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07. 07. 2024 02:07

Tagli ai fondi per i disabili, al via dal 1° giugno: Milano trema

Questa delibera prevede una riduzione dei contributi per le persone con disabilità grave e gravissima

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Il ricorso al Tar delle famiglie, finalizzato a bloccare la delibera della Regione Lombardia approvata a marzo, non ha fermato i cambiamenti previsti nella gestione dei fondi per i disabili. Questa delibera prevede una riduzione dei contributi per le persone con disabilità grave e gravissima, un cambiamento considerato da molti come discriminatorio e contrario alla Costituzione. A partire dal 1° giugno, infatti, i beneficiari vedranno un taglio significativo dei loro contributi mensili.

Disabilità

Tagli ai fondi per i disabili, Milano rischia di perdere 10,5 milioni di euro

Nell’ambito di questa controversia, il Comune di Milano si è espresso contro le decisioni del governo, paventando una riduzione delle risorse statali cruciali. Secondo l’assessore ai Servizi sociali, Lamberto Bertolè, Milano, insieme ad altre grandi città italiane, rischia di perdere ulteriori 10,5 milioni di euro a causa dei tagli ai fondi per i disabili destinati agli enti locali. Questa situazione mette in pericolo l’efficacia e la sostenibilità dei servizi di supporto alle persone con disabilità nella città.

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Tagli ai fondi per i disabili, netto arretramento sui diritti delle persone

La riforma lombarda prevede una ridistribuzione dei fondi, diminuendo i contributi diretti a favore di un incremento dei servizi forniti dai Comuni. Le famiglie che perdevano 150 euro per la misura B1, ad esempio, dovrebbero ora beneficiare di servizi migliorati, finanziati con un nuovo contributo di 65 euro al mese per ciascun disabile. Tuttavia, molti sostengono che ristrutturare completamente il sistema in così poco tempo è impraticabile, portando a un netto arretramento sui diritti delle persone con disabilità.

Tagli ai fondi per i disabili, la battaglia legale

Il ricorso al Tar, sostenuto da diverse associazioni di famiglie, è un tentativo di fermare una manovra vista come gravemente discriminatoria. La delibera, inoltre, introduce un sistema di graduatoria per i contributi che potrebbe costringere gli aspiranti beneficiari a “sperare nella morte” di una persona già assistita, secondo le parole dell’avvocata Laura Andrao, che patrocina il ricorso.

La mobilitazione delle famiglie

Le famiglie colpite da questa riforma hanno iniziato una raccolta fondi e una petizione online per sostenere la loro causa. La lotta contro i tagli ai fondi per i disabili evidenzia una crescente tensione tra le necessità della comunità di disabili e le politiche economiche regionali. Con il sostegno del gruppo PD in Regione e altre figure politiche, queste associazioni sperano di rivedere o ribaltare le decisioni che considerano lesive dei diritti fondamentali.

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