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09. 10. 2024 06:30

Inchiesta ultras Inter e Milan, i primi provvedimenti: 24 Daspo tra i 3 e i 10 anni

Notificata la prima tranche di Daspo - i provvedimenti interdittivi alle manifestazioni sportive - per gli ultras di Inter e Milan coinvolti nell'inchiesta

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È stata quasi tutta notificata la prima tranche di Daspo – i provvedimenti interdittivi alle manifestazioni sportive – emessi dal questore Bruno Megale in relazione all’inchiesta milanese che vede coinvolte le organizzazioni ultras di Inter e Milan. Si tratta di 24 Daspo tra i 3 e i 10 anni, a cui dovrebbero seguire decine di altri provvedimenti in tempi relativamente brevi.

Inchiesta ultras Inter e Milan, parla il ministro dello Sport

«Penso che lo stadio non sia una zona franca, un tifoso non può essere un delinquente. Vorrei che lavorassimo tutti insieme per una distinzione netta, se sei un tifoso ci sono delle regole, se sei un delinquente e le violi non sei più un tifoso e non entri allo stadio. La prossima settimana incontrerò il ministro Piantedosi e troveremo nuove soluzioni in termini legislativi». Lo ha detto il ministro per lo Sport e i giovani, Andrea Abodi, nel primo giorno del Festival nazionale di Economia civile in corso a Firenze, parlando dell’inchiesta sugli ultrà.

Inchiesta ultras Inter e Milan
Inchiesta ultras Inter e Milan

«I fatti che sono accaduti se diventano semplicemente cronaca e non lasciano il segno sono un’occasione persa, invece penso che dobbiamo cogliere l’attimo per un cambio di passo – ha proseguito Abodi -. L’immagine del calcio viene toccata da questi fatti solo se non ci sarà una reazione, se ci sarà una reazione sarà una risposta positiva, di un mondo sano, aggredito da fattori che con lo sport e il calcio non c’entrano niente».

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Inchiesta ultras Inter e Milan, dove eravamo rimasti (2 ottobre 2024)

Sono iniziati gli interrogatori di garanzia degli ultras arrestati nei giorni scorsi nell’ambito di una maxi inchiesta che ha colpito duramente i gruppi ultras Inter e Milan. Le accuse riguardano la presunta costituzione di due distinte associazioni a delinquere, coinvolte in estorsioni e traffici illeciti. Per quanto riguarda la curva nerazzurra, emerge anche l’infiltrazione della cosca ‘ndranghetista della famiglia Bellocco.

Inchiesta ultras Inter e Milan, interrogatori

Questa mattina, davanti al gip di Milano Domenica Santoro, sono stati ascoltati per primi Andrea Beretta, capo della curva Nord e già in carcere per l’omicidio di Antonio Bellocco, difeso dall’avvocato Mirko Perlino, e Francesco Lucci, fratello del leader della curva Sud, assistito dal legale Jacopo Cappetta. Entrambi si sono avvalsi della facoltà di non rispondere. La stessa scelta è stata adottata successivamente da Riccardo Bonissi e Luciano Romano.

San Siro
San Siro

Inchiesta ultras Inter e Milan, l’inchiesta

Secondo gli atti dell’inchiesta, gli ultras di Milan e Inter erano riusciti a monopolizzare tutte le attività connesse ai club calcistici e allo stadio Meazza, tra cui la rivendita dei biglietti a prezzi maggiorati, i parcheggi, il merchandising e persino i servizi di ristorazione nei settori del secondo anello verde e blu. Lunedì mattina, la polizia ha arrestato 19 persone, tutte ultras legati alle due squadre. Di questi, tre sono stati posti agli arresti domiciliari, mentre gli altri 16 sono stati condotti in carcere.

Inchiesta ultras Inter e Milan protagonisti

Tra gli arrestati della curva rossonera figurano Alessandro Sticco, noto come “Shrek”, Alex Cologno (alias Ismail Hagag), Luciano Romano, Fabiano Capuzzo e Christian Rosiello, quest’ultimo recentemente coinvolto nel pestaggio di Cristiano Iovino. Per la curva nerazzurra, oltre a Beretta, già in carcere, spiccano i nomi di Marco Ferdico, suo padre Gianfranco e Matteo Norrito.

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