10.9 C
Milano
05. 10. 2024 08:10

Sciopero dei taxi: è rischio paralisi

Domani e dopodomani fermo totale dalle 8.00 alle 22.00

Più letti

Il nuovo sciopero dei taxi è stato fissato per domani e dopodomani, mercoledì 5 e giovedì 6 giugno, a ridosso delle elezioni europee, e rischia di paralizzare Milano. Dopo il fermo del 21 maggio, tornano a protestare le sigle sindacali Ugl taxi, Federtaxi Cisal, Satam, Tam, Claai, Unione Artigiani, Unione Tassisti d’Italia, Uritaxi, Fast Confal taxi, Unica taxi Cgil, Orsa taxi, Usb taxi, Unimpresa, Sitan/Atn.

Sciopero dei taxi: le info

Le auto bianche si fermeranno dalle 8.00 alle 22.00 in entrambe le giornate, per chiedere al Governo i decreti attuativi della legge che regola il settore. Uno stop che potrebbe portare grandi disagi a Milano e nelle altre grandi città proprio nelle giornate in cui si chiuderanno le campagne elettorali in vista del voto.

I tassisti scioperano per mantenere il sistema delle concessioni pubbliche, contro i diffusi fenomeni di abusivismo presenti nel settore e per chiedere la regolamentazione delle piattaforme tecnologiche. Solo oggi al Ministero dei Trasporti si proverà un’ultima mediazione per scongiurare i disagi.

Sciopero dei taxi: cosa dicono i dati

Con l’avvicinarsi dell’estate, soprattutto nei centri maggiori, è tornata a palesarsi la difficoltà di reperire facilmente un’auto bianca. Secondo i dati Istat, nel 2021 in Italia erano in circolazione poco meno di 23mila taxi nei comuni capoluogo di provincia, con una variazione di poche decine di vetture in più rispetto alla rilevazione analoga del 2016.

I dati dell’Autorità di Regolamentazione dei trasporti censiscono attorno alle 7.900 licenze attive a Roma, circa 4.800 a Milano, quasi 2.400 a Napoli, 1.500 a Torino, poco più di 700 ciascuna a Firenze e Bologna, circa 320 a Palermo. Numeri non al passo con quanto accade nelle principali città europee, dove in alcuni casi il servizio è stato maggiormente liberalizzato.

A novembre 2023 una segnalazione dell’Antitrust annotava che a Roma sono attive 2,8 licenze ogni 1.000 residenti, a Milano 3,5, a Napoli 2,6. Una situazione definita “grave” tanto che l’autorità invitava a spingere l’aumento oltre il tetto del 20% fissato dal decreto Asset.

In breve

FantaMunicipio #4: quante scelte che fanno la differenza in città

Questa settimana segnaliamo, tra le altre cose, tre piccole ma importanti iniziative e scelte sparse sul territorio. Il Municipio...