Il Consiglio di amministrazione dell’Università Bicocca ha approvato l’innalzamento del taglio delle tasse (no tax area fino a 27.000 euro), con un’ulteriore riduzione fino a 28.000 euro. Questa misura, che avrà un costo per l’ateneo di circa 430.000 euro, permetterà a circa 16.000 studenti, ovvero il 43% del totale, di essere completamente esentati dal pagamento delle tasse universitarie.
![Università Statale di Milano [Marina Brambilla]](https://www.mitomorrow.it/wp-content/uploads/2023/06/sfilata-di-valentino-alla-statale-di-milano-1-1.jpg)
Statale, taglio delle tasse e aumento del limite ISEE
Per chi si iscriverà all’Università Statale, la no tax area (taglio delle tasse) è stata estesa ai redditi fino a 30.000 euro. A partire dall’anno accademico 2024-2025, gli studenti esonerati dal pagamento della seconda rata universitaria passeranno da 19.000 a 27.000, rappresentando il 50% del totale degli studenti. Il rettore Elio Franzini, che sarà sostituito da Marina Brambilla dal 1° ottobre, ha dichiarato: «Lo sforzo è quello di apertura verso i redditi più fragili». Inoltre, l’ISEE massimo per accedere a queste agevolazioni aumenterà da 75.000 a 80.000 euro.
Bocconi, taglio delle tasse: più sostegni economici per gli studenti
Anche l’Università Bocconi ha introdotto novità significative. Fino a oggi, uno studente su quattro riceveva un qualche tipo di sostegno economico; da ora in poi, queste misure interesseranno uno studente su tre. Dal prossimo anno, i corsi di laurea triennale e gli studi di legge riceveranno un supporto finanziario che passerà dagli attuali 37 a 50 milioni di euro. Le agevolazioni saranno calibrate sulle condizioni economiche delle famiglie, con l’obiettivo di rendere l’ateneo specializzato in economia e finanza più inclusivo.
Taglio delle tasse per gli universitari milanesi per un accesso più equo allo studio
Questi cambiamenti riflettono un impegno crescente delle università milanesi per garantire un accesso più equo all’istruzione superiore, sostenendo gli studenti provenienti da famiglie con redditi più bassi e rendendo l’istruzione universitaria sempre più accessibile a tutti.
