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02. 07. 2024 09:17

Nuovo sciopero a Milano il 7 luglio: durata e fasce orarie

La segreteria nazionale di Orsa Trasporti Autoferro Tpl ha dichiarato lo stop a causa dello stallo nelle trattative per il rinnovo del contratto collettivo

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Un nuovo sciopero a Milano dei mezzi pubblici è previsto per domenica 7 luglio. Quindi, i servizi di metro, tram e bus gestiti da Atm potrebbero subire interruzioni.

Sciopero atm dei mezzi lunedì 6 maggio, sciopero atm
Sciopero

Nuovo sciopero a Milano, durata e fasce orarie

L’agitazione, organizzata dal sindacato Orsa Trasporto Pubblico Locale, durerà quattro ore, con fasce orarie garantite che variano da città a città. Atm non ha ancora pubblicato i dettagli sugli orari dei mezzi per la giornata dello sciopero. L’effettiva adesione del personale, comunicata all’azienda la mattina stessa dello sciopero, determinerà la quantità di disagi e corse annullate.

Nuovo sciopero a Milano, le motivazioni

La segreteria nazionale di Orsa Trasporti Autoferro Tpl ha dichiarato lo sciopero a Milano (ma non solo) a causa dello stallo nelle trattative per il rinnovo del contratto collettivo nazionale del lavoro (Ccnl). Le condizioni economiche e normative applicate ai lavoratori hanno reso necessaria la proclamazione dello stato di agitazione. Orsa chiede un confronto davanti al Ministero con le associazioni delle aziende coinvolte.

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Nuovo sciopero a Milano, obiettivi

Il sindacato Orsa intende affrontare le problematiche che bloccano la trattativa del Ccnl, cercando di contribuire al dialogo tra le parti per evitare un ulteriore mancato rinnovo del contratto per il quale è previsto il prossimo 7 luglio un nuovo sciopero a Milano. Le richieste riguardano la sicurezza sul lavoro, la sostenibilità dei tempi di vita e lavoro, l’aggiornamento dell’inquadramento del personale e l’adeguamento dei salari all’inflazione.

Nuovo sciopero a Milano, prospettive future

Orsa critica la mancanza di risposte soddisfacenti dalle istituzioni e dalle associazioni delle aziende, evidenziando l’assoluta mancanza di volontà di discutere il Ccnl di settore. La conseguenza inevitabile è l’organizzazione di un percorso di protesta che permetta ai lavoratori di riprendere il controllo del proprio futuro, sostenendo l’idea di giustizia sociale nel settore dei trasporti. In sostanza: il tempo delle parole è finito.

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