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04. 07. 2024 18:45

“Lo sport che connette”, la prima iniziativa di rigenerazione urbana a tema sport

Il progetto ha l’obiettivo di promuovere la riqualificazione urbana di spazi pubblici all’aperto da destinare alla pratica sportiva

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Brand for the City, società dedicata all’ideazione, progettazione e realizzazione di progetti di Brand Urbanism e Fondazione SportCity – think tank indipendente che mira a stimolare un cambiamento culturale nella visione dello sport italiano, attraverso progetti sportivi in ambito urbano – lanciano l’iniziativa “Lo sport che connette”: la prima iniziativa nazionale di rigenerazione urbana a tema sport.

“Lo sport che connette”: dentro l’iniziativa

Il progetto ha l’obiettivo di promuovere la riqualificazione urbana di spazi pubblici all’aperto da destinare alla pratica sportiva, libera e gratuita, a beneficio di tutti i cittadini e alle persone di ogni età: come primo passo Brand for the City e Fondazione SportCity inizieranno da oggi un lavoro di mappatura nazionale dei luoghi, spazi e impianti sportivi all’aperto che (con il benestare delle pubbliche amministrazioni locali) potrebbero essere oggetto di rigenerazione.

Lo sport che connette
Lo sport che connette

Il secondo passo sarà quello di rilanciare un invito alla partecipazione ad aziende e brand che, avendo a cuore i propri territori e comunità, volessero adottare un progetto specifico di Sport Urbanism: come fatto da Agos che – attiva nello Sport Urbanism dal 2021 – nel prossimo settembre inaugurerà a Torino il suo settimo spazio sportivo rigenerato nell’ambito del suo progetto Parchi Agos Green & Smart.

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L’iniziativa nasce dal presupposto che il diritto allo sport è sancito dall’articolo 33 della Costituzione a cui sono stati aggiunti i seguenti commi: “La Repubblica riconosce e favorisce il diritto allo svolgimento dell’attività sportiva e ricreativa”. Ciò nonostante, gli ultimi studi e ricerche vedono l’Italia tra gli ultimi paesi OCSE per disponibilità di spazi sportivi gratuiti:

  • Secondo i dati dell’Osservatorio Valore Sport (del febbraio 2024) redatto da The European House Ambrosetti, l’offerta sportiva di un territorio è una delle principali determinanti per poter favorire la pratica sportiva dei propri cittadini di ogni età: ma in Italia – tra gli impianti sportivi presenti e attivi sul territorio che risultano essere il 22% in meno della media europea – il 44% risulta obsoleto perché costruito negli anni ’70 e ’80 e l’8% (nel Mezzogiorno fino al 20%) non sono effettivamente utilizzabili.
  • Il rapporto dell’Osservatorio evidenzia anche la sedentarietà dei bambini, rispetto a cui l’Italia si posiziona come peggior Paese OCSE, con un tasso del 94,5% di bambini tra 11-15 anni che non raggiungono un adeguato livello di attività fisica (rispetto a una media OCSE dell’86,3%).

Il fatto che il nostro paese sia fra gli ultimi Paesi in Europa a garantire un adeguato grado di accessibilità ad impianti sportivi all’aperto gratuiti non ha solo ricadute negative sulla salute pubblica (il costo sanitario della sedentarietà equivale a 4,5 miliardi), ma anche sulle opportunità e sugli spazi (non digitali) di socializzazione di cui le giovani generazioni hanno molto bisogno: gli effetti negativi della crisi pandemica sulla capacità dei nostri giovani di connettersi e relazionarsi empaticamente (non solo in via digitale) sono sotto gli occhi di tutti e rigenerare spazi e luoghi da dedicare allo sport, come strumento di valore per favorire la relazione, la socializzazione e la “ri-connessione” tra individui, gruppi e comunità in tutti i quartieri d’Italia, è un’opportunità alla quale non si può rinunciare.

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