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18. 10. 2024 05:19

Seamen Milano pronti al debutto in ELF con i Tirol Raiders sabato al Vigorelli

L’occasione ideale per fare il punto sulla storia e sul presente football americano, a Milano e in Italia

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Pronti per ripartire e, possibilmente, stupire ancora. Domani i Seamen Milano debutteranno in casa contro i Tirol Raiders per l’esordio stagionale in European League of Football (ELF). Già la scorsa stagione, sempre nel girone di Central Conference, i milanesi affrontarono per ben due volte la formazione austriaca: entrambe le volte, però, ebbe la meglio il roster di Innsbruck (38-13 e 42-27).

Gli avversari dei meneghini sono una delle migliori realtà austriache da anni, che lavora molto sul settore giovanile. E poi, come tutte le formazioni nord-germaniche, sono molto fisici, con un coaching staff estremamente preparato. Ma questa volta sarà una storia completamente diversa. Né sono convinti tutti in casa Seamen Milano: la formazione che scenderà in campo domani al Vigorelli sarà per la sua metà rinnovata rispetto alla scorsa stagione. A partire dai dieci nuovi import, quattro americani e sei non americani (tra europei ed extra europei). Insomma, l’attesa è finita.

Seamen Milano all’esordio in ELF: che cos’è la European League of Football?

La European League of Football (ELF) è una lega professionistica di football americano europea, composta da 17 squadre provenienti da Austria, Germania, Polonia, Spagna, Turchia e Italia. A farla da padrona sono le squadre tedesche (7), seguite da Austria e Spagna, entrambe con due formazioni.

Il passo avanti rispetto ai campionati nazionali, dove sono tutti i team sono inquadrati a livello dilettantistico, è il lato professionistico perché per tutti i giocatori – e non solo per gli import americani – è previsto un ingaggio minimo. Attualmente la ELF è divisa in tre conference – nord, centro e sud -, anche se non è da escludersi un ipotesi di espansione ad almeno 24 squadre nei prossimi anni.

Seamen Milano, il presidente Paolo Mutti: «Puntiamo a 6 vittorie»

«Fare meglio dello scorso anno? Non è un’utopia, ci crediamo». Alla vigilia della seconda stagione in ELF il presidente dei Seamen Paolo Mutti, è carico e ottimista. «Se facciamo tutto bene, di conseguenza avremo più pubblico, più fans e più giocatori», esordisce a Mi-Tomorrow.

Mutti, qual è il realistico obiettivo stagionale?
«Da parte mia, fare almeno 6 vittorie. Il sogno nel cassetto rimangono i playoff, ma con almeno un record di 6 vittorie e 6 sconfitte saremmo molto soddisfatti. Con la squadra che abbiamo, possiamo puntare anche a un bottino migliore. Tutto dipenderà dall’amalgama di squadra: abbiamo un roster quasi completamente nuovo, neanche il 50% dei giocatori c’era lo scorso anno. Nel team si sta creando la giusta alchimia necessaria per competere bene e fare un bel gruppo. Ad oggi vedo un bel clima».

Che squadra vedremo?
«La rosa è cambiata molto: Jim Ward è il nuovo capo allenatore, l’ho conosciuto lo scorso anno giocando contro gli Helvetic Guards. Ha una grande esperienza a livello europeo. È anche defensive coordinator, ragiona su uno stile difensivo granitico. Poi c’è un nuovo qb, Zach Bronkhorst, giovane che ha da poco finito l’università e con tanta voglia di fare».

Paolo Mutti
Paolo Mutti

È rimasto lo zoccolo duro degli italiani.
«Abbiamo puntato su parecchi giocatori dello scorso anno, ma anche su tanti giovani, perché il nostro obiettivo è avere un team che cresca di stagione in stagione».

Gli import sono fondamentali.
«Sembra una banalità, ma non lo è. Anche perché rappresentano quasi il 50% della squadra. Ne abbiamo 10 a roster, si gioca in campo in 22, 6 sono in attacco, 4 in difesa. Quindi, sì, sono fondamentali. Se sbagli gli import, è un problema. Ci sono anche 4 nuovi giocatori brasiliani. Si stanno muovendo bene sul campo e si sono già integrati con il gruppo: potrebbero essere una bella sorpresa. Ce li teniamo stretti perché potrebbero fare la differenza, come nel calcio».

È difficile fare football sotto la Madonnina?
«È difficile in ogni parte d’Italia, è uno sport molto costoso e ha avuto il suo periodo d’oro negli anni ‘80: potrebbe riprendere lo spazio che aveva in passato. Siamo convinti che, se facciamo tutto bene, di conseguenza avremo più pubblico, più fans e più giocatori. Insomma, ci sono ancora prospettive di crescita».

Seamen Milano, tre domande a Jim Ward: «Saremo implacabili, veloci sia in attacco che in difesa»

Lo scorso anno ha incontrato i Seamen da avversario, blindando la difesa degli Helvetic Guards dall’attacco dei milanesi. Ora , invece, i ragazzi del presidente Paolo Mutti si sono affidati a lui per ritrovare la via della gloria in Europa: «Ho accettato con grande piacere la posizione dei Seamen per la loro storia nel campionato di football americano – le prime parole entusiaste dell’allenatore americano Jim Ward – e poi volevo tornare a ricoprire il ruolo di head coach nell’ELF».

Che Seamen vedremo in campo?
«Saremo una squadra implacabile e che fa tutto a tutta velocità: ciò significa che attacchiamo sia in attacco che in difesa. Iniziando la stagione regolare con due delle squadre più forti, Tirol Raiders e Monich Ravens, sarà importante anche essere al top della condizione e questo ci aiuterà nel prosieguo del calendario. Sicuramente le squadre tedesche possono avere alcuni vantaggi».

Jim Ward
Jim Ward

La I Divisione Italiana è un torneo competitivo?
«Ho visto poche partite del campionato, ma dalla prima impressione che ho avuto, giocatori e allenatori mi sono parsi molto impegnati a essere competitivi e a fare le cose per bene. Ci sono alcuni campionati in Europa che sono maggiormente competitivi, ma la IFL può senz’altro dire la sua».

Che “peso” crede avrà il Vigorelli nella ELF?
«Il campo di casa dev’essere un vantaggio e il nostro compito è quello di renderlo un luogo impenetrabile per i nostri avversari. I tifosi saranno una parte fondamentale e vogliamo che il giorno della partita ci sia una grande atmosfera».

Seamen Milano, tre domande a Igor Timothievic: «Vedrete un gioco scintillante. E puntiamo ai playoff»

Da 14 stagioni i Seamen sono la sua famiglia, la sua seconda pelle. Il milanese Igor Timothievic, di ruolo offensive e defensive line, rilancia ed è pronto per la sua seconda stagione in ELF con i marinai.

Timothievic, che spirito c’è tra i suoi compagni disquadra?
«Quest’anno vedo la squadra molto più seria: l’intensità degli allenamenti è aumentata e c’è più consapevolezza di quello che ci aspetta. A mio parere personale, lo score in campionato migliorerà assolutamente. Inoltre, prendere una stipendio è un incentivo in più per fare meglio una cosa che già facciamo per passione! Ma questa Lega Europea si sta muovendo benissimo: gli stadi sono sempre più pieni e sempre più giocatori hanno voglia di buttarsi in quest’avventura stimolante».

Igor Timotijevic
Igor Timotijevic

Lavoro e football americano possono convivere senza problemi?
«Conciliare il football professionistico a un lavoro full time non è così facile. Non è un impegno solo personale, ma anche di tutte le persone che ti stanno affianco e del tuo datore di lavoro. Tutti gli ingranaggi devono essere ben oliati per funzionare insieme!».

Quest’anno avete un nuovo quaterback: come vede l’americano Zach Bronkhorst?
«Il nuovo qb è un ragazzo con una passione illimitata per il football, abbiamo cambiato stile di gioco e vi dico soltanto che sarà molto scintillante: il mio obiettivo personale è sicuramente quello di riuscire ad entrare ai playoff di fine regular season».

Seamen Milano e il football americano: una storia lunga mezzo secolo

Da sempre la Lombardia e il suo capoluogo sono stati al centro del football americano italiano. I Rhinos Milano sono stati una delle prime formazioni a vedere la luce. La società, fondata nel 1976 a Piacenza col nome Pantere Rosa, assume l’attuale denominazione nel settembre dello stesso anno. Il primo patron dei rinoceronti, Giovanni “Gionni” Colombo, è stato anche il primo presidente della Federazione Football Italiana, e a tutt’oggi il trofeo in palio nella finale di campionato (Superbowl Italiano) è intitolato a suo nome (Gionni Colombo Trophy).

I Seamen Milano, invece, nascono il 27 ottobre del 1981 grazie a Sergio Galeotti, azionista della Giorgio Armani S.p.A., Mauro Rivoltella e Marco Mutti. Nel primo campionato di Football dell’AIFA (Associazione Italiana Football Americano) furono i Rhinos a farla da padrone vincendo il Superbowl per ben tre volte di fila (’81, ’82, ’83) imponendosi sui Frogs le prime due volte (’81 e ’82) e sui Warriors Bologna la terza (’83). Nel 1990 ci fu (di nuovo) il risveglio dei rinoceronti, con la vittoria dell’Italian Bowl. Purtroppo la fine della stagione 1990 segna anche l’inizio della fine per i Rhinos, per i Seamen, oltre al declino del football italiano in generale.

I rinoceronti torneranno ancora tra il ’94 e ’98, per poi di nuovo cadere nel dimenticatoio. Solo nel nuovo millennio rivedranno la luce Rhinos (2000) e Seamen (2009): i due team partiranno dal settore giovanile, fino ad arrivare (piano piano) con la Prima Squadra alla serie A italiana di football.

I due progetti, comunque, saranno vincenti perché infatti saranno poi le due squadre lombarde a dominare le stagioni successive con le vittorie dell’Italian Bowl nel 2014, 2015, 2017, 2018 e 2019 per i marinai e 2016 dei rinoceronti. Dalla stagione 2023 i Seamen Milano non disputano più la I Divisione perché giocano nel torneo europeo ELF, anche se il prossimo anno il sodalizio del presidente Mutti tornerà con una formazione senior nel campionato di II Divisione.

Seamen Milano, 5 date

1981
Il 27 ottobre nascono i Seamen Milano, grazie a Sergio Galeotti (azionista della Giorgio Armani S.p.A., ndr), Mauro Rivoltella e Marco Mutti

1990
I Seamen giocano l’ultimo campionato italiano giocato prima di sciogliere la squadra, così come accaduto ai “cugini” Rhinos Milano

2009
Il 31 marzo la squadra viene ricostruita da un gruppo di ex giocatori, tra i quali Marco Mutti, presso lo storico locale milanese di via Pantano “Pane e Farina”, già testimone della prima costituzione nel lontano 1981

2014
Arriva il primo tricolore, con la vittoria sui Panthers Parma a Ferrara per 33-3. L’anno prima i Seamen avevano perso contro gli emiliani sempre alla Stadio Mazza di Ferrara (51-28). Arriveranno altri quattro campionati (2015, 2017, 2018, 2019)

2015
Partecipano alla prima competizione europea, la CEFL. Nel 2016 arriva la finale europea persa di un punto a Wroklav contro i Wroklav Panthers e nel 2017 perdono al Vigorelli contro i Postdam Royals, sempre per un punto di differenza

Domani alle 19.00
Velodromo Maspes-Vigorelli
Via Arona, 19

Biglietti: da 15,75 euro (+commissioni) per la Tribuna Savonarola
Ridotto per under 16 e over 65 su TicketMaster
Match a pagamento in diretta su Game Pass

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