E’ stata una campagna elettorale breve (è iniziata a luglio), ma intensissima quella che ha portato Andrea Duodo ad essere eletto lo scorso 15 settembre a Bologna 22° presidente della Federazione Italiana Rugby. «Non sarò un capitano, ma il referente di tutto il movimento», le sue prime parole dopo quella che è sembrata un’elezione inaspettata, specie per il risultato centrato subito, al primo scrutinio, con il 55,9% di preferenze maggioranza che gli ha permesso di battere il presidente uscente Marzio Innocenti fermatosi al 41,6% portando così Duodo alla conquista della meta finale.
L’impegno del nuovo presidente ella Federazione Italiana Rugby
Lavoro di squadra, competenza, condivisione sono le parole chiave del programma con cui è stato eletto e dove si legge un impegno: «Ora inizia la partita da capitano di una squadra di persone con competenze, voglia di fare e doti umane, un binomio imprescindibile per rivitalizzare il nostro sport che è fatto di sudore, passione, ma soprattutto di principi che vanno valorizzati. Costruiremo una Federazione di servizi di sostegno a tutti i club d’Italia che ancora non si sono risollevati dalla “botta” inferta dal Covid”. Primo passo dichiarato, da subito la Federazione riconoscerà e collaborerà con la neonata Lega Italiana Rugby creata dalle società che partecipano al massimo campionato nazionale, sostenendola nello sviluppo del prodotto e prevedendo di delegarne l’organizzazione del campionato a partire dalla stagione 2025-2026».
Milano e l’elezione del nuovo presidente della Federazione Italiana Rugby
Nel frattempo per capire se questo cambiamento è arrivato in modo veramente così inaspettato abbiamo sentito il presidente dell’ASR Milano (*), Stefano Baia Curioni che ha così commentato: «Subito dopo la scorsa elezione (ndr quella in cui Innocenti succedette 4 anni fa a Gavazzi) abbiamo rifondato insieme con Paolo Vaccari, Onorio Rebecchini, Fabio Beraldin e vari altri il gruppo Rugby 2030 che ha lavorato in questi anni per sostenere una candidatura alternativa. Così quando pochi mesi fa Duodo ha deciso di correre, immediatamente ha avuto il mio sostegno, come persona perché lo stimo ed è un amico, e come ASR direi in consonanza con le altre squadre milanesi. Ognuno ha votato in modo indipendente, ma ci siamo trovati tutti allineati. Sono molto contento di questo successo e sono convinto che Andrea Duodo sia il candidato giusto per questa fase del rugby italiano per cui occorre attenzione gestionale, unione del movimento e capacità di progetto».
Il nuovo consiglio della Federazione Italiana Rugby (FIR)
Con Duodo nei prossimi 4 anni in Consiglio siederanno Paolo Vaccari (24.460 voti), Erika Morri (23.335), Antonella Gualandri (18.260), Vittorio Musso (17.378), Fulvio Lorigiola (15.830), Gabriele Gargano (15.475), Antonio Luisi (13.816), Leonardo Ghiraldini (1.850), Silvia Pizzati (1.144) e Carlo Orlandi. Presidente del Collegio dei Revisori dei Conti sarà Luigi Capitani (16.606 voti). Una squadra, quella della nuova Federazione Italiana Rugby, in cui siederanno ben 6 Azzurri che su 10 è il numero più alto mai raggiunto nel rugby italiano.