Milano rappresenta non solo una dinamica di mercato ma anche un cambiamento culturale, che potrebbe avere profonde ripercussioni sul tessuto urbano e sociale della città. La grande Milano, quindi, si configura sempre di più come un ambiente dinamico e in rapida evoluzione, dove il passato industriale si intreccia con un futuro innovativo e globalmente interconnesso. E se le aziende tornano a Milano, questo rappresenta anche un nuovo numero, importante, di posti di lavoro a disposizione per tutti.

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