Anche nel mese di agosto, l’impegno dei volontari della Fondazione Progetto Arca non conosce pause. Nella piazza antistante la Stazione Centrale di Milano, accanto alla celebre “Mela” di Michelangelo Pistoletto, i volontari sono al fianco delle persone più fragili e senza dimora, distribuendo porzioni di anguria fresca e ghiaccioli di vari gusti per celebrare insieme il Ferragosto.
Progetto Arca, anche cappellini per proteggersi dal sole
Sono persone sole, per la maggior parte senza dimora, rimaste in città a sopportare il caldo estremo di questo periodo, a cui Progetto Arca ha donato angurie – tagliate a cubetti e confezionate in monoporzioni sigillate -, ghiaccioli di vari gusti, acqua fresca e inoltre 100 cappellini con visiera e 100 kit igienici, contenenti prodotti per l’igiene personale e antizanzare. L’iniziativa sottolinea l’attenzione costante della Fondazione verso le necessità dei più vulnerabili, anche nei giorni di festa.
«SENZA DIMORA MA NON ABBANDONATI» 📽️
Progetto Arca sempre al fianco dei più fragili: in stazione Centrale la distribuzione di anguria fresca 🍉, ghiaccioli, cappellini e kit igienici ⤵️
#milano #13Agosto pic.twitter.com/vVweF9K0vy
— Mi-Tomorrow (@MiTomorrow) August 13, 2024
Presente anche Alberto Sinigallia, presidente della Fondazione
A testimoniare l’importanza dell’evento, insieme ai volontari era presente anche Alberto Sinigallia, presidente di Progetto Arca, che ha rinnovato l’impegno della Fondazione nel supportare chi è in difficoltà, senza mai abbassare la guardia, nemmeno durante il mese più caldo dell’anno.
«D’estate, come d’inverno, siamo presenti in strada potenziando la distribuzione di beni adatti alla stagione che stiamo vivendo, per portare un po’ di sollievo a chi vive in condizioni di fragilità e non ha la possibilità di ripararsi dal caldo torrido – commenta Alberto Sinigallia – L’estate significa solitudine e isolamento per molte persone che rimangono in città e non hanno la possibilità di spostarsi. I nostri volontari sono presenti ogni sera in strada per dare una prima assistenza e soprattutto per offrire vicinanza e ascolto a chi ne ha bisogno».
