Nei giorni scorsi, il trapper Baby Gang, noto per i suoi milioni di follower e per essere spesso in testa alle classifiche musicali, è stato scarcerato e posto ai domiciliari su decisione del Tribunale del Riesame. Una notizia che ha sorpreso molti, considerata la sua condanna in primo grado a 4 anni e 10 mesi per una presunta rapina avvenuta a Vignate, nel milanese. Tuttavia, oggi arriva una svolta importante: la Corte d’appello di Milano ha assolto Baby Gang “per non aver commesso il fatto“.
Baby Gang, la difesa: era a Rimini non a Vignate
Baby Gang, 23 anni, era difeso dall’avvocato Niccolò Vecchioni, che ha sempre sostenuto l’innocenza del suo assistito, argomentando che gli elementi probatori contro di lui fossero “lacunosi”. Secondo la difesa, Baby Gang non si trovava a Vignate il giorno della rapina, bensì a Rimini, circostanza che avrebbe reso impossibile la sua partecipazione al crimine.
Baby Gang, l’altra vicenda giudiziaria del trapper
Non è la prima volta che il trapper si trova coinvolto in vicende giudiziarie. Recentemente, è stato condannato in primo grado a 5 anni e 2 mesi per una presunta sparatoria avvenuta durante l’estate di due anni fa in una delle zone della movida milanese. Per questo caso, la sentenza d’appello è attesa nei prossimi giorni.
Soddisfazione per la decisione della Corte di Appello
L’assoluzione di oggi rappresenta un momento cruciale per il trapper, che ha più volte attirato l’attenzione della cronaca per i suoi trascorsi giudiziari. L’avvocato Vecchioni ha espresso soddisfazione per la decisione della Corte d’appello, sottolineando come la giustizia abbia finalmente riconosciuto l’innocenza del suo assistito. Resta da vedere come evolverà il processo per la presunta sparatoria, ma per ora Baby Gang può tirare un sospiro di sollievo e guardare con più ottimismo al futuro.
