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17. 10. 2024 05:23

Cantieri stradali a Milano, via libera dei giudici alle regole anti-buche

La vicenda ha origine nel 2017 e risale alle regole per il ripristino della pavimentazione stradale

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A Milano si parla spesso di buche e problemi stradali. Adesso il Comune ha un nuovo obiettivo: prevenire che le riasfaltature si deteriorino in pochi giorni, creando pericolose buche per ciclisti e automobilisti. Tuttavia, per anni le normative che regolano i lavori post-cantieri stradali sono rimaste bloccate, ostacolate da ricorsi e contro-ricorsi.

Cantieri stradali a Milano, il contenzioso del Comune

Recentemente, il Consiglio di Stato ha messo fine a questa disputa, dando ragione al Comune nel contenzioso con Unareti Spa, la società del gruppo A2A che gestisce la distribuzione di energia elettrica e gas a Milano. La decisione dei giudici ha approvato l’introduzione di regole più severe, che richiedono l’utilizzo di maggiore asfalto e un’area di ripristino più ampia per completare i lavori stradali. L’obiettivo è chiaro: garantire una maggiore resistenza della superficie stradale e migliorare la sicurezza degli utenti.

La vicenda ha origine il 31 maggio 2017, quando una determina dirigenziale di Palazzo Marino, intitolata “Ripristini a seguito di manomissioni per interventi sui sottoservizi in sede stradale”, ha stabilito le nuove regole per il ripristino della pavimentazione stradale. Questo provvedimento ha aggiornato le specifiche tecniche del 2005, inadeguate rispetto ai nuovi materiali e tecnologie. Tuttavia, la misura è stata contestata da Unareti, A2A Calore & Servizi e A2A Illuminazione Pubblica, che hanno presentato un ricorso al Tar, sostenendo che le nuove prescrizioni erano irrazionali e gravose, aumentando significativamente i costi delle loro operazioni quotidiane.

Cantieri stradali a Milano
Cantieri stradali a Milano

Nel 2019, il Tribunale amministrativo ha accolto il ricorso di A2A, annullando la determina del Comune. La motivazione principale era che molte delle nuove prescrizioni avrebbero dovuto essere inserite nel regolamento per l’uso del sottosuolo, non ancora adottato dal Comune. Palazzo Marino ha impugnato la sentenza, ma nel febbraio 2024 il Consiglio di Stato ha confermato il verdetto di primo grado.

Nonostante ciò, il Comune ha continuato a includere le regole del 2017 nelle concessioni per i lavori stradali. Di fronte a questa situazione, i legali di Unareti si sono rivolti nuovamente ai giudici, ottenendo in primo grado una sentenza favorevole. Tuttavia, il 6 agosto scorso, il Consiglio di Stato ha ribaltato la situazione, sostenendo che, sebbene la determina del 2017 non sia più valida, le regole in essa contenute sono state adottate dalla Giunta regionale con una delibera del 28 dicembre 2018. In conclusione, tutti gli atti di Palazzo Marino sono stati dichiarati legittimi.

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