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04. 07. 2024 18:10

Affitti a Milano, due lati della stessa medaglia: Mangiapregasbatty e lo studentato in Scalo Romana

Le interviste a Noemi Mariani e a Mattia Cugini, presidente del Municipio 5

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Affitti a Milano, Noemi Mariani (Mangiapregasbatty): «Casa a Milano? Condannati alla perenne infelicità»

Lei è quella delle “case da incubo” su Tik Tok. A Milano in tanti la conoscono per le sue denunce social sugli affitti “da paura”. Si chiama Noemi Mariani (@mangiapregasbatty) e recentemente ha partecipato a “Cose di quartiere”, il format del sindaco Sala che vuole incontrare, in giro per la città, le diverse generazioni di cittadini. Mariani ha accompagnato Sala nel suo Giambellino, tra case popolari e innovazioni tecnologiche. Un mondo, quello degli affitti a Milano, che ha voluto raccontare anche a noi.

Quello del mondo degli affitti “mostruosi”, ovvero di alloggi improponibili per condizioni e dimensioni, è un fenomeno in crescita?
«Si tratta di un fenomeno costante, ogni tanto trovo case con metrature sotto i venti metri quadri»

Recentemente ti sei resa protagonista di un’iniziativa con Beppe Sala…
«Abbiamo deciso di raccontare le attività di Giambellino, un quartiere diviso in due, fra evoluzione e degrado. Dai commenti ricevuti purtroppo in generale il progetto non è stato letto come volevamo».

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Noemi Mariani
Noemi Mariani (foto di Eleonora Falso)

A Barcellona vieteranno gli affitti brevi: una misura da replicare anche Milano?
«Mi sembra una decisione drastica. Personalmente mi piace l’impostazione che ha deciso la città di New York: puoi affittare case per massimo 120 giorni all’anno. Un buon compromesso».

Si è parlato tanto di case popolari per le dichiarazioni di Ilaria Salis.
«Un tema complesso, ma la gestione delle case popolari deve cambiare. Non condanno sempre chi le occupa ma ricordiamoci che stiamo parlando di un reato».

Nel tuo libro “Milagno” parli della ricerca della felicità per trovare casa a Milano: alla fine si riesce?
«È rimasta un’utopia, si fa molta fatica. Alla fine, i soldi non bastano mai. Se le cose vanno avanti così non vedo molte soluzioni alla perenne infelicità».

Consigli per chi cerca casa a Milano?
«All’inizio ci vuole sacrificio e spirito di adattamento. Consiglio di cercare case con metrature più grandi per condividerle con altri inquilini». SB

Affitti a Milano, Mattia Cugini (Municipio 5): «Costi insostenibili per lo studentato del Villaggio Olimpico, rivediamo l’accordo»

Tiziana Cairati

Accordi disattesi per l’aumento del prezzo delle materie prime. Un refrain adattabile a qualsiasi settore e nulla importa se a monte ci sono accordi differenti. È questa, in sintesi, il tema del Villaggio Olimpico in Scalo Romana, che dopo Milano-Cortina 2026 sarà adibito in parte a studentato con prezzi che si discostano di poco dal mercato privato: quasi 1.000 euro per un monolocale, circa 740 euro per una stanza in un bifocale. A spiegare nel dettaglio Mattia Cugini assessore del PD all’Urbanistica, Edilizia, Demanio e spazio pubblico del Municipio 5 che ha chiesto a Palazzo Marino di rivedere l’accordo

Gli accordi quali erano?
«Il Villaggio Olimpico avrebbe dovuto essere costruito dal pubblico, invece, si è scelto di far realizzare dal privato (Coima). Questo ha cambiato i rapporti di forza. Dopo diversi confronti nel 2022 è stata firmata la convenzione dove c’erano disciplinati alcuni aspetti, tra cui anche i posti da convenzionare… ».

Quanti sono i posti?
«150 su 1.700. Noi chiediamo che il numero sia esteso perché l’attuale non ha la capacità di soddisfare la quota di domanda dedicata ai più fragili. I 150 posti (50 unità per disabili) corrispondono a meno del 10% sul totale».

Mattia Cugini
Mattia Cugini

Dal 2022 i prezzi degli affitti a Milano sono lievitati: 1.000 euro per un monolocale e 740 per un bilocale.
«Già… Il privato ovviamente richiama ad una ridotta marginalità, il pubblico dovrebbe esercitare più forza. Senza dimenticare che chi costruisce ha avuto uno sconto del 50%».

Cosa chiedete?
«Vogliamo rivedere la convenzione che agirà dal 2027, c’è tempo e modo di farlo. Chiediamo di concedere una quota di offerta abitativa a giovani coppie e a soggetti che non riescono a pagare una locazione a prezzi di mercato. E, poi, l’offerta deve arrivare al 50% percento se si vuole che il Villaggio Olimpico diventi una delle leve per contrastare la difficoltà dell’abitare».

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