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02. 07. 2024 00:08

Ultima Generazione, cinque assoluzioni per l’azione al Museo del 900: «Il fatto non costituisce reato»

Buone notizie per gli attivisti di Ultima Generazione

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Buone notizie per gli attivisti di Ultima Generazione. Mercoledì mattina, alle 11:00, si è svolta la seconda udienza del processo relativo all’azione del 30 luglio 2022 al Museo del 900 presso il Tribunale di Milano. Il giudice ha accolto la richiesta del PM e assolto le cinque persone dall’accusa di danneggiamento, poiché ha ritenuto che il fatto non costituisse reato. Tuttavia, ha emesso una condanna a un mese di arresto con pena sospesa per tre dei cinque imputati per la violazione del foglio di via.

Ultima Generazione, commenti alla sentenza

Simone, 22 anni, musicista, ha dichiarato: «Oggi è stata emessa una sentenza molto importante, siamo stati assolti tutti e cinque per il danneggiamento che non c’era al basamento di plastica dell’opera di Boccioni. Ci eravamo incollati lì senza creare nessun danno, e il giudice ha confermato che questa cosa non comporta alcun reato. Abbiamo potuto spiegare le nostre motivazioni, del perché abbiamo fatto l’azione, e del perché ci spaventa la crisi climatica, che ci spaventava nel 2022 e continua a farlo anche oggi, con un’umanità che come l’installazione di Boccioni, continua a correre senza senso verso un progresso che non c’è».

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Ultima Generazione, il foglio di via

«Siamo contenti che venga riconosciuta la nonviolenza delle nostre azioni – hanno fatto sapere gli attivisti di Ultima Generazione -, anche se l’abuso del foglio di via praticato dal governo per quanti protestano sta generando condanne eccessive per chi lo infrange, condanne che, nella maggior parte dei casi, una volta impugnate in Appello vengono o archiviate o annullate e che niente hanno a vedere con l’oggettività e il merito delle nostre azioni».

«Quello che facciamo è partecipazione politica, esercizio di un diritto costituzionale e ci conforta che almeno dal sistema giudiziario questa venga riconosciuto. La nostra resistenza civile nonviolenta sta rivitalizzando la democrazia, e tanto più ora è fondamentale perseverare nella lotta, perché la crisi climatica avanza, mentre il governo risponde esclusivamente solo con misure repressive verso quanti gridano che il tempo è scaduto».

Ultima Generazione, il futuro

Ultima Generazione proseguirà quindi con le sue azioni: «La nostra richiesta è di un Fondo Riparazione preventivo, permanente e partecipato da prevedere annualmente nel bilancio dello Stato. I soldi dovranno essere ottenuti attraverso l’eliminazione dei Sussidi Ambientalmente Dannosi (SAD), la tassazioni degli extra-profitti delle compagnie fossili, il taglio di stipendi premi e benefit ai loro manager, delle enormi spese della politica e delle sempre più ingenti spese militari. Per questo continueremo a scendere in strada, a fare azioni di disobbedienza civile nonviolenta, assumendoci la responsabilità delle nostre azioni, affrontando la repressione, tribunali e processi».

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