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Milano
16. 10. 2024 20:47

Omicidi a Milano, -50% in 13 anni. Solo uno nel 2024, ma è aumentata la criminalità di strada

Il tasso di omicidi a Milano si è drasticamente abbassato negli ultimi anni

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Il tasso di omicidi a Milano si è drasticamente abbassato negli ultimi anni: in città insomma si uccide molto meno, il che è senz’altro un segnale positivo, anche se va sempre ricordato che ogni omicidio è già di per sé un caso di troppo. Il calo degli omicidi a Milano segue una tendenza nazionale, ma i numeri della città sono particolarmente significativi.

Omidici a Milano, numeri

Nei primi otto mesi del 2024, a Milano è stato registrato un solo omicidio, quello di Jhonny Sulejmanovic, un 18enne ucciso a colpi di pistola il 26 aprile davanti all’Ortomercato in via Varsavia. Il delitto è stato risolto in due mesi, sebbene non tutti i complici siano stati arrestati.

Estendendo l’analisi alla provincia, si arriva a due omicidi, con il caso di Aissam Fardou, 32enne marocchino ucciso con un cacciavite a Pieve Emanuele a gennaio, risolto con l’arresto immediato del colpevole. Nel 2023, gli omicidi volontari a Milano città sono stati 8, mentre erano 9 nel 2022 e 7 nel 2021, in piena pandemia. I dati del Viminale evidenziano che dal 2011, quando gli omicidi furono 14, il numero di delitti si è più che dimezzato.

Omicidio, Ortomercato di Milano
Omicidio, Ortomercato di Milano

Omicidi a Milano, l’analisi

Il contrasto con il passato è evidente: nel 1999, famoso per i 9 morti in 9 giorni, Milano aveva registrato oltre trenta casi di omicidio solo in città. Tuttavia, è importante non farsi ingannare dai numeri, poiché ogni omicidio nasconde storie e contesti unici. Quelli legati alla criminalità organizzata sono quasi scomparsi, un fatto che riflette la “mutazione” del fenomeno mafioso nel Nord Italia e non solo. I clan sono ancora presenti, forse più forti di prima, ma evitano la violenza eccessivamente eclatante.

Non solo omicidi a Milano

Non si può dire che a Milano tutto vada bene. Negli ultimi anni è aumentata la microcriminalità di strada, che incide fortemente sulla percezione di sicurezza. Questo tipo di crimine è difficile da combattere, poiché è frammentato e diffuso, ma costante. I dati sui Daspo urbani confermano questa tendenza. Inoltre, preoccupano anche i numeri in crescita del disagio psichico e familiare, fenomeni che continuano ad aumentare.

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