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28. 09. 2024 19:17

Metrotranvia Milano-Seregno: cantieri bloccati e imprese in difficoltà

Urgono ristori e chiarezza sui tempi

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Un grido d’allarme quello lanciato da Confcommercio Alta Brianza, insieme a Confcommercio Milano, Lodi, Monza e Brianza, durante una conferenza stampa a Desio. Al centro del dibattito, i lavori per la Metrotranvia Milano-Seregno, fermi ormai da mesi e con conseguenze sempre più pesanti per le attività commerciali situate lungo il tracciato interessato dai cantieri. Un quadro preoccupante che coinvolge centinaia di imprese e migliaia di posti di lavoro, spingendo l’associazione a chiedere un intervento urgente delle istituzioni, sia per sbloccare i lavori che per fornire ristori immediati alle imprese danneggiate.

Metrotranvia Milano–Seregno, un progetto travagliato: cronistoria dei ritardi

L’allarme è scattato per la prima volta nel gennaio 2023, quando il progetto della Metrotranvia Milano-Seregno, un’opera da 14 chilometri che attraversa otto comuni, ha iniziato a mostrare i primi segnali di criticità. I lavori, affidati all’impresa CMC di Ravenna dalla Città Metropolitana di Milano, avrebbero dovuto concludersi entro 38 mesi, salvo imprevisti. Tuttavia, i cantieri sono fermi da più di un anno, con pochissimi operai al lavoro e solo interventi sporadici. Recentemente, la notizia che CMC ha richiesto la liquidazione giudiziaria ha ulteriormente aggravato la situazione, gettando ombre sul futuro di un’opera già considerata poco utile da parte di alcuni.

I cantieri coinvolgono un’ampia porzione di territorio che comprende comuni strategici come Milano, Bresso, Cusano Milanino, Nova Milanese, Desio e Seregno, dove si concentrano migliaia di attività commerciali e di servizi. I ritardi hanno messo in ginocchio diverse imprese locali, che si trovano a fronteggiare una situazione economica precaria a causa dei disagi creati dai lavori.

Metrotranvia Milano–Seregno: l’impatto economico sui territori

I numeri parlano chiaro: secondo Confcommercio Alta Brianza, solo a Bresso, lungo via Vittorio Veneto, sono coinvolte 105 attività commerciali direttamente interessate dai cantieri. A Cusano Milanino, lungo via Sormani, il numero si attesta a 51 esercizi, mentre a Nova Milanese, in via Garibaldi e via Diaz, le imprese impattate sono 62. La situazione è particolarmente critica anche a Desio, dove oltre 57 attività commerciali situate in via Milano subiscono pesanti disagi, senza contare le 108 imprese del centro città coinvolte dalla rimozione dei vecchi binari del tram dismesso.

Nel complesso, il bacino interessato dai cantieri riguarda un territorio che ospita 5.300 imprese del commercio e dei servizi (dati aggiornati a giugno 2024, fonte Registro Imprese). Tra queste attività, molte si trovano ormai sull’orlo dell’emergenza economica, con il rischio concreto di chiusure se lo stallo dovesse protrarsi ulteriormente.

L’intervento dei rappresentanti di Confcommercio durante la conferenza stampa ha evidenziato la drammatica realtà che stanno vivendo molti commercianti. Le attività commerciali si ritrovano isolate dai lavori, con strade bloccate, riduzione del passaggio pedonale e difficoltà logistiche. Tutto ciò si traduce in un calo significativo del volume d’affari, con ripercussioni evidenti sull’occupazione.

Metrotranvia Milano–Seregno: richiesta di ristori e chiarezza sui lavori

Durante la conferenza stampa, Marco Barbieri, segretario generale di Confcommercio Milano, Lodi, Monza e Brianza, ha sottolineato l’urgenza di attivare ristori immediati per le imprese coinvolte. “Abbiamo già proposto di trovare risorse e di aprire bandi specifici per supportare le attività che stanno subendo maggiori danni dalla vicinanza dei cantieri. Un esempio in tal senso può essere quello dei cantieri della metropolitana di Milano, dove sono stati previsti aiuti concreti per le imprese impattate”.

I rappresentanti di Confcommercio non si limitano a chiedere ristori, ma puntano anche a ottenere risposte chiare sul futuro dei lavori della Metrotranvia Milano-Seregno. Secondo Ermanno Gatti, presidente di Confcommercio Alta Brianza, e Carlo Alberto Panigo, vicepresidente di Confcommercio Milano, Lodi, Monza e Brianza, è necessario capire come si intenda procedere con i lavori, quanto tempo occorrerà per riprenderli e quali saranno le tempistiche definitive per la consegna dell’opera.

La mancanza di chiarezza e di informazioni precise da parte delle istituzioni ha creato un clima di incertezza che rende difficile la programmazione per le imprese. Confcommercio ribadisce la necessità di piani concreti e tempistiche realistiche, sottolineando come la situazione attuale non sia più sostenibile.

Metrotranvia Milano–Seregno: un’opera contestata sin dall’inizio

La Metrotranvia Milano-Seregno è stata fin dall’inizio un’opera divisiva. Considerata da molti una soluzione poco efficace per migliorare il trasporto pubblico nell’area interessata, il progetto ha sollevato dubbi sull’utilità e sulla sostenibilità economica. I ritardi e le problematiche legate all’impresa esecutrice dei lavori non hanno fatto altro che acuire le critiche, trasformando quella che avrebbe dovuto essere un’infrastruttura utile per i cittadini in un vero incubo per le attività commerciali.

La richiesta di una revisione del progetto e di un ripensamento sulla sua gestione è stata ribadita anche durante la conferenza di oggi. Confcommercio Alta Brianza ha proposto un maggiore coinvolgimento delle istituzioni locali e delle associazioni di categoria nel processo decisionale, affinché possano essere prese in considerazione le esigenze delle imprese e delle comunità locali.

Metrotranvia Milano–Seregno: quali scenari per il futuro?

La situazione attuale pone diverse incognite sul futuro della Metrotranvia Milano-Seregno. Se da un lato l’opera potrebbe rappresentare un miglioramento nella rete di trasporti locali, dall’altro è necessario trovare soluzioni che possano coniugare la realizzazione del progetto con la salvaguardia delle imprese coinvolte. Il dialogo con le istituzioni appare fondamentale per evitare che il prolungarsi dei cantieri possa portare a ulteriori danni economici e sociali.

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