Venivano pubblicizzate in chiaro, anche se ovviamente in arabo, le attività del gruppo di egiziani che aderivano alla rete internazionale per il traffico dei migranti dalla Libia all’Europa, smantellato a Milano dalla Polizia di Stato che ha effettuato 10 fermi.
Via Padova centro per il traffico dei migranti: i dettagli
Secondo quanto è si appreso, i clienti della presunta associazione per delinquere, tutti connazionali dei promotori, potevano scegliere tra il “pacchetto di base” – quello per il trasporto via mare (e in alcuni casi poi anche lungo la rotta balcanica) – e uno “avanzato” che prevedeva visti per arrivare comodamente con aerei e auto, e in alcuni casi anche richieste di datori di lavoro compiacenti per ottenere il permesso di soggiorno. Su quest’ultimo filone sono ancora in corso le indagini della Squadra mobile e dello Sco.
L’uomo ritenuto ai vertici dell’attività di immigrazione clandestina, un 48enne di origine egiziana incensurato con cittadinanza italiana, dipendente di una società, viveva nel quartiere multietnico di via Padova a Milano.
La presunta attività delinquenziale veniva pubblicizzava (come in altre occasioni relative al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina) direttamente sui social, in chiaro, su pagine Facebook o Instagram talvolta anche a cura dei clienti, che, una volta arrivati, decantavano la riuscita del viaggio e la validità degli scafisti indicando i recapiti per contattarli. Centinaia le richieste.