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18. 10. 2024 05:42

La Mielemedicina di Anastasio: «Scrivo se c’è un cambiamento radicale»

L'artista presenta il suo nuovo album, un viaggio a lieto fine tra melodie inedite

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Si intitola Mielemedicina il nuovo album di Anastasio, che arriva dopo due anni di silenzio e dopo l’album di debutto Atto Zero. Un lavoro più melodico, sicuramente frutto di una nuova consapevolezza.

Anastasio presenta il suo nuovo album: «A Milano una scena fervida»

Quanto ha influito, in questo lavoro, il tempo che ti sei concesso?
«Fatico a rispondere, perché nella vita sono sempre andato a ondate. A volte mi chiudo e a volte no. Sono stato fermo anche in passato. Tra un album e l’altro mi è capitato di star fermo anche due anni, perché ho bisogno sempre di chiudere un ciclo per aprirne un altro».

Quando capisci che è giunto il momento?
«Quando sento che davvero è cambiato qualcosa e c’è qualcosa di nuovo nella mia testa. Ogni album è lo specchio di una mia fase di preparazione. In genere, con un album mi prosciugo e resto senza forze mentali per qualche mese. C’è sempre bisogno che io mi senta rinato in qualche maniera, prima di partorire qualcosa. Secondo me si vede anche dagli stili dei pochi lavori che ho fatto. Si vede che ci deve sempre essere un cambiamento radicale».

Dall’ultima traccia, L’Uomo, il Cosmo, sembra un cambiamento felice.
«Ovviamente il brano conclude il viaggio. Non è un caso, si presta alla chiusura. È un pezzo dai tratti più filosofici, perché nella seconda strofa si affronta il tema del tempo inesorabile. Si chiude però con un lieto fine, con una speranza».

Che sarebbe?
«È vero che viviamo in dissolvendo, ma con i tempi dell’universo ogni attimo è eterno. È un tema immenso, e il brano è un pezzo umano. Si interroga sulle grandi, eterne domande dell’umanità. È un fatto vasto e difficile da gestire. Ma mi piaceva stesse lì».

Che rapporto hai con Milano?
«A Milano ci sono alcuni miei amici, per me è l’unico vero motivo per starci. È indiscutibile, però, che qui ci sia una scena più fervida».

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