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Milano
18. 10. 2024 16:27

Via Veglia, lanciata la petizione dopo l’ennesimo incidente: «Siamo stanchi di vedere morti»

L'incrocio tra via Veglia e via Laurana è purtroppo ormai diventato tristemente famoso

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L’incrocio tra via Veglia e via Laurana è purtroppo ormai diventato tristemente famoso per i suoi incidenti. Per questo i cittadini della zona hanno deciso di mettere in piedi una vera e propria petizione per ottenere la messa in sicurezza della zona ed evitare di dover di nuovo piangere la morte di qualcuno come purtrpppo è già accaduto.

Via Veglia, l’incrocio

La goccia che ha fatto traboccare il vaso è scesa la settimana scorsa, quando un ragazzo è stato investito. Fortunatamente sta bene e se c’è cavata solo con un enorme spavento ma poteva finire davvero in modo tragico. La petizione intanto è stata lanciata con l’obiettivo di raccogliere quante più firme possibili.

POLIZIA di stato

Via Veglia, la petizione

Come si legge nel testo della petizione lanciata direttamente sul sito del Comune di Milano, «sono anni che nell’attraversamento pedonale all’incrocio tra via Veglia e via Laurana, succedono incidenti gravissimi e purtroppo a volte mortali. Noi cittadini della zona chiediamo che tale incrocio venga messo in sicurezza con una castellana, con un semaforo, con autovelox o comunque con qualsiasi dissuasore di velocità perché stanchi di vedere morti».

Via Veglia, come funzionano le petizioni

La petizione è una richiesta avanzata da cittadini per esporre comuni necessità pubbliche di competenza dell’Amministrazione. Per ricevere risposta, una petizione rivolta al Comune deve essere sostenuta da almeno mille firme (art. 9, comma 2, Statuto Comunale). Possono proporre o sottoscrivere una petizione comunale tutti i cittadini residenti nel Comune di Milano e i City User dai 16 anni in su.

Non solo via Veglia

E’ risultato positivo alla cannabis e alle benzodiazepine l’automobilista di 39 anni, italiano di origine marocchina, indagato per omicidio stradale plurimo per essersi schiantato ad altissima velocità contro un’auto ferma al casello della barriera autostradale A4 Torino-Milano (Ghisolfa) e aver ucciso due donne (Laura Amato e Beatrice Turconi, di 54 e 59 anni).

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