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05. 10. 2024 08:36

Angelina Mango crea il suo poké melodrama: «Quanti ingredienti per il mio primo album di inediti»

Giovedì instore in Duomo, tante le collaborazioni, compresa quella con Marco Mengoni

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Sarà presentato giovedì presso il Mondadori Store di piazza del Duomo il primo album di inediti di Angelina Mango, poké melodrama (LaTarma Records, distribuito da ADA Music): l’instore permetterà ai fan di incontrare l’artista dell’anno vincitrice dell’ultima edizione del Festival di Sanremo con La noia, che ha anche rappresentato l’Italia all’Eurovision Song Contest.

Per Angelina Mango arriva il primo album poké melodramma: «Con Margo Mengoni in studio tremavo come una foglia, ma mi ha aiutato a valorizzare le fragilità»

Perché proprio un poké?
«Ѐ un modo per mostrare tutti gli ingredienti della mia versatilità musicale, sto sperimentando tanto tra urban, pop ed elettronica, ma non mi sento di incasellarmi in un solo genere. Sono emozionata per questa uscita perché arriva dopo un anno in cui sono successe tante cose belle, giganti per me».

Per un’opera prima le aspettative sono alte, visto tutto quello che hai raccolto in un solo anno.
«Vivo questo senza alcuna pressione, con lo stesso spirito con cui ho affrontato Sanremo. Ci tengo a presentarmi senza lasciare nulla al caso, con un diario di 14 tracce nelle quali una ragazza sta semplicemente dicendo al mondo che sta crescendo e si sta facendo conoscere per quello che è».

Questo ti spaventa?
«Affatto. Ho da poco compiuto 23 anni e posso dire di non avere alcun rimorso, professionalmente. L’album è stato scritto senza pianificare nulla, è un lavoro libero, sincero: ad esempio, Cup of tea è nata in un paio di ore di sessione in studio grazie all’aiuto di diversi produttori che mi hanno aiutata a trovare il suono giusto, da perfezionista quale sono era importante».

Marco Mengoni, Bresh, Dani Faiv e Villabanks. Sono tante le collaborazioni.
«Anche in questo caso tutte nate spontaneamente. Con Mengoni in studio tremavo come una foglia, mi ha aiutato a capire quanto la nostra fragilità renda prezioso il nostro essere umani».

C’è un brano più autobiografico su tutti?
«Nella loro maniera lo sono tutti, come in Gioielli di famiglia o Edmund e lucy, una dichiarazione d’amore per mio fratello Filippo».

A ottobre torni live a Milano.
«Il 26 e il 27 sarò al Fabrique, il club che mi ha regalato la prima gioia e consapevolezza di un evento importante. Sarò felice di tornarci dopo un’estate di concerti nei festival italiani ed europei: la dimensione live con la mia band rimane quella in cui mi racconto al meglio, lo scambio con il pubblico è la mia linfa di energia positiva».

Giovedì alle 17.00
Mondadori Store
Piazza del Duomo
Biglietti: ingresso libero con pass

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