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Milano
16. 10. 2024 18:25

Speso 1 milione di euro ma la Ztl di San Siro non è ancora attiva

Tutto nasce da una delibera presentata nel 2019 e approvata dall’assessore Marco Granelli in cui era prevista una deroga per gli automobilisti

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Sul capitolo Ztl di San Siro tutto tace? Ristrutturazione dello stadio o demolizione di un impianto che ha fatto la storia di Milan e Inter è ancora da definire con certezza, non sono ancora arrivati risvolti rilevanti a tal punto da effettuare delle pianificazioni future. A tutto questo caos si aggiunge la Ztl attorno alla struttura che non è stata attivata nonostante la super spesa di 1 milione relativa alle telecamere da parte del Comune.

La questione nasce da una delibera presentata nel 2019 e approvata dall’assessore alla Sicurezza, Marco Granelli in cui era prevista una deroga per gli automobilisti. Inoltre, il documento faceva riferimento alla la creazione di una piattaforma informatica per «lo scambio dei dati» con il soggetto incaricato di gestire i parcheggi.

Marco Granelli
Marco Granelli

Cosa prevede il nuovo piano di accesso alla Ztl di San Siro

Sull’argomento si è aperto un confronto con gli uffici di Roma, ma nel frattempo il Comune di Milano trasforma la proposta originaria. Il nuovo piano prevede che i proprietari dei veicoli debbano registrare la targa prima di accedere alla Ztl di San Siro, con un margine di 30 minuti per trovare un parcheggio. Successivamente dovranno autocertificare, tramite un’applicazione, la regolarità del parcheggio. Questo passaggio introduce una novità rilevante: la suddivisione dei veicoli in tre categorie, come illustrato da Enrico Fedrighini, consigliere comunale di maggioranza (Gruppo Misto).

Suddivisione dei veicoli in tre categorie: quali sono

La prima categoria include i veicoli con autorizzazione permanente, come quelli delle Forze dell’Ordine e dei Vigili del Fuoco. La seconda riguarda i veicoli con autorizzazioni temporanee, principalmente i residenti. Infine, la terza categoria è costituita dai veicoli che godono di deroghe occasionali, come quelli di chi si reca allo stadio per eventi o nelle scuole. Ciascuna categoria è soggetta a regole specifiche.

I veicoli autorizzati in maniera permanente non devono preoccuparsi di alcun adempimento, poiché possono accedere senza rischio di sanzioni. Mezzi con autorizzazioni temporanee hanno l’obbligo di registrare la targa prima di entrare nella Ztl di San Siro, ma la situazione è ben più complessa per chi usufruisce di deroghe occasionali. Questi ultimi devono infatti registrare la targa 30 minuti prima dell’ingresso e, una volta entrati, hanno solo mezz’ora per trovare un parcheggio e certificare l’avvenuta sosta.

La bocciatura del Ministero e la speranza di un dietrofront

Il Ministero ha bocciato la proposta proprio per i metodi di accesso, consentire a tutti la registrazione della targa farebbe perdere alla Ztl il suo scopo principale: regolamentare l’accesso dei veicoli per garantire ordine. Fedrighini stesso auspica un ritorno alla delibera del 2019, manifestando perplessità di fronte alla nuova direzione intrapresa dalla giunta comunale. Anche Marco Bestetti, consigliere di Fratelli d’Italia, si è dichiarato contrario, definendo «folle» il sistema della doppia sanzione e dell’autocertificazione, sostenendo la decisione del Ministero di bloccare il progetto.

Trovare un equilibrio tra controllo del traffico e praticità per i cittadini resta una sfida complessa per le amministrazioni locali, che dovranno rivedere la loro strategia se vorranno implementare soluzioni realmente efficaci.

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