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04. 07. 2024 09:29

Europee: il vademecum verso il voto

Manca poco più di una settimana al voto dell’8 e 9 giugno, fra le novità una misura in favore degli studenti fuori sede

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Uno degli aspetti più sorprendenti (e anche fastidiosi) del voto in Italia è che per ogni tornata elettorale esiste un sistema diverso. Nel senso che cambiano le modalità di scelta dei candidati, delle liste, delle coalizioni e cambiano persino orari e giornate in cui recarsi alle urne. E siccome si è chiamati in continuazione per svolgere il nostro dovere, non è facile raccapezzarsi tra questa gran varietà che diventa ancora più assortita quando ci sono di mezzo i referendum. Sapere come si vota è importante per esprimere in modo corretto la nostra volontà. È bene, quindi, tenere conto di tutte le informazioni per le prossime elezioni europee.

Al voto dell’8 e 9 giugno, fra le novità una misura in favore degli studenti fuori sede

Si vota sabato 8 giugno dalle 14.00 alle 22.00 e domenica 9 giugno dalle 7.00 alle 23.00: si tratta di una novità perché stavolta è possibile andare al seggio anche di sabato.

Niente di nuovo sul fronte dei documenti. Bisogna presentarsi al seggio indicato nella tessera elettorale muniti di quest’ultima e di un documento di riconoscimento. Che fare qualora la tessera sia stata persa o esaurita, ovvero tutto gli spazi sono già timbrati? Occorre sostituirla recandosi all’Ufficio elettorale di via Messina 52/54, aperto dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 12.00 e dalle 14.30 alle 15.30, oppure presso le sedi anagrafiche, dalle 8.30 alle 15.30.

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Come avviene in tutti i Paesi dell’Unione Europea si utilizza il sistema proporzionale. Ciò significa che l’assegnazione dei 76 seggi che spettano all’Italia avviene in modo da assicurare alle diverse liste un numero di seggi proporzionale ai voti ricevuti.

Per votare si deve tracciare un segno sul simbolo della lista. È possibile, non obbligatorio, esprimere fino a un massimo di tre preferenze che, però, devono riguardare candidati di sesso diverso, altrimenti la seconda e terza preferenza saranno annullate. Non possono essere scelti perciò tre candidati o tre candidate, ma due uomini e una donna, o due donne e un uomo. Si può anche non indicare alcuna preferenza, in questo caso il voto andrà alla lista.

Non è possibile, a pena di annullamento del voto, indicare una lista e poi un candidato di un’altra e viceversa.

Per potere ottenere seggi al parlamento di Strasburgo le liste devono avere conseguito almeno il 4% dei voti a livello nazionale.

Gli studenti “fuori sede” potranno votare, per la prima volta, per le liste e i candidati della propria circoscrizione territoriale di origine, senza la necessità di rientrare nel Comune di residenza, purché ne abbiano fatto richiesta al Comune di residenza entro il 5 maggio.

Il Comune mette a disposizione tre servizi specifici per persone residenti. Per coloro che sono affetti da gravissime infermità o in condizioni di dipendenza continuativa e vitale da apparecchiature elettromedicali è garantito il voto domiciliare, la richiesta andava effettuata entro il 20 maggio. Il Comune, poi, organizza il trasporto gratuito ai seggi e il ritorno presso la propria abitazione per le persone con disabilità. Le persone con grave infermità o non vedenti possono richiedere al Comune l’apposizione del timbro (AVD) sulla propria tessera elettorale che consentirà – recandosi alle urne nel giorno delle votazioni – di essere accompagnato all’interno della cabina elettorale da un altro elettore.

 

 

Il voto a Milano

Nove liste nella circoscrizione nord-ovest, 180 candidati per 20 seggi, ecco i “big”

L’Italia è divisa in cinque circoscrizioni, Milano fa parte di quella del nord-ovest che comprende Lombardia, Liguria, Piemonte e Valle D’Aosta. Sono in palio 20 seggi dei 76 nazionali. Ecco le liste da scegliere, sono ben 9, dovrebbero bastare a soddisfare tutte le esigenze.

Fratelli D’Italia
Capolista Giorgia Meloni, tra gli altri l’uscente Carlo Fidanza e l’ex europarlamentare Mario Mantovani.

Partito Democratico
Capolista è Cecilia Strada, ci sono l’assessore Pierfrancesco Maran e l’uscente Patrizia Toia.

Lega
Oltre al generale Roberto Vannacci ci sono gli uscenti Silvia Sardone e Angelo Ciocca.

Movimento 5 Stelle
C’è Maria Angela Danzì che cerca la conferma e il giornalista Gaetano Pedullà.

Forza Italia e Noi Moderati
Nomi importanti sono il ministro degli Esteri Antonio Tajani e l’ex sindaco di Milano Letizia Moratti.

Verdi e sinistra
Capolista è Ilaria Salis, c’è anche l’ex primo cittadino di Riace Domenico Lucano.

Stati Uniti d’Europa
Emma Bonino è capolista mentre Matteo Renzi chiude la lista.

Azione
Ci sono il leader nazionale Carlo Calenda e il consigliere comunale Daniele Nahum.

Pace terra dignità
È la lista di Michele Santoro, con lui l’attore Paolo Rossi e il matematico Piergiorgio Odifreddi

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