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16. 10. 2024 22:55

Il ritorno dei Finley, unica data live a Milano: «Tutto è possibile, anche al Forum»

Grande attesa per il ritorno in scena della band milanese domani sera, con ospiti Naska, Rose Villain, J-Ax, Dari e tanti altri

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Con uno show evento in programma domani alle 21.00, i Finley arrivano alla loro unica data live nel 2024, nel palazzetto di Assago. Tutto è possibile al Forum non ripercorrerà solo i successi della band punk ai vertici delle classifiche negli anni Duemila, ma racconterà anche chi sono i Finley oggi, quattro ragazzi della provincia milanese – Pedro, Ka, Dani e Ivan – alla ricerca di una nuova identità come uomini. «Quando abbiamo iniziato a suonare – raccontano – eravamo solo dei ragazzini. Saltavamo la scuola per andare in una sala prove che puzzava di muffa, ma era il posto più bello che potessimo desiderare».

Finley: «Quando abbiamo iniziato a suonare saltavamo la scuola per andare in una sala prove che puzzava di muffa, ma era il posto più bello che potessimo desiderare»

Pedro, il vostro è un ritorno al Forum, in realtà.
«Nel 2005 aprimmo qui uno show di Max Pezzali. Eravamo all’inizio della nostra carriera, giovani ed inesperti, ma con i sogni da grandi».

Dopo vent’anni tocca a voi.
«Questa volta saremo i padroni di casa. Avremo ospiti Naska, Rose Villain, J-Ax, Dari, Divi dei Ministri e Punkreas. Ѐ un sogno che si avvera».

Cosa ricordi di quella sera?
«Tanta incoscienza. Prima di quella notte al Forum avevamo alle spalle solo una ventina di concerti nei pub, riempiti per lo più da amici. Ci siamo trovati dinanzi a 12mila persone in un istante, da sconosciuti».

Quando vi siete accorti, poi, del successo?
«Le nostre storie diventavano canzoni e le nostre canzoni un rifugio per chi non si sentiva capito. Si collezionavano dischi di platino con le vendite fisiche, ancor prima dell’epoca streaming (160mila copie con Tutto è possibile, l’album d’esordio, ndr). Eravamo le voci di una intera generazione con Fumo e cenere, Adrenalina, Diventerai una star».

Quest’ultima raccontava il ruolo delle star, tra luci ed ombre.
«La consideriamo ancora attuale. Nei nostri sogni, ai tempi, c’era lo status di popstar, piuttosto che i numeri. Oggi si inseguono successi facili, veloci, che con la stessa rapidità possono perdersi. Bisognerebbe pensare a quali modelli i ragazzi di oggi fanno riferimento».

Rolling Stone di Milano, novembre 2006. Il primo sold-out arriva un anno dopo quella sera al Forum.
«Fu la prima “in casa”. Due mesi dopo chiudemmo il tour all’Alcatraz, con un altro sold-out. Quattro ragazzi conosciuti tra i banchi di scuola, tra Legnano ed Arconate, conquistavano la città delle loro prime uscite a sedici anni. Milano, poi, ci ha permesso di rimetterci in riga parecchi anni dopo, con i live al Legend Club e in Santeria».

Si può dire che avete costruito la gavetta due volte. Quando avete ripreso quel filone?
«Dal 2016 abbiamo ricominciato in piccoli locali da 300/400 persone, dimensione a noi congeniale, per ritrovare confidenza. Poi tutto è arrivato un passo dopo l’altro: nel 2017 l’album di inediti Armstrong – trainato da La Fine del mondo – e la raccolta nel 2019. Con la pandemia ci siamo dovuti, però, fermare. Fino al 2023, anno delle collaborazioni con Naska e con Benji».

Attualmente abiti a Milano?
«No, è stata una scelta. Ho passato cinque anni in via Marghera, il primo nido d’amore dove ho costruito famiglia. Poi sono tornato a Legnano, i figli sono vicini ai nonni ed io e mia moglie ci sentiamo più sicuri a crescerli qui. Poi Milano costa, le utenze sono alle stelle. Oggi sono un pendolare che raggiunge quotidianamente il centro per lavoro: in Repubblica ci occupiamo del breaktime serale di Radio 101, I trafficanti, dal lunedì al venerdì dalle 17.00 alle 20.00».

Oltre che speaker radiofonici, oggi, chi siete?
«Dei (quasi) quarantenni che rimangono quei ragazzini a cui manca la voglia di crescere. Quelli che con le proprie canzoni riportano indietro in quel momento esatto della tua vita: gli anni della scuola, dei problemi insormontabili, dei cuori spezzati e di quando ti bastava una canzone sul tuo mp3 per essere felice».

Cosa vi portereste indietro di quegli anni?
«Il tempo a disposizione. Quelle giornate infinite in sala prova erano il nostro fattore spogliatoio».

Domani alle 21.00
Unipol Forum
Via Giuseppe di Vittorio 6, Assago (Mi)
da 40,25 euro su ticketone.it

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