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30. 06. 2024 05:02

Guccio Gucci: l’inizio della dinastia oggi, ma 70 anni fa. Perché è importante per Milano

Il primo negozio a Milano e l’addio, 70 anni fa, al suo storico fondatore

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Il 2 gennaio del 1953 moriva, a Milano, Guccio Gucci, il fondatore dell’omonima azienda di moda. Una vita avventurosa, cominciata per Guccio Giovanbattista Giacinto Dario Maria Gucci (questo il suo nome completo) nella sua città natale, Firenze, il 26 marzo del 1881. imprenditore e stilista, ha legato il suo nome soprattutto a Milano, città che ha reso indimenticabile la sua azienda di moda, Gucci.

Guccio Gucci, una vita piena 

Guccio Gucci è stato figlio di Gabriello Gucci, artigiano di San Miniato, paese alle porte di Firenze, ed Elena Santini, originaria di Lastra a Signa. La sua voglia di emergere lo portò, a soli 17 anni, a tentare fortuna al di fuori del contesto italiano: nel 1898, anche a causa del fallimento della bottega artigianale di cappelli di paglia del padre, si trasferì a Parigi, per poi tentare l’avventura anche a Londra. E fu proprio nella City che cominciò il suo peregrinare, iniziando a lavorare come facchino d’albergo nel prestigioso Hotel Savoy. Qui ebbe modo di entrare in contatto con il mondo del lusso e della ricchezza e ne fu subito abbagliato: bagagli e borse di HJ Cave & Sons, ma anche tutto il resto del guardaroba degli ospiti dell’albergo gli fecero sviluppare un gusto incredibile per la qualità e lo stile. 

Gucci in the Trump Tower, New York-2
Gucci in the Trump Tower, New York-2

Il ritorno a Firenze 

A Londra rimase per quattro anni, prima del suo ritorno in Italia, nella sua natia Firenze. Qui iniziò la sua attività di vendita di articoli di valigeria, guanti e pelletteria. La prima svolta nel 1921 aprì il suo primo negozio in Via della Vigna Nuova 7. Il nome dell’azienda era molto semplice: Azienda Individuale Guccio Gucci. Si trattava infatti, di una piccola bottega dove vendeva valigie in pelle, ma anche articoli da viaggio e selleria per l’equitazione. Fu questa l’antesignana dell’attuale Gucci, marchio fiorentino divenuto uno dei simboli dell’alta moda italiana nel mondo.

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Il matrimonio e la nascita dei suoi eredi

Il ritorno a Firenze coincise anche con il suo matrimonio con Aida Calvelli (1879-1955), donna dalla quale ebbe ben cinque figli: Grimalda (1903-1989), Enzo che morì ad appena nove anni (1904-1913), Aldo (1905-1990), Vasco (1907-1974) e Rodolfo (1912-1983). A questi si aggiunse Ugo Calvelli Gucci (1899-1973), che era nato da una relazione di Aida Calvelli prima del matrimonio con Guccio.

Gucci store a Sydney-2
Gucci store a Sydney-2

Nel 1951 il primo negozio a Milano di Gucci

L’azienda iniziò a proliferare, fino a tal punto che Guccio Gucci portò i migliori artigiani di quel tempo a lavorare da lui. La sede di Roma venne aperta nel 1938, mentre nel 1951 venne inaugurato il primo negozio a Milano a marchio Gucci. E la attività individuale si trasformò in attività di famiglia quando i figli si unirono a lui. Gucci divenne uno status symbol quando la borsa di bambù apparve al braccio di Ingrid Bergman nel film Viaggio in Italia (1954) di Roberto Rossellini. L’insegna GG divenne subito una delle preferite dalle celebrità di Hollywood e dai reali europei. E nel 1952 ci fu anche l’apertura del primo negozio fuori dall’Italia, a New York, con una spedizione alla quale presero parte i tre figli Aldo, Rodolfo e Vasco Gucci.

La morte improvvisa nel 1953 e l’eredità 

Due settimane dopo Guccio Gucci morì improvvisamente a soli 72 anni. La sua azienda venne portata avanti proprio dai figli Rodolfo e Aldo. Quest’ultimo fu proclamato primo ambasciatore italiano nella moda dal presidente John Fitzgerald Kennedy. Guccio Gucci è oggi sepolto nella cappella di famiglia nel cimitero di Soffiano, più precisamente nel camposanto della Venerabile Arciconfraternita della Misericordia di Firenze.

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