È arrivato il momento dell’ultimo saluto per la famiglia tragicamente uccisa dal figlio maggiore a Paderno Dugnano, in provincia di Milano. Fabio C., 51 anni, Daniela, 48 anni, e il figlio Lorenzo, di soli 12 anni, sono stati commemorati in una cerimonia funebre officiata dall’Arcivescovo di Milano, Mario Delpini.
Paderno Dugnano, i funerali
Il funerale si è tenuto nella chiesa di Santa Maria Nascente a Paderno Dugnano alle 14:30, come annunciato dalla sindaca Anna Varisco. Presenti anche i nonni del giovane di 17 anni responsabile della strage, che avranno la possibilità di incontrarlo secondo quanto stabilito dal Tribunale per i minorenni di Milano e dal desiderio di entrambe le parti. Alla funzione hanno partecipato migliaia di persone.
Paderno Dugnano, fuori programma
Poco prima dell’inizio della messa, un uomo ha interrotto l’Arcivescovo Delpini, dichiarando: «Cardinale, le chiedo tre minuti, ho io la soluzione, per fermare questa emorragia, per chi uccide le donne, bisogna trasformarli in pezzi di ricambio». L’uomo, che era riuscito ad avvicinarsi all’altare, è stato immediatamente bloccato dai carabinieri e allontanato.
Paderno Dugnano, le parole di Delpini
Durante l’omelia, Mario Delpini ha immaginato il dialogo tra Dio e il giovane Lorenzo: «Mi immagino che accogliendo Lorenzo il Signore Dio gli abbia detto: ‘Perché sei qui, così giovane? Da dove vieni? Che cosa sono queste ferite?'”, ha esordito l’Arcivescovo. “Mi immagino che Lorenzo abbia risposto: ‘Sono qui a causa di mio fratello, il mio fratello grande, il mio fratello intelligente. È stato lui che ha interrotto il mio incubo notturno, mentre avevo l’impressione di essere inseguito da un mostro’». Ha poi riflettuto sul significato della vita e su come sarà quella del fratello sopravvissuto.
Paderno Dugnano, lutto cittadino
Nel comune dell’hinterland milanese è stato proclamato il lutto cittadino. “In segno di cordoglio e partecipazione di tutta la comunità per la loro tragica scomparsa, la sindaca proclama il lutto cittadino”, si legge in una nota ufficiale. Durante il lutto, la sindaca ha disposto la sospensione di tutte le manifestazioni pubbliche, l’esposizione delle bandiere a mezz’asta e ha invitato la comunità a osservare un minuto di silenzio alle ore 12.
Per garantire un clima di raccoglimento, la partecipazione all’interno della chiesa è stata limitata, ma un impianto di amplificazione ha permesso di seguire la celebrazione dall’esterno. La presenza dei giornalisti è stata regolamentata con un’area apposita nel piazzale antistante, senza bisogno di accreditamento.
Su richiesta della famiglia, è stato chiesto di non portare fiori, ma di devolvere eventuali offerte all’associazione Kayros, fondata da don Claudio Burgio per supportare minori in difficoltà. L’associazione ha diverse comunità di accoglienza attive in varie località della Lombardia.
