Il GOAC – Gruppo Operativo Anti Contraffazione della Polizia Locale – ha individuato e denunciato il giovane responsabile della scalata avvenuta sul Duomo nella notte del 21 maggio. Utilizzando l’impalcatura esterna, è riuscito a raggiungere le terrazze e da lì ha scalato le guglie fino alla struttura che sorregge la Madonnina, situata a oltre 100 metri di altezza, per immortalarsi in un selfie senza maglietta e con il dito medio alzato, prontamente pubblicato sui social.
Duomo, il climber
Le forze dell’ordine sono intervenute tempestivamente grazie all’allarme generato dalle telecamere di sorveglianza, ma al loro arrivo il ragazzo era già sparito dal tetto del Duomo. Utilizzando la foto condivisa online come punto di partenza, gli agenti del GOAC hanno avviato un’indagine approfondita, sfruttando il “Social Media Mining” per analizzare i dati dai social network. Questo approccio ha condotto all’identificazione del minore, già noto per comportamenti simili.
Duomo, il precedente del climber
In precedenza, il 17 marzo, il giovane si era arrampicato sui masti del Castello Sforzesco fino alla Torre del Filarete, scattando fotografie che celebravano l’impresa a 40 metri di altezza, anche in quel caso a rischio di caduta. Il giovane climber, che ha scelto di non fornire spiegazioni per i suoi gesti, sarà processato per invasione di edifici e danneggiamento.
Duomo, le foto su Instagram
Nel suo profilo Instagram, che ha circa 30mila followers, erano postate foto di precedenti “imprese”, tra le quali scalate sul Castello Sforzesco, la Galleria Vittorio Emanuele II e la Stazione Centrale. L’impressione è che per un po’ il ragazzo dovrà dedicarsi ad altro e non solo sui social.
