Milano si riscopre città termale. Lo sapevano i Romani che avevano costruito, dove oggi c’è la moderna Piazza San Babila, le Terme Erculee e lo hanno riscoperto nel 2007 analizzando l’acqua di un pozzo in zona San Siro. Da qui l’idea delle De Montel Terme Milano.
De Montel Terme Milano, il nuovo spazio del benessere a San Siro
Da qui parte la rinascita delle Scuderie De Montel che a marzo 2025 riapriranno al pubblico, reinventate da Massimo Caputi, il patron di Terme Italia a cui fanno già capo Terme di Saturnia, Terme di Chianciano, Monticello Spa & Fit grazie all’investimento di oltre 50 milioni di euro del fondo Infrastrutture per la Crescita – Esg (Ipc) di Azimut.
Il cantiere lavora a pieno ritmo e il gioiello Liberty, nato nel 1915 e abbandonato dagli anni ’80 è tornato alla sua originaria grandezza grazie a un meticoloso restauro. Le cuspidi, i pennacchi, le colonne e le modanature, alcune delle quali erano andate completamente perse, sono state integralmente ricostruite dopo aver individuato il materiale originale compresa una sabbia fatta arrivare da Grenoble (lo stesso materiale utilizzato per costruire gli abbaini della galleria Vittorio Emanuele di Milano).
De Montel Terme Milano, il nuovo parco
L’intero parco avrà dieci piscine termali, con l’acqua avrà una temperatura che varia dai 22 ai 38 gradi (dalla sorgente esce a 14 gradi, il motivo per cui è rimasta finora intrappolata nel sottosuolo), quattro saune, di cui una grande banja russa, tutto un primo piano dedicato al relax, ai trattamenti e alla ristorazione. Sono attesi tra i 600 e i 650 ospiti al giorno (ma la capienza totale è fino a 700 persone), il più grande complesso termale in una metropoli con un’attenzione alla sostenibilità. Nuove immagini sono disponibili a questo collegamento.
Per compensare l’impatto climatico De Montel Terme Milano si è impegnato a piantumare 3500 nuovi alberi all’interno della corte e del parco e 230 all’anno per 10 anni nelle aree circostanti, istallerà pannelli solari per la produzione e l’utilizzo di energia rinnovabile e l’acqua piovana sarà riutilizzata per irrigare il parco.
Previsto un parcheggio da 150 posti anche se la vicina M4 e una stazione di bike sharing invitano a una mobilità sostenibile (e a sfuggire agli ingorghi che si creano quando si giocano le partite della serie A). Chiuse tra lo Stadio San Siro e le case di lusso, in uno dei quartieri gentrificati di Milano, a pochi isolati dai palazzi dell’Aler, la sfida sarà arricchire il tessuto sociale ed economico senza alzare nuovi muri.
