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30. 06. 2024 19:11

Caldo in arrivo? La miglior fuga è la vetta, ecco la montagne dove ricaricare le batterie

Le mete dove inoltrarsi nella natura incontaminata per un fine settimana di relax

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Le montagne dove “ricaricare le batterie” nella natura incontaminata

 

La Val Masino

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In Val Masino, dove il cielo sembra vicinissimo, la notte è ancora dedicata al silenzio e all’esplorazione delle stelle: un anfiteatro naturale in cui convivono boschi la cui composizione varia al mutare della quota, con pascoli incastrati fra le rocce, altissime pareti di roccia, e molti fiumi e pozze d’acqua.

Oltre ad ammirare ogni notte la volta celeste, è possibile esplorare la Foresta dei Bagni di Masino alla ricerca di un po’ di refrigerio, vagando tra altissimi abeti e grandi faggi secolari, lungo un circuito quasi invisibile di sentieri e antiche mulattiere, o addentrarsi nella Val di Mello, riserva naturale protetta dal 2009, o in quella di Predarossa, o dedicarsi a giri in bici sulla ciclabile che collega le frazioni di Cataeggio e Filorera a quella di San Martino, e che attraversa in lungo l’intera area dominata dal Sasso Remenno.

Adatta non solo a escursionisti e climber esperti, la Valle si apre anche a un’accoglienza di tipo familiare. A luglio e agosto, si alternano mercatini, laboratori d’arte, di creatività manuale e, tra le novità, anche il campus estivo “tra musica e natura” per bambini di 3-11 anni tenuto dall’Associazione Coro In…canto. Oltre alla tradizionale Festa degli Alpini (da venerdì 9 a domenica 11 Agosto), e al Centro estivo in natura, organizzato da Legambiente per bambini dai 6 agli 11 anni (valmasino.info).

 

La Valle Aurina

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La Valle Aurina ospita due esperienze legate alla natura e alla sostenibilità. La prima vede protagonista Mario Larcher, guida locale che conduce escursioni alla scoperta delle erbe medicinali, condividendo la sua conoscenza delle piante, utilizzate nella medicina popolare. Le sue passeggiate didattiche, accessibili a tutti, permettono di scoprire le proprietà delle piante e osservare i cambiamenti climatici in atto.

Parallelamente, il progetto Taufrisch arricchisce la cucina locale di Campo Tures con ortaggi coltivati naturalmente. Nato qualche anno fa dall’iniziativa di 13 locandieri di Campo Tures, vengono coltivate oltre trecento varietà di ortaggi, dalle verdure classiche a quelle antiche, locali e rare, per trasformarle in pietanze, minestre, contorni e persino dessert. Il terreno del progetto Taufrisch, situato alle porte di Campo Tures, viene coltivato con metodi completamente naturali, seguendo le buone regole della consociazione e della coltura mista. Questo approccio sostenibile permette di utilizzare in cucina tutte le parti degli ortaggi: dalle foglie di ravanello, perfette per un pesto o per arricchire le insalate, ai germogli di pisello, dalle foglie di broccolo alle radici di cavolo nero. Oltre agli ortaggi, il progetto prevede anche la coltivazione di fiori, contribuendo alla varietà vegetale (ahrntal.com).

Bontà tipiche in cima

Il Pranzo dei 4 Rifugi in Valmalenco

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Debutta la prima edizione de Il Pranzo dei 4 Rifugi, in Valmalenco, un evento che celebra la collaborazione e la solidarietà tra i rifugi della zona: Rifugio Motta, Rifugio Lago Palù, Agriturismo Malga Ründai e La Güsa. L’appuntamento è per domenica 29 giugno, quando si potrà gustare un pranzo a base di piatti tipici valtellinesi preparati a otto mani dagli chef dei quattro rifugi partecipanti. Ogni ristoro porterà la propria esperienza, tradizione e passione nella creazione di un menù composto interamente da materie prime della zona (promozione-valmalencoskiresort.com).

In breve

FantaMunicipio #36: l’eterno movimento dei progetti che riscrivono la città

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