26.8 C
Milano
06. 07. 2024 13:52

“Per strada più libere”, il progetto che ascolta le donne per una Milano più sicura

Nel capoluogo milanese la percezione di paura delle donne nel camminare da sole di notte è significativamente maggiore rispetto a quella degli uomini

Più letti

C’è tempo fino al 9 giugno per partecipare al progetto “X strada+libere. Ascoltare le donne per una Milano più sicura” del Comune di Milano in collaborazione con le associazioni Sex & the City e Avventura Urbana.

“Per strada più libere”, il progetto del Comune di Milano

Il progetto mira a indagare e approfondire il tema della percezione della sicurezza nello spazio pubblico, attraverso l’ascolto di donne e soggettività queer di età, estrazione sociale e nazionalità diverse, che abitano alcuni quartieri di Milano. Un lavoro che permetterà di guardare Milano da una prospettiva di genere e mettere così al centro un problema che soprattutto donne e soggettività queer vivono quotidianamente. Un tema su cui l’Associazione Sex & the City, fondata dalle architette Florencia Andreola e Azzurra Muzzonigro, lavora da tempo e che ha portato anche alla pubblicazione del recente libro “Libere, non coraggiose. Le donne e la paura nello spazio pubblico” (Lettera Ventidue, 2024).

“Per strada più libere”
“Per strada più libere”

La percezione di insicurezza è un aspetto fondamentale per la possibilità di usare la città liberamente e influisce molto sulla qualità della vita delle cittadine. Secondo la ricerca scientifica STEP UP Walkability Women in Milan, presentata a febbraio 2024 (condotta da un gruppo di associazioni e fondazioni composto anche da Sex &The City e sovvenzionato da Fondazione Cariplo) è emerso che nel capoluogo milanese la percezione di paura delle donne nel camminare da sole di notte è significativamente maggiore rispetto a quella degli uomini: 57% contro il 28% maschile. Il 20,2%della popolazione femminile coinvolta nella ricerca ha dichiarato di non uscire di casa di sera e di notte per paura, contro soltanto il 3,8% degli uomini.

Le tre parole di oggi? Scoprile in newsletter!

“Per strada più libere”, 15 gruppi d’ascolto nei quartieri della città

Nonostante questa percezione di insicurezza non trovi corrispondenza nei dati che riguardano i reati effettivamente registrati nello spazio pubblico, l’Amministrazione comunale ha ritenuto di voler approfondire-con l’aiuto dell’Associazione questo tema al fine di promuovere il pieno diritto di vivere la città a tutta la cittadinanza milanese. Il percorso prevede la costruzione di quindici gruppi di ascolto composti ciascuno da circa quindici persone e relativi a quindici quartieri diversi di Milano.

Ciascuno dei 15 gruppi d’ascolto riguarderà uno specifico NIL (Nucleo di Identità Locale): Duomo(NIL 1), Stazione Centrale-Ponte Seveso (NIL 10), Bicocca (NIL 15), Loreto-Casoretto-NoLo(NIL20), Buenos Aires-Porta Venezia-Porta Monforte (NIL 21), Città studi (NIL 22), Lodi-Corvetto (NIL35), Stadera-Chiesa Rossa (NIL 42), Porta Ticinese-Conchetta (NIL 44), Giambellino (NIL 49), Baggio-Q.re degli Olmi-Q.re Valsesia (NIL 55),San Siro (NIL 57), QT8 (NIL 66), Sarpi (NIL 69), Bovisa (NIL77).

“Per strada più libere”
“Per strada più libere”

Per raggiungere questo scopo, i gruppi saranno composti da partecipanti che risiedono in quegli specifici luoghi, mentre in alcune zone sarà prevista anche la presenza di frequentatrici non residenti, ad esempio dove insistono le università o dove si attiva maggiormente la vita notturna. Per favorire inoltre il confronto tra punti di vista diversi, la composizione dei gruppi di ascolto verrà definita in maniera eterogenea tenendo in considerazione l’equilibrio demografico degli abitanti nell’area (così come indicato dai dati forniti dall’Unità Statistica del Comune di Milano, rispetto alle variabili genere, fascia di età e cittadinanza) e le dinamiche territoriali specifiche che la caratterizzano, emerse dalle ricerche precedentemente svolte da Sex & the City APS.

A questo scopo il Comune di Milano ha promosso un invito alla partecipazione rivolto alle donne e soggettività queer che abitano o frequentano quotidianamente uno dei 15 quartieri oggetto dell’indagine, interessate a offrire il proprio sguardo in occasione di un incontro di ascolto.

L’obiettivo è di misurare quanto cittadine e cittadini si sentano a loro agio nell’uso degli spazi e dei servizi, ma soprattutto prendersi cura di questo tema e orientare le politiche in maniera più attenta a questo aspetto. Per partecipare è sufficiente compilare il seguente form di candidatura a questo collegamento entro e non oltre il 9 giugno, indicando i propri dati anagrafici e alcune informazioni riguardo alla frequentazione dell’area.

In breve

FantaMunicipio #37: andremo a “zona 30 all’ora” per trovar la città mia

A brevissimo avremo altre sette vie come zona 30: Mezzofanti, Corridoni, Oglio, Lopez, Graf, degli Imbriani e Fara. La...