13.1 C
Milano
19. 09. 2024 07:53

Fashion Week d’autunno: ecco come ci vestiremo domani

L'appuntamento segna una nuova stagione per Milano e ci spinge sempre a guardare avanti. “Stop” per Armani

Più letti

Eccoci, si riparte puntuali come sempre. Dopo New York, la grande moda passa da Londra, trascorre una settimana a Milano (dal 17 al 23 settembre) con la Fashion week d’autunno per poi arrivare a Parigi. Ovunque, si detteranno le tendenze della primavera estate 2025 attraverso una marea di sfilate e presentazioni imperdibili per gli addetti ai lavori e non solo. Milano aggiunge un giorno extra al suo calendario, ma sarà comunque un tour de force.

Fashion week d’autunno: tutti qui, tranne uno

Gli altisonanti nomi della moda sfilano qui: da Prada a Fendi, passando per Gucci, Bottega Veneta, Versace e Dolce&Gabbana, tra i protagonisti. Il grande assente è Giorgio Armani, che ha deciso di sfilare a New York il 17 ottobre per festeggiare i suoi 90 anni inaugurando il nuovo headquarter americano della casa di moda di via Borgonuovo. Ma sarà comunque presente con due show di Emporio Armani (con il negozio di via Manzoni che riapre il 18 dopo il restyling) il 19 settembre.

«Il calendario della Milano Fashion Week risponde con la creatività e il pragmatismo al momento storico che stiamo vivendo, il nostro è un sistema d’eccellenza con profonde radici nella tradizione e una vitale tensione verso l’innovazione – spiega Carlo Capasa, Presidente Camera Nazionale della Moda Italiana -. Il pubblico internazionale, che segue sempre con attenzione e passione la manifestazione, troverà i grandi nomi della moda italiana, numerosi nuovi brand per la prima volta in calendario, e tante presentazioni all’interno del Fashion Hub di CNMI che prosegue il percorso di collaborazione con istituzioni e realtà internazionali, ribadendo il ruolo attrattivo di Milano come capitale della moda».

Fashion week d’autunno: anniversari

Capasa prosegue: «Celebreremo alcuni anniversari (i 50 anni di Iceberg, Laura Biagiotti, i 60 anni di Vogue) che saranno l’occasione di ripercorrere importanti pagine della nostra storia, e ancora una volta i CNMI Sustainable Fashion Awards che rappresentano un momento prezioso per verificare l’impegno della moda nei confronti della sostenibilità ambientale e sociale». 173 gli appuntamenti previsti: 57 sfilate fisiche e 8 digitali, 69 presentazioni, 6 presentazioni su appuntamento e 33 eventi. Da oggi Milano riparte, quindi, a tutti gli effetti con la nuova stagione degli eventi.

Fashion week d’autunno, la stilista Luisa Beccaria: «Il mio stile femminile in tutto ciò che creo»

È famosa nel mondo per il suo stile unico, neo-romantico, leggero e talvolta fiabesco. Tanto da colpire star come Nicole Kidman, Sarah Jessica Parker, Angelina Jolie, Kate Winslet, Halle Berry, Madonna, Uma Thurman, Helena Bonham Carter, Lady Gabriella Windsor, solo per citarne alcune, che hanno voluto spesso indossare i suoi abiti. «Mi occupo di moda da sempre, una vera passione dell’universo estetico cui ho sentito mano a mano di tendere sin da quando ero ragazzina – racconta Luisa Beccaria a Mi-Tomorrow — avevo iniziato a fare i miei primi vestiti, avevo una vita troppo piccola e non trovavo nulla che mi piacesse e mi andasse bene».

Appena ventenne, espone le sue prime collezioni in gallerie d’arte e meravigliosi giardini nel centro di Milano. Abiti leggeri, ispirazioni pittoriche, fragilità e tessuti lussuosi sono gli elementi distintivi di un linguaggio estetico che si è evoluto nel tempo, segnando il cammino di crescita del brand. Nel 1984 Luisa Beccaria apre il suo primo monomarca in Brera, storico distretto dell’arte e del design a Milano.

Luisa Beccaria
Luisa Beccaria

Cos’è per lei la moda?
«Un linguaggio, non l’unico, per esprimere un concetto estetico di armonia, di un eterno femminino che ho cercato di sottolinere, la grazia degli elementi estremamente femminili che eludessero da un concetto di troppa momentaneità della moda. Ho sempre parlato più di stile. Le nostre collezioni sono state copiate e prese da esempio. Siamo stati ispirazione di tanti marchi molti più forti del nostro, che hanno preso spunti perché siamo sempre stati molto originali e pieni di idee in un universo estetico che non era il più battuto dai più».

Non solo moda, però.
«In Sicilia, per 10 anni, ho seguito il restauro di una casa di famiglia che aveva preso mio marito per andarci a vivere. Molto bello ma tutto troppo civilizzato, scontato, un concetto di villeggiatura che abbiamo qui da noi. Ma poi ho scoperto un feudo di famiglia abbandonato, appoggiato sui monti Blei, zona non conosciuta della Sicilia, totalmente remota dove ho progettato questo sogno di rimetterlo a posto e ripristinare tutte quelle usanze della tradizione più profonda contadina. Attorno c’era una tenuta di mio marito a mandorli e carrubi. Il massimo della sofisticazione per i nostri ospiti: riusciamo a fare il pane con il crescente fatto in casa, i formaggi, la ricotta e molto altro. E’ stato facile partire con la collezione Homeware».

Quanto influisce la Sicilia e quanto Milano nelle sue creazioni?
«Milano influisce tantissimo e ha influito anche là, in Sicilia. Il mio tipo di piglio e voglia di rendere realtà i sogni è molto milanese. lo stato di abbandono siciliano non era ispirante, ora lo è molto di più, Milano è una fonte continua dove l’energia gira ad altissima velocità e dove si può concretizzare un progetto».

Come il vostro LuBar di via Palestro?
«Questo è il progetto dei miei figli, che hanno usato questo stile così poetico e armonioso e sono riusciti a creare un posto a Milano fuori da Milano, una nota rilassante e armoniosa in una città frenetica nel ritmo e penso che l’estetica vada aiutata. Vogliamo prendere un caffè senza sentirci in ufficio»

Fashion week d’autunno, la “sorellanza” de La Milanesa

Cinzia Macchi, signora milanese che ha dato vita al brand di borse La Milanesa svela la collezione Primavera/Estate 2025, un viaggio affascinante tra tradizione e futuro. Non più solo crochet con cui si è fatta conoscere al mondo, il lavoro all’uncinetto che ha aiutato tante donne che, come dice Cinzia, «un’attività diventata uno strumento per lasciarsi alle spalle, casi di violenza e maltrattamenti». La prossima primavera estate si parla di materiali e silhouette «capaci di esprimere un messaggio di bellezza, forza e sostenibilità».

Bambù, paglia e cotone naturale, arricchiti da dettagli vivaci come le stampe farfalla e gli animali “funny”, simbolo del brand, sono alla base delle nuove proposte. «Questa collezione si distingue per un ricco gioco di texture e forme, tra cui spiccano lavorazioni artigianali come origami che donano un tocco artistico e sperimentale. Il risultato è una gamma di borse uniche, pensate per una donna che abbraccia la propria unicità con stile e leggerezza». Le mani degli artigiani, con la loro abilità e passione, «infondono in ogni pezzo della collezione intensità e calore, dando vita a creazioni che non solo esprimono bellezza, ma portano con sé un messaggio profondo di sorellanza, speranza e unione».

Fashion week d’autunno, il personaggio: le idee di Fiorucci tornano in passerella e in mostra

Fiorucci. L’uomo che liberò la moda, è il titolo emblematico del volume di Luca Pollini e che tutto dice di un personaggio, riduttivo definirlo stilista, che ha davvero rivoluzionato la moda. E’ previsto per oggi il debutto ufficiale in passerella con uno show co-ed di 40 look organizzato in quel luogo simbolo della cultura milanese che è la Triennale.

Riprende vita, quindi, un marchio storico grazie all’acquisizione dell’etichetta nel 2022 da parte dell’imprenditrice svizzera Dona Bertarelli, cui è seguita la nomina del CEO Alessandro Pisani e della direttrice creativa Francesca Murri. Ma Fiorucci non è solo sfilata, anzi. Verrà celebrato quale una delle grandi figure del mondo della moda durante la programmazione autunnale della Triennale che mette in scena il rapporto sempre più stretto tra design e moda.

Elio Fiorucci
Elio Fiorucci

Dal 6 novembre (fino al 16 marzo 2025) sarà possibile visitare la retrospettiva Elio Fiorucci, a cura di Judith Clark con progetto espositivo di Fabio Cherstich. Si tratta di un grande omaggio alla poliedrica figura dello stilista, artista e imprenditore italiano che ha rivoluzionato il linguaggio della cultura internazionale riscrivendone i codici. L’esposizione dedicata a Elio Fiorucci vuole restituire le differenti dimensioni creative di Elio Fiorucci, designer, stilista, cool hunter e imprenditore milanese, fondatore dell’omonimo marchio che a partire dagli anni Sessanta ha rivoluzionato il costume, la moda e la scena dell’arte contemporanea in Italia.

La mostra si propone come una retrospettiva dal chiaro intento biografico, che include le vicende umane, imprenditoriali e culturali di Elio Fiorucci portando uno sguardo nuovo sulla sua figura. Per quanto riguarda il public program legato alla moda, il 21 e il 22 settembre 2024, in occasione della Milano Fashion Week, Triennale presenterà due serate di proiezione e incontro dedicate al fotografo e regista statunitense Bruce Weber, protagonista indiscusso della fotografia internazionale di moda e non solo.

Fashion week d’autunno, Steel lives, l’arte contemporanea è di moda

Daniela Marsile

Prosegue il dialogo di LDR22, Boutique Show-room Agency, con l’arte contemporanea. In occasione della Fashion Week, presenta Steel lives, solo show dell’artista scozzese David Begbie, realizzato in collaborazione con la galleria d’arte Contini Contemporary, curato da Jessica Tanghetti e coordinato da Sandra Sanson. La mostra è visitabile su appuntamento dal 18 al 13 dicembre presso lo showroom milanese di LDR22 di via Manin 13.

Il cocktail di inaugurazione, su invito, si terrà questa sera dalle 18.00 alle 22.00. Moda, arte e design si fondono creando mondi nuovi e conducendo il visitatore in un viaggio immersivo a contatto con altre dimensioni. In Steel lives forme eteree e dettagli intricati creano nuove forme di vita, multidimensionali e in continuo dinamismo, a volte di natura antropologica e mistica, in altri casi celebrative dello spazio infinito del mare e del sommerso.

Fashion week d’autunno, nuova vita per le “iconiche di Gherardini

Daniela Marsile

La collezione primavera/estate 2025 dello storico brand di pelletteria Gherardini – che sarà presentata domani alla Fashion Week presso il Vivienne Westwood Showroom – è un viaggio nel tempo in cui modelli iconici del marchio, come la Bellona disegnata nel 1967 e l’indimenticabile Piattina degli anni ’70, prendono nuova vita grazie alla visione della designer HaWon Seo. Le linee Progetto Archivio 2025, Jacquard, Millerighe Essenziale e Softy impiegano materiali come il fine leather grain, la concia naturale, la tela spalmata ed il “softy”, ed introducono dettagli contemporanei, come le chiusure in metallo argentato, gli angoli smussati e la tracolla a catena.

Fashion week d’autunno, 4 must have

Antonio Riva Milano
Antonio Riva Milano

Antonio Riva Milano

Abito midi in organza di seta con stampa peonia. Corpino con scollo a V davanti e dietro e maniche lunghe con balza sui polsini. Gonna a ruota. Sottoveste inclusa.

Cividini

Total look composto da camicia due tasche applicate e pattine in 100% cashmere, camicia con jabot irregolare arricciato in 100% cotone stampato a quadri irregolari e pantaloni di linea dritta con abbottonatura dal ginocchio all’orlo con bottoni coperti.

 

 

 

Anteprima
Anteprima

Anteprima

Abito con spalle scolpite, caratterizzato da una struttura in maglia con nylon metallizzato lucido da un lato e viscosa compatta dall’altro

Midali

Total look composto da tre pezzi sovrapposti, realizzati in un tessuto grigio goffrato e increspato che crea un effetto materico sofisticato. Il set include un cardigan kimono, una gonna a fazzoletto legata in vita e una blusa oversize.

In breve

FantaMunicipio #2: ad ogni quartiere milanese la sua nuova sfida

Anche questa settimana in città si parla di grandi temi per ogni quartiere milanese, dall'eterna questione San Siro a...