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30. 06. 2024 22:54

San Vittore è record in Italia per sovraffollamento

La casa circondariale ha raggiunto il livello più elevato tra i 190 istituti penitenziari italiani esaminati dal Garante nazionale dei diritti delle persone private della libertà personale

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Milano e la Lombardia affrontano una situazione critica nel sistema carcerario, con il carcere di San Vittore che ha raggiunto un livello di sovraffollamento del 230%, il più elevato tra i 190 istituti penitenziari italiani esaminati dal nazionale dei diritti delle persone private della libertà personale. Questo dato non fa che aggravare un’emergenza già nota nei mesi precedenti, segnalando un problema strutturale e persistente.

carcere di San Vittore
carcere di San Vittore

San Vittore è record in Italia per sovraffollamento, l’allarme

Durante l’ultima inaugurazione dell’anno giudiziario, Valentina Alberta, presidente della Camera penale milanese, ha evidenziato la gravità della situazione con parole incisive: «Mai come ora dobbiamo farci carico di una situazione tragica che vede il nostro carcere cittadino, San Vittore, soffrire di un sovraffollamento del 233%. Celle progettate per due persone sono oggi occupate da cinque». Queste dichiarazioni rimarcano l’urgenza di interventi mirati e di una riflessione profonda sul sistema carcerario.

San Vittore è record in Italia per sovraffollamento, un problema regionale

La Lombardia intera lotta con simili difficoltà, come sottolineato dai sindacati della polizia penitenziaria, attualmente in stato di agitazione. Le condizioni di lavoro e di vita all’interno delle istituzioni penitenziarie sono al centro delle loro preoccupazioni. Con circa novemila detenuti e poco più di seimila posti, le carceri lombarde sono al limite, e i ricorsi per trattamenti inumani e degradanti si moltiplicano, spesso risultando in risarcimenti e sconti di pena per i detenuti.

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San Vittore è record in Italia per sovraffollamento, le conseguenze

Il sovraffollamento carcerario non solo complica la gestione quotidiana degli istituti, ma peggiora significativamente la qualità della vita dei detenuti, molti dei quali presentano problemi che richiederebbero soluzioni alternative di detenzione. Questa situazione ha anche un impatto diretto sul tasso di suicidi nelle carceri, un dramma che continua a manifestarsi nonostante gli sforzi. Recentemente, una maratona oratoria presso il Palazzo di giustizia ha cercato di richiamare l’attenzione su questo fenomeno e su altri aspetti critici del sistema penitenziario, tentando di dare voce a chi non può esprimersi.

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