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17. 10. 2024 01:25

Olimpiadi Milano-Cortina 2026: la situazione dei cantieri e le (tante) incognite

Sebbene non ci siano ancora allarmi ufficiali, la situazione richiede attenzione. Il caso del PalaItalia

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A meno di due anni dall’inizio delle Olimpiadi Invernali Milano-Cortina 2026, i preparativi per le infrastrutture sono in pieno svolgimento. Nonostante alcuni progressi significativi, permangono diverse incognite riguardo alla realizzazione delle strutture destinate ad ospitare le competizioni, con particolare attenzione al PalaItalia.

olimpiadi invernali Milano Cortina 2026
olimpiadi invernali Milano Cortina 2026

Milano-Cortina 2026: simboli e ritardi

Mentre l’entusiasmo cresce per l’evento, il viaggio della fiaccola olimpica non è ancora cominciato. La torcia, il cui design verrà svelato nel 2025 durante l’Expo di Osaka, rappresenta simbolicamente il passaggio tra i Giochi Estivi di Parigi e quelli Invernali di Milano-Cortina. Tuttavia, a meno di due anni dall’evento, lo stato delle infrastrutture rimane incerto. Sebbene non ci siano ancora allarmi ufficiali, la situazione richiede attenzione.

San Siro e Scalo Romana: tra ritardi e anticipi

La cerimonia di apertura, prevista per il 6 febbraio 2026, si terrà allo Stadio San Siro di Milano, un’icona calcistica il cui futuro è ancora oggetto di dibattito. Al momento, non sono stati avviati lavori di restyling, lasciando dubbi sulla sua preparazione per l’evento. Dall’altra parte, il villaggio olimpico a Scalo Romana segna un progresso positivo, con i lavori in anticipo di tre mesi rispetto al programma, garantendo la consegna per il 31 luglio 2025.

Milano-Cortina 2026: il caso PalaItalia

Il PalaItalia, o Arena Santa Giulia, rappresenta uno dei progetti più ambiziosi per Milano-Cortina 2026. Con una capienza di 16.000 posti, ospiterà le gare di hockey e para hockey, ed è gestito privatamente da EventTim, il colosso tedesco dietro Ticketone. Sebbene i lavori procedano senza ritardi, il progetto è messo alla prova da significativi aumenti dei costi. L’iniziale stima di 180 milioni di euro è lievitata a causa dell’aumento dei costi energetici e delle materie prime, con un incremento di circa 70-90 milioni. EventTim ha richiesto un sostegno finanziario al Comune di Milano, alla Regione Lombardia e al Governo, ma un accordo non è ancora stato raggiunto.

Milano-Cortina 2026: l’uso di arene temporanee

Come accaduto per i Giochi di Parigi, anche Milano-Cortina 2026 vedrà l’uso di arene temporanee per alcune competizioni. A Rho Fiera, ad esempio, è stata scelta una nuova location in sostituzione del PalaSharp, ormai escluso dai piani di ristrutturazione a causa degli elevati costi. Nei padiglioni 22 e 24, verranno ospitate le gare di hockey su ghiaccio femminile e pattinaggio di velocità, con i lavori strutturali già avviati. Il Forum di Assago, altro sito chiave, ospiterà le competizioni di short track e pattinaggio di figura, ma questa scelta impedirà l’organizzazione di concerti da ottobre 2025 a marzo 2026, causando un significativo impatto sul calendario eventi della struttura.

Bormio e Livigno tra innovazione e tradizione

Oltre Milano, le località di Bormio e Livigno sono al centro dei preparativi per le Olimpiadi. A Bormio, i lavori per lo Ski Stadium sulla pista dello Stelvio, destinato a ospitare lo sci alpino maschile e lo sci alpinismo, sono già iniziati l’8 aprile. Questo impianto avrà una parte permanente per le future tappe di Coppa del Mondo e una parte temporanea, con completamento previsto per l’autunno del 2025.

A Livigno, le prime opere partiranno a settembre, con la costruzione di un parcheggio da 500 posti, mentre già dal prossimo inverno saranno operative la nuova cabinovia e la nuova seggiovia Sponda, pronte a migliorare l’accessibilità e l’esperienza degli spettatori. Milano-Cortina 2026 si avvicina rapidamente, con la pressione crescente di rispettare le scadenze e mantenere i costi sotto controllo. Le sfide non mancano, ma l’Italia continua a lavorare per garantire che i Giochi Invernali siano un successo.

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