Qualche giorno fa il Municipio 5 ha chiesto di modificare la convenzione per l’utilizzo del villaggio olimpico dopo i Giochi di Miano-Cortina 2026, lanciando un allarme sul futuro del plesso dopo il 2026. Da quanto si legge, gli affitti potrebbero arrivare fino a 1000 euro per una stanza. Prezzi troppo vicini a quelli del mercato e numero di posti in convenzione inferiori al 10 %.
Questa vicenda pone ancora una volta, e ancora di più, da un lato il tema della questione abitativa e dei prezzi che giovani studenti, famiglie e lavoratori devono sostenere per abitare a Milano. Dall’altro ripresenta il tema di come l’Olimpiade invernale sia vissuta in città come progetto oltre l’aspetto sportivo e di investimento economico.
Milano-Cortina 206, i Giochi non sono ancora un volano
Si è parlato, e si è fatto, troppo poco per rendere questo evento un volano di sviluppo sociale, culturale, economico e sportivo non solo per la solita “cerchia” ma per il maggior numero possibile di cittadini. Che infatti, a oggi, sembrano totalmente snobbare il fatto che tra poco meno di due anni Milano sarà al centro del mondo per qualche settimana. I 5 cerchi faranno brillare ancora di più il lato glamour della città e il resto continuerà a vivere in un cono d’ombra.
Dobbiamo rassegnarci o è ancora possibile uno scatto, uno slalom speciale per invertire una rotta? A questa domanda qualcuno inizia a rispondere, e va apprezzato: i segnali e le iniziative volte a cambiare prospettiva sono sempre positivi.
