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13. 10. 2024 05:22

Mi-Tomorrow Awards, una serata da… dieci: la nostra festa nel cuore di Milano

Nella cornice del Talent Garden Calabiana di Milano si è svolta la serata di festa dei dieci anni di attività di Pradivio fra Mi-Tomorrow, Mi-Vibra e MilanPress

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C’è chi dice che celebrarsi non sia la cosa migliore da fare, ma i Mi-Tomorrow Awards hanno dimostrato come, attorno alla nostra realtà, si sia creato un movimento capace di dar vita ad una città nuova, diversa e che, soprattutto, piace. Piace per la sua mentalità, per il suo taglio particolare ma anche perché sa dare voce a chi, spesso, voce non ne ha.

I dieci anni di Pradivio ai Mi-Tomorrow Awards

La serata di mercoledì 9 ottobre al Talent Garden Calabiana di Milano è stata soprattutto una dimostrazione d’amore per il tanto lavoro svolto finora, dall’infinito dedicato a Martina Luoni fino alla torta realizzata da Iginio Massari, icona della pasticceria italiana e uno dei clienti della nostra divisione PR. Tutto in contemporanea con l’uscita di MilanoVibra, il nostro magazine dal titolo “Dritto e Rovescio”.

 

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In mezzo tante emozioni, tanti ringraziamenti e soprattutto una carrellata di quello che oggi Milano rappresenta: dal prestigio a tavola di Carlo Cracco alla rinascita della cultura grazie all’assessore Tommaso Sacchi, dal Bosco Verticale di Stefano Boeri all’elogio dello sport meneghino con Matteo Piano, per proseguire con Federica Masolin, la dedizione della Famiglia Guerini, il quartiere di Porta Nuova, l’impegno costante di Nico Acampora con PizzaAut e il lavoro di Francesca Noè con MilanoPuoi.

Persone e simboli di una città che non vuole mai dormire, nella quale Mi-Tomorrow si è trovata pienamente a suo agio per 10 anni e che ancora continuerà a far per molto, molto tempo. Storie di vita e una vita di storie: quella di Mi-Tomorrow, quella degli oltre 70 collaboratori che ci lavorano, quella di Milano.

Mi-Tomorrow
Mi-Tomorrow

Mi-Tomorrow Awards, i momenti della serata

Dai premiati dei Mi-Tomorrow Awards alla dedica finale di Iginio Massari. In mezzo c’è la storia di un prodotto editoriale che parla di Milano: dal presente al futuro, senza dimenticare lo storico passato di una città sempre in evoluzione.

Allora partiamo dai premi, proposti dalla Cooperativa Di Mano in Mano di Milano e consegnanti personalmente sul palco da Matteo Castaldo: da un originale taglia pizza per Nico Acampora ad una coppa simile alla Champions League per Federica Masolin, passando per una piramide di idee per Portanuova Milano o un piatto speciale per Carlo Cracco.

Non solo personalità: premi anche per le aziende che da dieci anni supporto questo progetto. “Ti Te Dominet” è stata la categoria dei premi pensati per esaltare quei partner che hanno accompagnato al meglio l’evoluzione della città nel proprio settore in questi dieci anni.

Infine, prima dell’esibizione dei Sedona, i vincitori del premio tecnico di Mi-Tomorrow per il Festival di SanNoLo 2024, il momento più magico della serata: sul palco il maestro dei maestri della pasticceria italiana, Iginio Massari, protagonista con una lettera che vi proponiamo qui in forma inedita. Poi il taglio della torta e la candelina: tanti auguri, Mi-Tomorrow.

Mi-Tomorrow
Mi-Tomorrow

Mi-Tomorrow Awards, la lettera di Iginio Massari

Vincere è…

“Vince chi è convinto di poterlo fare,
Vince chi vede il traguardo prima ancora di arrivare,
vince chi nei sogni pianta radici profonde,
vince chi con coraggio ad ogni sfida risponde.

Vince chi nel buio intravede una luce,
vince chi alle cadute sorride e non si addolora,
vince chi trasforma ogni dubbio in certezza,
vince chi dall’incertezza trae la sua grandezza.

Vince chi ha fede, non solo nel destino,
vince chi crede nelle mani che forgiano il cammino,
Vince chi guarda il cielo e non teme tempesta,
vince chi sa che il sole lo attende alla festa.

Vince chi smette a non aver più paura,
vince chi bel sorriso ed è gentile,
vince chi sente la pace nel cuore,
vince chi sa ascoltare imparando qualcosa di nuovo.

E quando l’eco dell’ultimo respiro s’innalza,
vince chi ha lottato, chi non si è mai arreso,
convinto che ogni battaglia, anche persa,
è stata il passo verso il sogno più atteso.”

Iginio, 1999

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