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27. 09. 2024 02:23

Ponte della Ghisolfa: in attesa della pista ciclabile installata la segnaletica «salva-ciclisti»

Un cartello misterioso, primo passo verso l'arrivo di una nuova corsia?

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Dopo anni di attese e promesse, qualcosa finalmente si muove sul ponte della Ghisolfa a Milano. Un cavalcavia strategico, che collega diverse zone della città, dove da tempo si richiede una maggiore sicurezza per chi si sposta in bicicletta. Finalmente, una nuova segnaletica orizzontale e una serie di dispositivi di sicurezza sono stati installati per proteggere i ciclisti. Questo intervento è il primo passo verso la realizzazione di una vera e propria pista ciclabile, attesa da anni dagli abitanti e dagli amanti delle due ruote.

Segnaletica e misure di sicurezza: un passo avanti per i ciclisti sul ponte della Ghisolfa

Il nuovo intervento prevede una segnaletica orizzontale tracciata con precisione, con l’obiettivo di limitare la velocità delle auto e segnalare con maggiore chiarezza la presenza di ciclisti sulla carreggiata. Il Comune di Milano ha finalmente avviato i lavori di sistemazione sul cavalcavia della Ghisolfa, riducendo la carreggiata e introducendo nuovi elementi di sicurezza, come rallentatori ottici e strisce bianche rifrangenti. Questi dispositivi, pensati per avvisare gli automobilisti della presenza di ciclisti, sono accompagnati da appositi cartelli informativi.

La segnaletica adottata, pur non prevista dal Codice della Strada, è stata sviluppata in accordo con il Ministero delle Infrastrutture e ha l’obiettivo di aumentare la visibilità dei ciclisti e sensibilizzare gli automobilisti a una guida più attenta e prudente. Il messaggio è chiaro: sul ponte transitano biciclette, e la sicurezza deve essere una priorità per tutti.

Un ponte ancora in attesa della pista ciclabile definitiva

Nonostante queste prime misure, il ponte attende ancora la realizzazione della pista ciclabile definitiva, quella con il cordolo di cemento che separerà fisicamente le auto dalle biciclette. Questo progetto, tuttavia, richiede un intervento più complesso e oneroso, come sottolinea Arianna Censi, assessora comunale alla Mobilità: «Per la costruzione della pista ciclabile vera e propria è necessario un intervento preliminare di spostamento di tutti i pali della filovia, affinché gli autobus possano lasciare spazio ai ciclisti».

Si tratta di un progetto ambizioso che richiederà tempo e risorse, ma le prime modifiche rappresentano comunque un segnale positivo. L’introduzione di questi dispositivi salva-ciclisti è un passo nella giusta direzione, che lascia sperare in una futura realizzazione di una pista sicura e ben strutturata.

L’intervento dei volontari: una spinta dal basso

Fino a poco tempo fa, la sicurezza dei ciclisti sul ponte della Ghisolfa era stata garantita solo da iniziative spontanee di gruppi di volontari che, nel silenzio delle istituzioni, avevano cercato di segnalare la pericolosità della strada tracciando segni e segnali temporanei. Questi “volontari senza volto” – come vengono definiti – avevano agito di propria iniziativa, cercando di sensibilizzare l’opinione pubblica e di richiamare l’attenzione delle autorità.

Ora, con l’intervento ufficiale del Comune, la gestione della sicurezza passa finalmente nelle mani delle istituzioni. Tuttavia, l’azione dei volontari è stata fondamentale per spingere le autorità a intervenire e ha dimostrato quanto sia sentito il problema della sicurezza stradale da parte della cittadinanza.

L’impatto sulla mobilità urbana

La questione della mobilità ciclistica a Milano è diventata sempre più rilevante negli ultimi anni. La città, come molte altre metropoli europee, si trova di fronte alla necessità di riorganizzare il traffico urbano per ridurre l’inquinamento e promuovere forme di trasporto più sostenibili, come la bicicletta. Il Ponte della Ghisolfa è un nodo cruciale per i ciclisti che si spostano tra le diverse zone della città, ma fino ad ora è stato considerato un percorso ad alto rischio per chi decide di muoversi su due ruote.

Con l’introduzione di questa segnaletica «salva-ciclisti» e l’impegno del Comune a migliorare la sicurezza stradale, si spera che sempre più cittadini decidano di adottare la bicicletta come mezzo principale di trasporto. Un incremento dell’uso della bicicletta non solo contribuirebbe a decongestionare il traffico cittadino, ma aiuterebbe anche a migliorare la qualità dell’aria, riducendo le emissioni di CO2.

Il futuro della mobilità ciclabile a Milano

Il lavoro svolto sul ponte della Ghisolfa rappresenta solo un tassello di un quadro più ampio che riguarda la mobilità ciclabile a Milano. La città ha già avviato una serie di progetti per l’ampliamento delle piste ciclabili, con l’obiettivo di creare una rete sicura e ben collegata che consenta ai cittadini di spostarsi in bicicletta in modo rapido e senza rischi.

Negli ultimi anni, Milano ha fatto passi avanti in questo senso, ma c’è ancora molto da fare. Gli incidenti che coinvolgono ciclisti continuano a essere troppo frequenti, e la mancanza di infrastrutture adeguate rende difficile per molte persone scegliere la bicicletta come mezzo di trasporto quotidiano.

La speranza è che interventi come quello sul Ponte della Ghisolfa diventino sempre più comuni e che, presto, la città possa contare su una rete ciclabile completa e sicura, in linea con gli standard delle principali capitali europee.

Una nuova realtà?

L’installazione della segnaletica «salva-ciclisti» sul Ponte della Ghisolfa rappresenta un passo avanti importante per la sicurezza dei ciclisti a Milano. Tuttavia, la strada verso una città realmente a misura di bicicletta è ancora lunga. Con l’impegno delle istituzioni e la crescente attenzione alla mobilità sostenibile, si spera che Milano possa diventare un esempio di città moderna, sicura e inclusiva per chiunque decida di muoversi sulle due ruote.

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