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05. 07. 2024 23:44

Pride, Sala contro Regione Lombardia: «Ennesima occasione persa. Comunità Lgbtq+ risorsa per la città»

Il Sindaco di Milano ha annunciato che sarà sul palco del Pride il 29 giugno

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Il Comune di Milano dal 2011 «concede il patrocino al Milano Pride al contrario di chi anche quest’anno ha negato il sostegno e in maniera papale papale mi riferisco a Regione Lombardia». Lo ha detto il sindaco di Milano Giuseppe Sala nella diretta social “Cose in Comune” dedicata al mese del Pride in città, cioè giugno.

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«La Regione Lombardia un’altra volta ha perso l’occasione per patrocinare il Pride – ha aggiunto -, che non vuol dire fare una dichiarazione giurata in cui si dice di condividere pienamente tutto quello che queste comunità fanno, sostengono e richiedono, ma vuol dire fare un atto di sensibilità».

Milano Pride, Sala
Milano Pride, Sala

«Questo è il patrocinio, cioè riconoscere che questi eventi si svolgono in un ambito sociale comunitario che meritano l’interesse della comunità stessa – ha proseguito -. Regione Lombardia ha perso un’altra volta una occasione. Noi assolutamente no perché crediamo di voler stare con fermezza dalla parte di chi difende i diritti umani nella loro complessità. Sarò sul palco del Pride il 29 giugno e lo sarò per ribadire con forza – ha concluso – il nostro impegno e la vicinanza, come Comune e la mia come uomo».

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«Credo che Milano sia riconosciuta nel ruolo di prima città italiana in ambito internazionale che ha accolto in modo strutturale le comunità Lgbtq+ passando il messaggio che non devono avere difficoltà a inserirsi sia socialmente che a livello professionale. Queste comunità sono parte dello sviluppo sociale e professionale della città – ha aggiunto -. Noi non possiamo non riconoscere che Milano ha sviluppato interi sistemi economico e professionali che sono un fiore all’occhiello del Paese in cui queste comunità trovano gratificazione, mi riferisco alla moda e alla creatività».

Milano Pride, Sala
Milano Pride, Sala

«Lo sviluppo che questi settori hanno avuto non si sarebbe potuto realizzare senza il contributo fondamentale di queste comunità – ha concluso -. C’è il merito della città che si fa accogliente e che valorizza queste comunità e poi c’è il loro merito perché accettano di fare parte dello sviluppo di Milano».

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