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Milano
02. 07. 2024 03:05

Nuovo stadio del Milan, nuova contestazione degli ambientalisti per salvare lo stagno

A breve, tramite uno studio legale il WWF Martesana Sud presenterà richieste a Comune e Regione per classificare l'area come zona boschiva, sottoponendola a vincoli legali

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Il WWF si è schierato contro i piani di costruzione del nuovo stadio del Milan, sollevando preoccupazioni per la preservazione di un’area umida significativa a San Donato. Giorgio Bianchini, rappresentante del WWF Martesana Sud, all’AGI ha raccontato l’ecosistema a rischio: uno stagno lungo 700 metri e largo 40, che ospita una ricca varietà di fauna, inclusi uccelli acquatici e mammiferi come volpi e ricci. Questo habitat, raro nel contesto metropolitano milanese, è ora minacciato dai piani edificatori che potrebbero comprometterne l’integrità.

Area del nuovo stadio del Milan a San Donato MIlanese
Area del nuovo stadio Milan a San Donato MIlanese

Nuovo stadio del Milan, gli interventi proposti

Bianchini ha rivelato che il WWF segue con attenzione l’area dove potrebbe sorgere il nuovo stadio del Milano da quando è stata classificata edificabile negli anni ’90, presentando osservazioni contro ogni piano di sviluppo proposto. Dopo recenti notizie di un’azione di bonifica intrapresa dalla società Sportlifecity, acquisita dal club rossonero, il WWF ha inviato una diffida chiedendo un intervento della Prefettura per fermare i lavori, anche se la risposta è stata di non avere competenza in materia. Prossimamente, tramite lo studio legale Dini-Saltamacchia, presenteranno richieste ai livelli comunale e regionale per classificare l’area come zona boschiva, sottoponendola a vincoli legali che potrebbero influenzare il futuro sviluppo del sito.

Nuovo stadio del Milan, complessità giuridiche e ambientali

Nonostante il possibile riconoscimento dell’area come zona boschiva protetta, ciò non garantirebbe automaticamente la cessazione dei piani di costruzione del nuovo stadio del Milan. Bianchini ha sottolineato che, anche con tali vincoli, potrebbero essere necessarie misure di compensazione ambientale per mitigare gli impatti. Il WWF mira a proteggere completamente l’area, evidenziando anche anomalie come il recinto intorno alla zona umida, di proprietà del Consorzio Canale Navigabile Milano-Cremona-Po, il cui uso da parte di terzi solleva ulteriori questioni legali.

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Nuovo stadio del Milan: tensione costante

Questo scenario mette in luce la tensione costante tra lo sviluppo urbano e la conservazione ambientale in grandi città come Milano, dove ogni spazio verde è prezioso e ogni decisione di sviluppo può avere ripercussioni significative sull’ambiente locale. Mentre la società rossonera cerca di avanzare con i suoi piani per la costruzione del nuovo stadio del Milan, il WWF rimane vigile, pronti a difendere la biodiversità milanese anche attraverso azioni legali.

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