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27. 09. 2024 02:13

ReverseLab, svelato nel carcere di San Vittore uno spazio per l’arte contemporanea

ReverseLab nasce dal recupero di un'ala del carcere inutilizzata dalla metà degli anni '80

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E’ stato inaugurato ReverseLab, uno spazio all’interno della Casa Circondariale di Milano San Vittore “Francesco Di Cataldo”, frutto della collaborazione tra il carcere, il Politecnico di Milano e il PAC Padiglione d’Arte Contemporanea, grazie al sostegno della Fondazione di Comunità Milano e in partnership con Forme Tentative e Philo – Pratiche filosofiche.

ReverseLab, che cos’è

ReverseLab nasce dal recupero di un’ala del carcere inutilizzata dalla metà degli anni ’80, ora trasformata in un laboratorio permanente dedicato alla produzione artistica e culturale, pensato per promuovere il dialogo tra la struttura detentiva e la città. Si inserisce all’interno del progetto Off Campus San Vittore, gestito dal Politecnico di Milano e attivo dal 2022.

ReverseLab, l’inaugurazione

L’inaugurazione è stata accompagnata dalla mostra “GLI ARTISTI SONO QUELLI CHE FANNO CASINO. Frammenti dal carcere di San Vittore”, frutto di un workshop condotto dall’artista Maurice Pefura, che ha coinvolto detenuti e agenti di polizia penitenziaria nella creazione di un’opera collettiva. La mostra sarà visitabile dal 28 settembre al 28 ottobre 2024, due volte a settimana, previa iscrizione.

ReverseLab, le parole di Francesca Cognetti

Francesca Cognetti, delegata del Politecnico per il progetto Off Campus, ha evidenziato come ReverseLab offra ai partecipanti l’opportunità di essere attori del cambiamento, mentre Diego Sileo, curatore del PAC, ha sottolineato l’impegno dell’arte contemporanea nel promuovere diritti civili e riscatto sociale. Carlo Marchetti, presidente della Fondazione di Comunità Milano, ha parlato della sfida di portare l’arte in uno spazio tanto ristretto, mentre Giacinto Siciliano, direttore della Casa Circondariale, ha rimarcato l’importanza di aprire il carcere alla città e alle nuove generazioni.

ReverseLab, il progetto

Il progetto, reso possibile grazie alla sinergia tra le diverse istituzioni e associazioni coinvolte, intende creare un nuovo modello di carcere, aperto e integrato nella società, e rientra nell’ambito delle attività del CRAFT Competence Center Anti-fragile Territories del Politecnico di Milano.

In breve

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